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Un’altra estate, Diodato: testo e video ufficiale

Diodato, Un’altra estate: significato canzone, testo e video

pubblicato 30 Giugno 2020 aggiornato 16 Ottobre 2020 15:43

E’ uscito il video ufficiale di “Un’altra estate”, il nuovo singolo di Diodato. Potete cliccare qui sopra per recuperarlo. A seguire testo del pezzo.

Ecco audio e testo di “Un’altra estate“, il nuovo singolo di Diodato uscito oggi, 22 maggio 2020. Qui sotto potete ascoltare la canzone.

Diodato, Un’altra estate, Testo

[Strofa 1]
Lo vedi? Arriva un’altra estate
Lo so, non ci credevi più
Che è stato buio l’inverno, troppo duro, un inferno
È così immobile la primavera

[Pre-Ritornello]
Ma tu ora dove sei?
Dimmi dove sei
Che oggi ti porto via

[Ritornello]
E ce ne andiamo al mare
Chissà che effetto fa (Chissà che effetto fa)
Vediamo se questo tempo ci rincuora
Se questa estate ci consola

[Strofa 2]
Lo vedi, amico? Arriva un’altra estate
E ormai chi ci credeva più
Che è stato duro l’inferno ma non scaldava l’inverno
Hai pianto troppo questa primavera

[Pre-Ritornello]
Ma tu ora dove sei?
Dimmi dove sei
Che oggi se vuoi ti porto via

[Ritornello]
E ce ne andiamo al mare
Chissà che effetto fa (Chissà che effetto fa)
Vediamo se questo tempo ci rincuora
Se questa estate ci consola

[Bridge]
E nuoteremo con il cuore in gola fino all’orizzonte
Perché in fondo noi in quell’orizzonte ci crediamo ancora
Ci crediamo ancora
Tu ci credi? (Tu ci credi, Tu ci credi? Tu ci credi?)
Io ci credo ancora

[Outro]
E ce ne andiamo al mare
Chissà che effetto fa (Lo vedi? Arriva una tempesta)
E ce ne andiamo al mare
Chissà che effetto fa (Che poi magari ci consola)

Un’altra estate è il nuovo singolo di Diodato, in radio da venerdì 22 maggio 2020. Ecco le parole del cantautore legate all’annuncio dell’uscita del pezzo:

“Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi. La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi. Una primavera potente e insieme immobile sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa. Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora”

In questi mesi strani di chiusura Antonio sente la necessità di creare musica nuova, di dare senso e valore al tempo, alle emozioni che vive, di mettere nero su bianco le sue sensazioni e riflessioni e scrive un inedito che racconta una normalità sospesa e una quotidianità cambiata, con lo sguardo di chi si affaccia al mondo dalla finestra di casa, scrutando ciò che accade fuori da un punto di vista nuovo, quello di chi osserva da dentro.

“Un’altra estate” è un brano dalle sonorità calde ed evocative, sottolineate dalla potente e solare apertura in cui l’utilizzo di una prevalenza di strumenti acustici, e della voce come strumento, sembra voler raccontare l’inevitabile esplosione naturale di un’estate ormai quasi emotivamente inaspettata. C’è tutta la consapevolezza di un vissuto difficile che spinge al desiderio di compiere un gesto semplice, che un tempo sarebbe risultato normale, quasi banale, come il decidere di andarsene al mare, e che ora, invece, assume un significato più profondo, divenendo l’umano tentativo di allontanarsi dalle tinte grigie di una stagione fredda e dura, alla ricerca dell’abbraccio consolatorio di una nuova stagione.

Questo nuovo brano arriva dopo il successo di “Fai Rumore”, che ha superato i 60 milioni tra streaming e visualizzazioni ed è certificato disco di Platino, è scritto interamente da Diodato e prodotto da Tommaso Colliva, produttore discografico di fama internazionale, nonché vincitore di un Grammy Award nel 2015. La scrittura del singolo è iniziata in lockdown e la produzione è avvenuta in modalità “Fase 2” al 100%, a distanza, tra Milano e Roma, con i musicisti connessi tra loro grazie a tutte le piattaforme tecnologiche possibili.

Foto | Mattia Zoppellaro

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