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Google compra una quota di Vevo: cosa succede allo streaming di video musicali

Google compra il 10% di Vevo tornando all’accordo tra YouTube e la piattaforma video delle major. Cosa cambia per lo streaming di video musicali.

pubblicato 22 Gennaio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 11:31


Per chi fruisce la musica quotidianamente e per l’industria musicale in genere, è una di quelle notizie che rischiano di passare sotto traccia: Google ha acquistato il 10% di Vevo per la cifra di 50 milioni di dollari. Forse non tutti ricordano che l’accordo tra YouTube (Google) e Vevo era scaduto nel 2011, con il risultato di ‘allentare’ i non facili rapporti con Sony, Universal, Abu Dhabi Media ed EMI – i proprietari della piattaforma.

Perché? Perché YouTube fornisce una piattaforma video generica, non una piattaforma esplicitamente dedicata alla musica. Le rimostranze delle major sono state e sono le solite: scarso controllo generale delle strategie promozionali, illegalità a fiumi, difficoltà di gestione dei diritti d’autore e via discorrendo.

Questo ingresso (seppure con una percentuale minoritaria) è l’ottimistica soluzione al problema: l’avvio di una partnership che porti a un servizio sempre più dedicato dove incanalare progressivamente la mole di materiale di Vevo e ‘indirizzare’ (indicizzare ulteriormente…) quella generalista di YouTube. Staremo a vedere se le premesse verranno mantenute.

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