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Zecchino d’Oro 2016, Kyro: testo

Kyro: testo della canzone che Eliana Altomare canta allo Zecchino d’Oro 2016.

pubblicato 15 Novembre 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 12:14

Kyro è la canzone scritta da Emilio Di Stefano e Marco Iardella, cantata da Eliana Altomare allo Zecchino d’oro 2016.

Eliana Altomare, detta Eli, ha 10 anni, vive a Molfetta (BA) e partecipa con un brano che parla di un bambino della preistoria che racconta la sua storia. Per lei lo Zecchino d’Oro è felicità.

Emilio Di Stefano spiega che il tema che ha ispirato la canzone è:

E’ quello della violenza e della sua intrinseca “stupidità”. Kyro, protagonista della canzone e aspirante “signore del tuono”, alla fine lo capirà. Sottolineare certe cose può essere utile anche ai bambini!

Kyro: testo

Kyro giocava col vento in un bosco di tigli,
Tra merli, farfalle, cinghiali, conigli.
Tirava le punte di selce, le pietre, le frecce.
Ancora il fucile non c’era.
Ma lui col pensiero già faceva così:
Tatatan-tatatan-tatantan.
Diceva: ma come son bravo e che grande scompiglio
Di foglie, formiche, di rane tra i tigli!
Ma senti che ritmo, che meravoglia!
Nemmeno mi accorgo del tempo che fa!
Ma che tempo fa?
Fa che intanto nevica e come è bianca la neve!
Fa che piove e grandina sopra i campi e le siepi.
Fa che fa un freddo cane per ogni uomo e per chi,
Formica, pesce o rana, andrebbe via da lì.
Tatatan-tatatan-tatantan.
Tatatan-tatatan-tatantan.
Kyro vestiva con pelli di orso e conchiglie.
Cacciava cinghiali, gazzelle e conigli.
E già si vedeva signore del duoco e del tuo.
Del tempo che accende la notte
Con un magico tatatan.
Ma che tempo fa?
Fa che intanto nevica e come è bianca la neve!
Fa che piove e grandina sopra i campi e le siepi.
Fa che fa un freddo cane per ogni uomo e per chi,
Formica, pesce o rana, andrebbe via da lì.
Tatatan-tatatan-tatantan.
Un giorno che il vento faceva paura
Si vide riflesso nell’acqua di un fiume
Coperto con pelli di orso e conchiglie
Mirava alle mosche, alle rane, alle triglie
Si dice che allora, nel griogio del gelo,
Cercò qualche cosa tra i fiocchi di neve:
Un sibilo, un canto, una traccia nel cielo,
Un raggio di sole, un volo leggero.
Ma c’era soltanto il rombo stonato
Di un tatatatan.
Senti sulla pelle il freddo pungente
Di un giorno qualunque
Ma che freddo che fa!
Ma che freddo che fa!
Fa che intanto nevica e come è bianca la neve!
Fa che piove e grandina sopra i campi e le siepi.
Fa che un freddo cane e il freddo basta già!
Fu il pensiero di un bambino
Di un milione d’anni fa.

FONTI: Zecchino d’oro, TV Sorrisi e canzoni

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