Home Salmo Salmo primo in classifica anche dopo Sanremo: perchè è una cosa importante

Salmo primo in classifica anche dopo Sanremo: perchè è una cosa importante

Hellvisback guarda dall’alto Stadio, Elio, Patty Pravo e tutti gli altri. E in molti non sanno nemmeno chi è e cos’è.

pubblicato 20 Febbraio 2016 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:37

A memoria, un evento simile non era mai successo: nella settimana post-Sanremo, la classifica di vendite in Italia non è presieduta da un disco di Sanremo. Eravamo abituati alla leggenda “chi vince Sanremo poi non vende tantissimo, a volte va primo in classifica il terzo (o Elio e Le Storie Tese, sempre)”, ma in questo caso in classifica c’è un nome che molti guarderanno dicendo: CHI?!?!

Salmo. Hellvisback. Il disco è uscito la settimana prima di Sanremo, debuttando direttamente al primo posto della classifica FIMI. Momento giusto per uscire, si dirà. E invece la settimana dopo, quella post-Sanremo, è ancora lì, al primo posto. Non era solo questione di azzeccata data d’uscita, quindi, ma è questione di una realtà musicale scollata dalla finta realtà discografica di Sanremo.
Non solo Hellvisback si è preso il disco d’oro in una settimana (da quanto non succedeva, in Italia?), ma (dicono le statistiche) in quella settimana è stato il 26esimo disco più venduto nel mondo, come attestato dalla classifica United World Chart, che si basa sui dati globali di vendite e classifiche di ogni singola nazione. Salmo ha venduto 27,000 copie di Hellvisback in una settimana.
Senza andare a Sanremo. Facendo poca promozione. E a questa poca promozione, i tanti giornalisti che a malapena lo conoscevano lo hanno assediato con domande su Sanremo, non sapendo fare altro. No, Salmo non è interessato a Sanremo. E tantomeno ai reality.

Salmo ha il Machete Crew.
E per chi non lo sapesse, Salmo è un MC hip-hop, con un sound tutto suo ed un flow che molti cercano di imitare senza successo. Salmo infonde le sue canzoni (ed i suoi video) con tinte horror, ha un immaginario violento e al contempo sarcastico, e in Hellvisback l’immagine principale è quella di Elvis che risorge all’inferno. Non ci sono canzoni d’amore nel disco, eppure vende. Vende tantissimo, lontano dai riflettori di Sanremo. Non è vero che i giovani non comprano dischi: li comprano quando vale la pena, e per Salmo vale sempre la pena, anche se i “ragazzini” comprenderanno un/decimo delle sue rime e forse dovranno cercare su Google chi è Elvis. Ma così impareranno qualcosa, nelle pieghe delle rime serrate. Potranno imparare cosa successe nel 1984, anno di nascita di Maurizio Pisciottu, ma anche anno in cui muore Berlinguer, Maradona è al Napoli, la Apple presenta il primo Mac… e anno in cui prende vita il futuro (utopistico? realistico, ormai?) descritto da George Orwell.

Non sono esattamente temi sanremesi, non c’è l’amore e il cuore (anche se nella ghost track Salmo si impegna moltissimo con una canzone d’amore!), eppure la gente sta uscendo in massa a comprare il disco. Perchè è un disco più vicino alla realtà rispetto a chi canta che “un giorno mi dirai” – nella prima traccia di Hellvisback la vita viene riassunta così: “A 16 anni vuoi sc*pare / a 20 vuoi scappare / Dopo i 30 non ti resta che stare a guardare / A 40 anni vediamo se sono qui compare”, altro che preoccuparsi del giorno in cui la figlia sarà mollata da qualcuno.

Al momento la realtà non è esattamente brillante, e Salmo ce la sbatte in faccia con brutalità. E’ un risveglio duro, per chi ancora non conosce il nome. S.A.L.M.O. – forse ora se lo ricorderanno anche Baglioni e Morandi (secondi in classifica), Stadio (vincitori a Sanremo, eppure terzi), Elio (quinto), Patty Pravo (sesta), Noemi (quattordicesima). Arisa (sedicesima), e tutti gli altri cantanti che questa settimana hanno fatto uscire il nuovo disco post-Sanremo, e si sono schiantati contro un muro. Ma soprattutto, sarebbe ora che molti giornalisti lo conoscessero.

Qui di seguito, una serie di link alle interviste a Salmo e a suoi collaboratori, per capirne di più su di lui.

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