Home Francesco Renga presenta il nuovo album, L’altra metà: “Uno spartiacque, ci sarà un prima e un dopo”

Francesco Renga presenta il nuovo album, L’altra metà: “Uno spartiacque, ci sarà un prima e un dopo”

Francesco Renga racconta il nuovo album, L’Altra Metà, in uscita venerdì 19 aprile per Sony Music.

pubblicato 17 Aprile 2019 aggiornato 20 Febbraio 2021 13:29

Francesco Renga torna con L’Altra Metà, il suo ottavo album di inediti in uscita per Sony Music venerdì 19 aprile. Un disco che vuol essere fortemente contemporaneo e quasi rivoluzionario. “Quando, ormai qualche anno fa, mi sono accorto che la musica stava cambiando ho sentito l’urgenza di trovare un linguaggio diverso, che fosse adeguato al mondo che mi circonda ma anche rispettoso della mia età e della mia storia. Oggi mi guardo attorno e vedo una generazione di cantautori diversa dalla mia. I vari Ultimo, Gazzelle, Coez, hanno un’attitudine diversa dalla mia e hanno un modo diverso di intendere il canto rispetto a quello della mia epoca“. Così, da questa consapevolezza, è nato L’Altra Metà.

Dodici canzoni, un quadro univoco con molti colori, frutto di un lungo percorso di ricerca durato almeno due anni. Questo album rappresenta uno spartiacque nell’immaginario rengano: “Ci sarà un prima e un dopo“, assicura lui. “Per me fino a qualche tempo fa sarebbe stato inconcepibile trovarmi in studio con dei giovani autori a scrivere canzoni come queste“. Come Finire anche noi, scritta con Paolo Antonacci e Davide Simonetta, ma anche come Prima o Poi, scritta con Gazzelle e Luca Serpenti. C’è anche Ultimo, autore del singolo L’Odore del Caffè. “Ogni brano è nato in maniera diversa. Da Gazzelle mi è arrivata una canzone, ma sentivo che mancava qualcosa: l’esperienza forse, i miei anni. Lui stava uscendo con il disco, gli ho rotto le palle e abbiamo scritto la terza parte che secondo me mancava. Ultimo è l’artista preferito di mia figlia, l’ho chiamato io e lui mi ha mandato una canzone bellissima, pianoforte e voce. Il racconto, però, non mi apparteneva: c’è stata una modifica per quel che riguarda il significato della canzone“.

I temi? Il solito amore in tutte le sue forme, ma anche la malinconia, il ricordo dei genitori, il senso dello sbaglio, il concetto della notte. “I miei mostri sono sempre quelli: l’abbandono, l’assenza, la mancanza, il senso di inadeguatezza. Sono concetti cardini della mia esistenza. Se fossi felice e contento uscirei con gli amici, non mi metterei a scrivere canzoni. Scrivere per me è terapeutico. Credo sia un concetto proprio di tutta l’arte quello di riuscire a tirare fuori i mostri, i fantasmi, gli scheletri. Ma c’è anche l’amore. L’amore come sentimento, l’amore che continua ed è eterno, anche nei confronti delle cose finite. Non posso dire che l’amore nei confronti della madre dei miei figli è finito, c’è ancora ma è cambiato“.

A proposito di rivoluzioni e cambiamenti: “Quando sono andato a Sanremo per la prima volta avevo 20 anni e ho presentato L’Uomo che Ride, era stata una follia in quel contesto. Era stato come per Mahmood adesso. Mi diverte moltissimo esserci stato allora ed essere stato tra i compagni di Mahmood adesso. Stavolta sono voluto andare con Aspetto che torni, qualcosa di più vicino al mio passato come scrittura e addirittura lontano da quello che sto facendo adesso. Sono andato a Sanremo contro tutti quest’anno. Sono venuto qui e ho convinto tutti. Ho deciso di presentare il brano il giorno prima che uscisse la lista dei partecipanti. Mi dicevano ‘Sei matto’, non avevo neanche il disco pronto. Ma mi piaceva così tanto quella canzone dal punto di vista umano e personale: ho fatto pace con la tematica dell’abbandono”.

Il 27 maggio Renga sarà all’Arena di Verona e il 13 giugno al Teatro Antico di Taormina. Due prestigiose anteprime di un tour di oltre 30 date che prenderà il via il prossimo autunno (prodotto da Friends & Partner): 11 ottobre – MILANO – Teatro degli Arcimboldi; 12 ottobre – MILANO – Teatro degli Arcimboldi; 14 ottobre – CREMONA – Teatro Ponchielli; 15 ottobre – FIRENZE – Teatro Verdi; 16 ottobre – FIRENZE – Teatro Verdi; 23 ottobre – BERGAMO – Teatro Creberg; 24 ottobre – BERGAMO – Teatro Creberg; 31 ottobre – MONTECATINI (PT) – Teatro Verdi; 3 novembre – ROMA – Auditorium Parco della Musica; 4 novembre – ROMA – Auditorium Parco della Musica; 5 novembre – CESENA – Nuovo Teatro Carisport; 12 novembre – GENOVA – Teatro Carlo Felice; 15 novembre – ATENA LUCANA (SA) – Gran Teatro Paladianflex; 16 novembre – AVELLINO – Teatro Don Gesualdo; 18 novembre – NAPOLI – Teatro Augusteo; 19 novembre – NAPOLI – Teatro Augusteo; 21 novembre – BARI – Teatro Team; 22 novembre – BARI – Teatro Team; 23 novembre – CROTONE – Pala Milione; 1 dicembre – LUGANO – Pala Congressi; 5 dicembre – VARESE – Teatro Openjobmetis; 7 dicembre – TRIESTE – Teatro Rossetti; 10 dicembre – BOLOGNA – Europauditorium; 12 dicembre – TORINO – Teatro Colosseo; 13 dicembre – TORINO – Teatro Colosseo; 14 dicembre – PARMA – Teatro Regio; 17 dicembre – BOLOGNA – Europauditorium.

Crediti | Toni Thorimbert

Francesco Renga