Home Festival di Sanremo Albano all’Arena: “Io superospite a Sanremo? Diciamo che mi accontento”

Albano all’Arena: “Io superospite a Sanremo? Diciamo che mi accontento”

Albano all’Arena ribadisce che non lo esalta il ruolo di superospite a Sanremo. Fazio evita il Festival “giurassico”?

di grazias
pubblicato 20 Gennaio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 11:33

All’Arena di Rai 1 oggi ha tenuto banco, di nuovo, il prossimo Festival di Sanremo. Nel talk domenicale condotto dal ricciolutissimo (e un po’ influenzato) Massimo Giletti è intervenuto anche Fabio Fazio con un’intervista registrata sui superospiti veri o presunti della kermesse e sulle polemiche generate da qualche esclusione di lusso dalla gara. Nel corso del dibattio, la parola è stata data anche ad Albano, in differita da Cellino san Marco, superospite insieme ai Ricchi e Poveri e Toto Cutugno della serata di venerdì, la Sanremo Story.

Il cantante che, nella sua ultima partecipazione a Sanremo, aveva profetizzato la successiva scarcerazione di Amanda Knox col brano Amanda è Libera, riuscendo pure a portarsi a casa un meritato (?) terzo posto, non è proprio entusiasta del suo nuovo impegno sul palco dell’Ariston e torna a sottolinearlo:

Io felice di essere superospite a Sanremo? Non ne sono proprio felice, diciamo che mi accontento. Ho partecipato tantissime volte al Festival e quest’anno quello che mi mancherà di più sarà la gara e tutta l’adrenalina che ne deriva. Sanremo è la gara, non ci sono storie mi dispiace non parteciparvi davvero. Comunque buon Festival e buona musica a tutti!

L’interprete di Felicità non sembra proprio sprizzare allegria da tutti i pori, al contrario dei Ricchi e Poveri, che, raggiunti sempre da un inviato de L’Arena, ringraziano profusamente Fabio Fazio per averli chiamati sul palco dell’Ariston. I ringraziamenti sono così sentiti che non mi sarei stupita se avessero chiosato con un bel “Fazio santo subito!”. Purtroppo però non è successo.

Sia come sia, in studio si accende subito il dibattito sulla “rottamazione” del Festival messa in atto (davvero?) dal nuovo conduttore. I pareri si susseguono a pioggia tra chi ritiene che sarebbe stato necessario più rispetto per questi grandi nomi della musica nazionalpopolare italiana perchè se non altro “portano da sempre ascolti alla Rai” e chi invece, si dice entusiasta di un Sanremo finalmente non “giurassico”. La chiosa viene riservata all’eterna (?) spalla di Fiorello Marco Baldini:

Sanremo senza Albano è come la Costa Smeralda senza Flavio Briatore: non si può fare.

Davvero?

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