Home Interviste Soundsblog intervista i Necrodeath – Duri e puri da più di 20 anni

Soundsblog intervista i Necrodeath – Duri e puri da più di 20 anni

Necrodeath: un nome, un marchio di fabbrica! Storico gruppo italiano dedito al metal più estremo e “duro”, i ragazzi genoani sono sulla scena da più di 20 anni a questa parte e l’esperienza, come tutte le cose nella vita, ha giocato un ruolo importantissimo per la loro creatività. Album dopo album, successo dopo successo, i

pubblicato 28 Maggio 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 09:08


Necrodeath: un nome, un marchio di fabbrica! Storico gruppo italiano dedito al metal più estremo e “duro”, i ragazzi genoani sono sulla scena da più di 20 anni a questa parte e l’esperienza, come tutte le cose nella vita, ha giocato un ruolo importantissimo per la loro creatività. Album dopo album, successo dopo successo, i Necrodeath sono rimasti sempre con i piedi per terra e non hanno mai cambiato di una virgola il loro modo di essere e questo, insieme all’incredibile gavetta che ognuno di loro porta sulle spalle, è per me (ma credo anche per tutti voi) un motivo in più per apprezzarli e rispettarli.

Come potevamo noi di Soundsblog non omaggiare il nuovo full leght dei Necrodeath (Phylogenesis) se non con una bella intervista alla band? Quindi non indugiate oltre, cliccate in basso e dopo il salto leggete cosa hanno risposto i mitici Necrodeath all’intervista che noi di Soundblog abbiamo preparato!

Soundsblog: Ciao ragazzi!

Tralasciamo un attimo la vostra incredibile carriera (di cui avete riassunto perfettamente le tappe sulla bio del vostro sito): avete subito, nel corso degli anni, tanti cambi di line up, ma adesso la band sembra al completo, grazie anche all’ingresso di Pier Gonnella, ex chitarrista dei Labyrinth. Come riuscite ad essere sempre in linea con il vostro sound nonostante i due cambi che si sono verificati in questi anni?

Flegias: Per il semplice fatto che è la cosa migliore che riusciamo a fare come Necrodeath. Tieni anche presente che la maggior parte delle composizioni sono sempre affidate o supervisionate da Peso, così come dagli albori della band. Si cerca di esser sempre coerenti con il genere che più ci piace senza disdegnare l’avvicinamento a sonorità più moderne e al passo con i tempi.

Soundsblog: Girate in lungo e in largo la penisola da tantissimi anni. Da ieri ad oggi avete notato qualche cambiamento nel mondo del metal italiano?

Peso: Beh sicuramente ci sono molte più opportunità per suonare..non c’è paragone, ma in contrasto con ciò la gente che viene ai concerti e’ diminuita. Un tempo, quando si organizzava un concerto, era una sorta di evento per cui tutti accorrevano. Noi abbiamo debuttato in un teatro di fronte a 600 persone a Genova insieme agli amici Hate…eravamo a quei tempi i due gruppi di punta della città e il teatro Verdi era pieno! Una cosa impensabile oggigiorno per tutti…

Soundsblog: Come si preannuncia il nuovo Phylogenesis ?

Flegias: Un album che spero faccia contenti tutti, fans nuovi e vecchi. Abbiamo ripreso un po’ il metodo di composizione dei tempi di “Fragments of Insanity”, psicotico e rabbioso, ma come ti dicevo prima, non abbiamo precluso a priori nuove soluzioni sonore e compositive. Per cui aspettatevi un “fresco old school”.

GL: Phylogenesis è un concept album basato sul tempo e sulla genesi umana, i primi 3 brani trattano il passato con i riferimenti alle diverse teorie della creazione, si prosegue con i successivi 3 brani che trattano il presente e si conclude con gli ultimi 3 dove il futuro prospetta previsioni apocalittiche! Stilisticamente l’album è un ritorno alle composizioni della vecchia scuola anni 80 anche se ovviamente il sound e gli arrangiamenti sono quelli dei giorni d’oggi, i riff sono aggressivi e diretti e le parti vocali vanno subito al sodo..insomma si direi che è decisamente un album incazzato.

Soundsblog: Ma parliamo dei fans, il vero “zoccolo duro” per ogni band metal. Ho visto che durante i vostri concerti si riescono ad intravedere ragazzi dai 15 ai 40 anni, tutti accomunati dalla stessa passione per la vostra band. Com’è il vostro rapporto con loro?

Flegias: Beh, innanzi tutto lasciami dire che è fantastico avere questa eterogeneità sotto il palco, puoi fare qualsiasi tipo di discorso, dai discorsi nostalgici dei tempi passati al “come ci si sente ad esser vecchi” ahahahah…Ci capita spesso di vedere il padre che accompagna il figlio al nostro show e questo penso sia un bel traguardo, non penso tutti se lo possano permettere. Il nostro rapporto con loro è sempre amichevole, raramente rifiutiamo una birra offerta.

Soundsblog: Una cosa che mi ha molto colpito è vedere i vostri side project, ma soprattutto i Cadaveria di Flegias, che ritorna finalmente dietro le pelli dai tempi degli Opera IX. Come riuscite a gestire i vari impegni che vi allontanano dal progetto Necrodeath?

Flegias: Bisogna organizzarsi bene, non sempre risulta cosa facile e spesso si accavallano gli impegni. Basta stabilire delle regole e rispettarle. La musica è la mia vita e cerco di occupane tutti gli spazi, l’unica cosa che mi dispiace di questo è che non potrò mai vedere Cadaveria e Necrodeath sullo stesso palco.

Soundsblog: La nuova copertina mi e’ piaciuta molto…me ne volete parlare?

Peso: E’ stato un lavoro d’equipe tra noi,la nostra etichetta Scarlet e il grande Davide Nadalin…alla fine lui è riuscito a trasmettere ciò che volevamo… il richiamo al passato è forte anche se come colori e grafica non c’entra nulla….ma il fuoco e i serpenti e la figura femminile sono esattamente gli stessi che c’erano in “Into The Macabre” , il nostro primo album del 1987…. la copertina per cui rispecchia anche la musica…ovvero un richiamo al passato con una forte personalità attuale!!

Soundsblog: Ho notato che in molti dei vostri testi si riescono a trovare riferimenti a grandi opere letterarie del passato (dal concept Draculea alle reminiscenze lovecraftiane di “At Mountain Of Madness” di Into The Macabre). Siete dei lettori “accaniti”?

Flegias: A tempo perso riesco a leggere qualcosina, ma le mie influenze rimangono legate ai classici che leggevo da piccolo: Lovecraft appunto, E.A. Poe, Le Fanu. Per il resto, tutto quello che scrivo deriva dalla mia fantasia che sprigiona il mio alter ego!

Soundsblog: Siamo arrivati alla fine dell’intervista, volete fare un saluto ai lettori di Soundsblog?

GL: Ringraziamo Soundsblog per il supporto alla scena italiana ed invitiamo i lettori a comprare Phylogenesis e a partecipare ai nostri concerti!

The new genesis is close, the new disaster reingns be prepared to die!!!

Interviste