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Claudio Baglioni: scaletta e recensione dell’Al Centro Tour 2018 all’Arena di Verona

Ecco come è andato il concerto di Claudio Baglioni all’Arena di Verona dello scorso 14 settembre: su Soundsblog scaletta e recensione del live.

pubblicato 15 Settembre 2018 aggiornato 15 Ottobre 2020 14:19

Lo scorso 14 settembre Claudio Baglioni ha dato ufficialmente il via al suo Al Centro Tour 2018 con un imponente ed innovativo live all’Arena di Verona. Lo spettacolo, con la direzione artistica di Giuliano Peparini, è uno show che celebra 50 anni di onorata carriera, un percorso assolutamente cronologico che ripercorre il ricchissimo curriculum del Capitano Coraggioso, fatto di sedici album e milioni di dischi.

Particolarità dello show è la struttura del palco, a 360 gradi, un’idea del tutto inedita per l’Arena di Verona, che mai prima di ieri sera aveva visto un pubblico spalmato su tutti (letteralmente) i suoi posti a sedere rigorosamente numerati.

Lo spettacolo è composto da un totale di 33 canzoni, per la durata di 3 ore tonde di spettacolo. E che spettacolo, anche se non è detto che lo show piacerà a tutti.

Baglioni, sia ben chiaro, è pazzesco. A quasi 70 anni, se la canta e e la suona come un ragazzino, ma d’altra parte il pubblico generalista se n’era accorto già ampiamente con la straordinaria, dir poco, conduzione di Sanremo.

Inutile dire che l’Arena è un tripudio di cori ad ogni hit (l’introduttiva Piccolo grande amore, E tu, Strada facendo) mentre per quanto riguarda i pezzi meno conosciuti del suo (sterminato) repertorio, essi si guadagnano solo qualche sparuta standing ovation, particolarmente da parte delle carissime prime file. L’accoglienza più calorosa, tuttavia, viene riservata però ai momenti più squisitamente “rock” del live, come Io sono qui, dove è impossibile non alzarsi in piedi e battere le mani a tempo. Meno interessante invece la scelta di mettere mano a brani storici con nuovi arrangiamenti, come la versione “vagamente tango” di Poster.

Il punto di forza (o di debolezza?) dello show di Baglioni è però soprattutto la messa in scena. E qui, in un certo senso, casca un po’ l’asino. Chi ha messo mano alle scenografie e alle coreografie è lo stesso che nelle passate edizioni in differita ha lavorato ad Amici, il “genio” Giuliano Peparini.

Il direttore artistico sfodera per l’Al Cento Tour tutti i grandi elementi già visti nelle sue recenti collaborazioni, sbrodolando però forse un tantinello troppo nel kitsch. Se il live parte pure piuttosto bene con le valige e i viandanti di Porta Portese, piano piano perde la bussola fra semi animali marini, giocolieri, teste di cavallo, maschere e outfit inquietanti a La Casa di Carta e chi più ne ha più ne metta. Peparini, va detto, sfodera colori e idee già ampiamente viste in tour come lo Sticky & Sweet di Madonna (?), una scelta del tutto fuori contesto rispetto al reale contenuto dello spettacolo, che è di fatto incentrato sulla crescita personale ed artistica di Baglioni.

Il risultato finale è che lo show ingrana e funziona soltanto quando sul palco rimangono Claudio Baglioni e la sua voce, mentre per gran parte del live, va detto, il rischio è quello di perdere di vista l’artista, confuso fra i danzatori. Viene da pensare che lo spettacolo sia stato immaginato anche e soprattutto in funzione dell’imminente messa in onda televisiva, mentre la speranza è che gran parte degli elementi “di contorno” si perdano nelle prossime tappe del tour nei palazzetti, lasciando spazio ad un solo palco, un solo artista ed una sola grande voce.

Quasi come una benedizione, per ironia della sore, il concerto si chiude poco dopo la mezzanotte in concomitanza con un diluvio universale che vede gli spettatori scappare via sulle note di Con voi, mentre Baglioni ripete, quasi come fosse un mantra propiziatorio, “tutti qui, tutti qui”. Tutto molto suggestivo, ma va detto che dopo più di tre ore di live così teatrale e magniloquente era effettivamente giunto il momento di tornare a casa.

 

Scaletta Claudio Baglioni Al Centro Tour 14 settembre 2018 Arena di Verona

Questo piccolo grande amore

Porta portese

Quanto ti voglio

Con tutto l’amore che posso

Amore bello

W l’Inghilterra

Io me ne andrei

E tu

Poster

Sabato pomeriggio

Quante volte

Solo

Un po di più

E tu come stai?

I vecchi

Ragazze dell’est

Via

Strada facendo

Avrai

Uomini persi

Un nuovo giorno o un giorno nuovo

Notte di note, note di Notte

E adesso la pubblicità

La vita è adesso

Mille giorni di te di me

Acqua dalla luna

Noi no

Io sono qui

Le vie dei colori

Cuore di aliante

Sono io

Tutti qui

Con voi

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