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Timbaland lancia “la diva” Dima Bilan sul mercato occidentale

Dopo la vittoria all’Eurofestival Dima Bilan è pronto allo sbarco in Europa. Finito sotto l’ala protettiva di Timbaland già prima della manifestazione, dopo aver ricevuto molti premi agli MTV Awards 2006, ha da poco inciso un disco in spagnolo dove canta anche Nelly Furtado, con canzoni prodotte anche da Ryan Tender degli OneRepublic. Disco che

pubblicato 26 Maggio 2008 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:00

Dopo la vittoria all’Eurofestival Dima Bilan è pronto allo sbarco in Europa. Finito sotto l’ala protettiva di Timbaland già prima della manifestazione, dopo aver ricevuto molti premi agli MTV Awards 2006, ha da poco inciso un disco in spagnolo dove canta anche Nelly Furtado, con canzoni prodotte anche da Ryan Tender degli OneRepublic. Disco che a breve uscirà sul mercato occidentale ed americano.

Comunque sia, il 2008 è’l’anno d’oro per la Russia, non c’è dubbio. Lo Zenit San Pietroburgo (la squadra della Gazprom, la società che ci dà il gas a noi italiani) ha vinto la Coppa Uefa, Mosca ha ospitato la finale di Champions ed ora, grazie alla storica vittoria di Bilan (la prima del suo paese) si prepara ad ospitare il secondo evento per ascolti in Europa dopo i Mondiali di Calcio.

Che i russi volessero vincere, era fuori discussione. Hanno spedito all’Eurofestival l’artista che due anni prima aveva fallito ma che era appena stato eletto per la terza volta “il miglior cantante di tutte le russie”. Con l’obbligo di vincere, pena l’internazione in Siberia. “Arrivare secondi sarebbe una sconfitta, siamo qui solo per vincere”, aveva detto Evgenij Plushenko, il pattinatore olimpionico che ballava sul palco con Bilan.

E Bilan ha vinto, anche se non se lo meritava. Non tanto per la canzone, tutto sommato un buon pop (anche se assolutamente non era il brano migliore del lotto), quanto perché in un Festival dove i big non ci sono e quelli che ci sono fanno di tutto per non farsi riconoscere come tali (vedi Meneguzzi), lui s’è comportato come una diva isterica.

Alle conferenze stampa, dove tutti parlavano in inglese, lui parlava solo in russo, costringendo l’interprete a seguirlo nelle risposte fiume. Tutti gli artisti si muovevano con un pulmino, lui col suv personale. Camminava come Tony Manero tallonato da bodyguard personale e alle feste promozionali che si sono tenute prima della rassegna, si è sempre presentato per ultimo, convinto che tutti stessero aspettando soltanto lui. Salvo accorgersi che non se lo filava nessuno ed uscire per ripetere l’ingrsso stile Wanda Osiris, ricevendo in cambio un modesto applauso per la sua esibizione.

E in un Festival europeo, dove contano i voti degli altri paesi ma non del proprio, si è rivolto sempre e solo ai suoi connazionali. Odiato dai colleghi in gara perchè ostentava una presunta superiorità. L’uomo sbagliato nel posto sbagliato, prodotto dell’edizione russa di Amici. Ma se pensiamo che a fine festival gli ha telefonato il presidente russo Medvedev, si capisce che è una che farà carriera.

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