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Pearl Jam, Lightning Bolt: il video documentario sul disco

In attesa del disco, in uscita il 15 Ottobre prossimo, arriva un documentario sulla realizzazione di Lightning Bolt da parte dei Pearl Jam, tutto da vedere.

pubblicato 27 Settembre 2013 aggiornato 15 Ottobre 2020 16:20

Il nuovo album dei Pearl Jam, Lightning Bolt, è uno dei dischi più attesi dell’anno, anche grazie ai due singoli che ne stanno anticipando la promozione in uscita, Mind Your Manners e Sirens, quest’ultimo pubblicato la settimana scorsa.

Lightning Bolt uscirà il 15 Ottobre prossimo, ma la band di Seattle è particolarmente impegnata nel tenere alta l’attenzione su questo disco e stavolta lo fa con un bel documentario promozionale su questo ultimo lavoro in studio, definito dai Pearl Jam stessi più oscuro, dall’immaginario tempestoso.

Non è un dietro le quinte, bensì un vero e proprio documento che racconta le registrazioni, inframmezzato a filosofie di vita, momenti personali e interventi di ospiti esterni come il regista Judd Apatow, Carrie Brownstein, il campione di surf Mark Richards e l’ex giocatore della NFL Steve Gleason, costretto sulla sedia a rotelle a causa della sclerosi laterale amiotrofica, nell’inedita veste di intervistatori della band.

Un incontro tra amici e conoscenti con i Pearl Jam, diretto da Danny Clinch, lo stesso regista che si è occupato delle realizzazioni video dei due singoli promozionali di Lightning Bolt. E’ un documentario sincero, come è costume per la band, che ha sempre optato per mostrarsi senza filtri e senza sovrastrutture da finte rockstars: i Pearl Jam sono esattamente così come li vedi, disponibili ma musoni, concentrati a suonare e in grado di regalare emozioni, ma anche di commuoversi di fronte al dolore altrui.

Tra gli aneddoti che accompagnano le narrazioni nel documentario di Lightning Bolt, oltre all’esasperata reazione di Steve Gleason che regala un sonoro “what the f**k” parlando della lunga assenza dalle scene dopo Backspacer e facendo scoppiare a ridere i membri della band, va segnalato quello sulla scrittura delle canzoni che Eddie Vedder, il frontman dei Pearl Jam, paragona allo sport del surf:

L’onda è la canzone stessa e le parole sono più o meno la tavola, così dipende tutto da come ti muovi intorno ad essa. Surfare è facile quando sei sull’onda, ed è la stessa cosa per scrivere le canzoni: quando sei sull’onda della scrittura, è facile. Ma puoi passare un sacco di giorni a pagaiare e dare bracciate senza ottenere nulla.

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