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Apple pensa di offrire una “flat musicale”?

Negli anni della “musica liquida” e del download (legale e non) dalla rete Apple, l’azienda che si è inventata il fenomeno iPod , ha saputo ritagliarsi uno spazio estremamente significativo nel mercato della vendita di album e brani singoli col suo iTunes Store, negozio virtuale dal catalogo quasi sconfinato. L’idea di Steve Jobs è stata

di piero
pubblicato 20 Marzo 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 22:31

Negli anni della “musica liquida” e del download (legale e non) dalla rete Apple, l’azienda che si è inventata il fenomeno iPod , ha saputo ritagliarsi uno spazio estremamente significativo nel mercato della vendita di album e brani singoli col suo iTunes Store, negozio virtuale dal catalogo quasi sconfinato. L’idea di Steve Jobs è stata semplice e geniale allo stesso tempo: oltre a vendere il lettore musicale più cool e ricercato ha deciso di offrire anche i “contenuti” ai milioni di suoi utenti in tutto il mondo. E i risultati non si sono fatti attendere, trasformando iTunes in un successo solido e redditizio.

Oggi funziona così: un brano singolo costa 99 centesimi e un intero album 9,99 euro. Si paga, si scarica, poi basta collegare l’iPod al computer per sincronizzare e godersi la propria musica preferita. Un domani però le cose potrebbero cambiare rendendo ancora più economico e facile il procedimento di acquisto online. Il giornale economico Financial Times riporta di trattative in corso tra Apple e le Major del disco per offrire una sorta di flat musicale.


Dalle indiscrezioni raccolte emergerebbe l’intenzione di offrire l’intero catalogo di iTunes, sempre disponibile e cliccabile, in cambio di un sovrapprezzo iniziale sull’acquisto di iPod ( si dice fino a 100 dollari in più, negli USA. Qui sarebbero 100 euro, con tutta probabilità) o un abbonamento mensile fissato a 5-8 dollari. Pagati quelli, noi clienti potremmo scaricare tutta la musica che desideriamo senza preoccuparci di spendere capitali. L’idea è sicuramente innovativa e incuriosisce, cosa ne pensate? Accettereste di pagare 100 euro una tantum ( sui già caretti lettori apple) o una manciata di euro al mese per l’acquisto e l’utilizzo illimitato di canzoni? E secondo voi questo nuovo meccanismo riuscirebbe a sconfiggere il fenomeno dilagante della pirateria? Il principio starebbe nel “pagare poco, pagare tutti”.

Per altre info vi rimandiamo all’articolo degli amici di Melablog.

(E grazie a Clauderouges per la segnalazione!)

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