Paradiso, La Rappresentante di Lista: il nuovo singolo dal 19 aprile 2024
Il testo completo della canzone Paradiso, cantata da La Rappresentante di Lista. Ascolta il brano e scopri il suo significato, la storia dietro le parole che ti aiuterà a comprendere appieno la sua essenza musicale.
La Rappresentante di Lista sono pronti a tornare con il nuovo singolo, Paradiso, in uscita venerdì 19 aprile 2024. Si tratta del primo brano che anticipa musica inedita del suo prevista nei prossimi mesi dell’anno.
Dopo qualche indizio lasciato sui propri canali social è finalmente arrivato l’annuncio che le fan e i fan stavano aspettando: un nuovo capitolo, una nuova metamorfosi, nuove storie da raccontare per il femminile plurale che da sempre Lucchesi e Mangiaracina utilizzano per portare avanti la propria narrazione. Scritta tra Brooklyn (dove la band ha incontrato il chitarrista Kit Conway) e in una session con Antonio Di Martino e registrata tra gli Indigo Studios di Palermo, luogo d’elezione della band, e lo Studio 13 che Damon Albarn ha fondato a Londra, “Paradiso” è un viaggio che ripercorre con decisione questo tracciato iniziato 13 anni fa.
Paradiso, anticipazioni sul nuovo singolo de La Rappresentante di Lista
“Paradiso” è un brano che esplode per raccontare la forza, talvolta l’impatto, altre volte gli effetti e il peso delle relazioni sulle nostre stesse vite, sulla nostra emotività attraversando fiumi, costruendo ponti, incontrando e affermando resistenze. Lo fa con sonorità che richiamano il rock degli anni ‘90, i nostri anni. LRDL produce però un suono totalmente calato nella contemporaneità e un testo in cui fragilità, paure (“Ho paura che mi hai ucciso – Volevo solo l’amore – Tu mi hai riempito la bocca, la bocca di te” e ancora “Volevo farmi del male”) ed espressioni di forza, (auto)determinazione, volontà (“Non mi basta”, “Certe volte capita che devi rovinare la festa”, “Pugni in tasca”) non sono in contrapposizione, bensì sullo stesso piano. Coesistono nella vita e nella testa de La Rappresentante di Lista e di tutte e tutti noi: l’invito è a fare un giro in quella testa. “Che cosa c’è?”. Qualunque sia la risposta, è una sfida a se stess* e agli altr*, prendere coraggio, esplorare, rompere gli schemi, dire di no, scrivere il proprio tempo, “rovinare la festa”.