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Francesco Guccini, Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti…: conferenza stampa e tutti i dettagli sull’album

Francesco Guccini, Note di viaggio Cap. 1: info album e conferenza stampa

pubblicato 14 Novembre 2019 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:35

Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti… è la prima parte della raccolta delle più belle e indimenticabili canzoni di Francesco Guccini interamente prodotta e arrangiata da Mauro Pagani, storico musicista e produttore al suo fianco per la prima volta, e interpretate dalle grandi voci della musica italiana, in uscita il 15 novembre per BMG.

Un progetto straordinario che contiene anche l’inedito Natale a Pavana, una nuova pagina che Francesco Guccini ha voluto regalare alla musica italiana dopo tanti anni lontano dai microfoni. Il brano è una poesia in dialetto scritta dal cantautore e messa in musica da Mauro Pagani, che racconta la nostalgia dei ricordi della sua infanzia a
Pavana legati al Natale in famiglia. Ecco le parole di Mauro Pagani:

“Le canzoni di Francesco hanno accompagnato da sempre il mio cammino di uomo e di musicista in ogni casa, in ogni festa, discussione o corteo lui in qualche modo c’era. Avere l’opportunità di risalire quel lunghissimo fiume di immagini e di parole, potendo per di più contare sull’aiuto e la maestria di così tanti amici, è stato davvero un gran privilegio. Scegliere è stata la cosa più difficile. Alla fine ciascuno ha cantato ciò che era stato importante per lui, o magari semplicemente ciò che più lo emozionava. Quanta bellezza, quanta vita, quanto presente.”

Ecco tutti gli artisti che hanno collaborato con le rispettive canzoni incise: Elisa (Auschwitz), Ligabue (Incontro), Carmen Consoli (Scirocco), Giuliano Sangiorgi (Stelle), Nina Zilli (Tango per due), Brunori Sas (Vorrei), Malika Ayane (Canzone quasi d’amore), Francesco Gabbani (Quattro stracci), Samuele Bersani e Luca Carboni (Canzone delle osterie di fuori porta), Margherita Vicario (Noi non ci saremo), Manuel Agnelli e Mauro Pagani (L’avvelenata).

Dino Stewart, Managing Director di BMG, dichiara:

“Questo disco non è un semplice tributo a un gigante della musica e della nostra cultura ma è un progetto unico proprio perché realizzato con il prezioso intervento del Francesco Guccini “autore”. Sono convinto che, con questo valore aggiunto, l’album potrà essere apprezzato ancora di più, sia dal suo pubblico, sia da tutti coloro che vorranno conoscere meglio Guccini o addirittura scoprirlo grazie a questo progetto ambizioso”.

Francesco Guccini, Note di viaggio Cap. 1, Copertina album

La copertina dell’album è una straordinaria opera realizzata dallo street artist Tvboy, comparsa a sorpresa la mattina del 29 ottobre a Bologna, sotto gli occhi increduli e meravigliati dei passanti nei pressi di via Paolo Fabbri a Bologna. Lo steet artist ha rappresentato una barca in mezzo al mare con a bordo tutti gli artisti che hanno preso parte al progetto e, al centro, Francesco Guccini con Mauro Pagani. Un messaggio forte, come sono da sempre quelli che contraddistinguono la produzione di Guccini, che il cantautore ha voluto lanciare questa volta anche dal punto di vista visivo. L’illustrazione ragiona su un tema di stretta attualità, e non a caso è sorto proprio accanto a un’associazione di via Libia che sostiene il valore della differenza e propone progetti aperti di accoglienza e solidarietà.

Ecco le dichiarazioni di Francesco Guccini e Mauro Pagani alla conferenza stampa di presentazione dell’album:

12.19 Guccini: “L’inedito “Natale a Pavana è cantanta in dialetto pavanese, ormai quasi scomparso. Era una poesia che avevo scritto, una vecchia storia. C’è un amico, italianista modenese, con cui giochiamo con la mia modenesità. Gli ho scritto per gioco questa poesia, di quando lasciavo Modena, da bambino, andavo a piedi alla stazione. C’era il sogno di Bologna, Modena era per me città di privazioni, allora da bimbo. Ho scritto questa poesia per questo mio amico e lui l’ha pubblicata. Quando Mauro mi ha chiesto un testo da musicare, io e mia moglie abbiamo pensato a quella poesia”

12.24. Guccini: “L’idea della copertina non è stata mia ma penso voglia significare che tutte queste persone di diversa generazione, sono radunati come fossero su una barca, radunati intorno alle mie canzoni”.

Domanda sulla assegnazione dei pezzi : Pagani: “E’ stata fatta una prima selezione di pezzi papabili. Davanti avevo un corpus di almeno 200, 250 canzoni. Ho iniziato a sceglierne una quarantina. Ho fatto una scelta di istinto, di gusto mio. Ho pensato chi poteva essere adatto a cantare qualcosa, Ho scelto 3,4 per ognuno. Per molti Francesco è stato un elemento formativo, della loro cultura musicale. Alcuni sono venuti con l’idea di proporre il proprio pezzo. “L’avvelenata” era il pezzo più conteso (sorride) così me lo sono preso io!”

Guccini: “Tutti quanti si fissano sull’Avvelenata… sono tre le canzoni che tutti conoscono, L’avvelenata, Dio è morto e la Locomotiva…. un giorno è capitato Vasco Rossi, in un bar dove c’ero anche io, si è avvicinato per complimentarsi per questa canzone. Gli ho detto “Guarda che ne ho scritto tante altre! (ride)”

12.33. Guccini: “Non sono più a Modena dal 1960. Ci vado ogni tanto per qualche vecchio amico. Ora abito in Toscana. Cambiamenti ce ne sono stati sicuramente nella regione. Le prossime elezioni in Emilia Romagna? Io spero ovviamente che vadano nella direzione che potete immaginare. Lo vedremo… ”

Pagani sulla scaletta: “Auschwitz, cantata da Elisa, è stato un brano importante per me, tanto quanto quelli Bob Dylan. Io che venivo da una grande passione per il rock&roll, canzoni come quelle o Tamburine Man mi hanno fatto capire che era possibile fare musica e dire cose intelligenti, profonde. E’ stato un sospiro di sollievo, allora si può fare… Mi piaceva che questo pezzo fosse all’inizio della scaletta, più o meno il mio rapporto con Francesco è iniziato lì. Io non ho pezzi che amo più di altri, sono rimasto meravigliato dall’intensità delle interpreti femminili. Esteticamente è sorprendente.

Guccini risponde alla domanda sulla Senatrice Segre: “Sulla questione della Segre, è una vergogna che una sopravvissuta all’Olocausto sia costretta a vivere con una scorta. Probabilmente verrò massacrato sui social ma io non li ho, dicano pure quello che vogliono. Vergognosa anche l’astensione fatta in Parlamento”.

12.41. Pagani: “Al momento abbiamo coinvolto, 26, 27 interpreti. Sperare che una qualunque data di uscita fosse buona per tutti era impossibile. Abbiamo deciso di dividere il lavoro in 2 parti, per trovare una collocazione che non intoacasse i loro lavori in uscita, per sovrapposizione. Abbiamo lasciato agli interpreti scegliere se preferivano uscire nel primo o nel secondo capitolo

Guccini: “In questo disco c’è una assegnazione che non mi sarei mai aspettato, Tango per due. Non mi aspettavo che qualcuno la scegliesse, non è facile. Una canzone ha scelto è la canzone che avevo dedicato a mio padre, Van Loon. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno l’avesse cantata ma è stata ignorata (sorride)

12.45. Guccini non ha intenzione di tornare live: “Non sono Aznavour, il prossimo giugno ne ho 80, sono tanti. Ho deciso di smettere. Non ho nessuna intenzione di rimettermi a cantare… Non suono più capace di suonare neanche la chitarra. Alla mattina quando mi sveglio ho un ritornello di canzoni strane, esistono, forse le cantava mia madre o lo sentivo in radio. Ora scrivo, sono contento di farlo. Era quello che volevo fare da grande. Sono finalmente riuscito a fare lo scrittore”.

12.58. Pagani: “Mi piacerebbe ci fosse un altro inedito per la seconda parte di questo disco”.

Guccini: “Mi incuriosisce sentirmi cantato da qualcun altro… L’interpretazione che gli altri danno, la scansione, le pause, certi mi sono piaciuti di più. L’altra sera è venuto a trovarmi Ligabue, che ha fatto Incontro, credo sia una bella interpretazione della canzone. Ma anche altri sono molto bravi…”

13.05. Il video dell’inedito è girato nella casa di Guccini.

Termina la conferenza stampa.

Foto Guccini/Pagani: Nubifilm.

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