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Nightwish: Tuomas Holopainen presenta Endless Forms Most Beautiful a Blogo

In una video-intervista esclusiva, il tastierista della band metal ci parla del nuovo disco.

pubblicato 25 Marzo 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 07:13

L’attesa è stata lunga, costellata di side-project, lunghi tour, e pure qualche leak, ma finalmente il 27 Marzo uscirà Endless Forms Most Beautiful, il nuovo disco dei Nightwish.
Un disco lungo e complesso, che vede il debutto su disco della voce di Floor Jansen, la valchiria olandese corsa in aiuto del gruppo finlandese quando la cantante precedente li mollò nel mezzo di un tour. Floor è stata amata fin da subito dai fan, ed è ora di ascoltarla su brani originali – brani che seguono un concept centrale basato sulla teoria dell’evoluzione di Darwin (il titolo stesso è una definizione data dallo scienziato).
Abbiamo incontrato Tuomas Holopainen per saperne di più sul disco, che fino ad ora è stato avvolto dal mistero…


Per Imaginaerum, il vostro disco precedente, avevate organizzato dei listening party due mesi prima dell’uscita dell’album, poi avevate ideato un gioco online per svelare la copertina, c’era un teaser alla radio… mentre ora per Endless Forms Most Beautiful state mantenendo un enorme segreto, si sa pochissimo riguardo al disco e tutti voi vi siete dichiarati sotto shock quando una canzone è stata “leakata”. Volete giocarvi la carta-sorpresa per stupire i fan?

“Giusto per essere chiari, anche per il precedente disco non avremmo voluto divulgare informazioni, ma l’etichetta ci ha spinto in quella direzione. Io non ho mai trovato interesse nel pubblicare trenta secondi di una canzone. Quando esce il nuovo disco di una delle mie band preferite, per me è un evento, non voglio praticamente sapere niente in anticipo, mi voglio sedere ed ascoltarlo: quando uscì “Far Beyond Driven” dei Pantera non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dell’uscita ufficiale, mentre mi dirigevo al negozio di dischi per comprarlo ero esaltatissimo, mi ero preso il pomeriggio libero per ascoltarlo a ripetizione – era un vero evento, e mi piacerebbe che i nostri ascoltatori possano provare lo stesso tipo di emozione, con un nostro disco.
Sembra però che parte di questo mistero ormai sia sparito, principalmente a causa dei social media – sia chiaro, per me internet è una cosa fantastica, ma noi vorremmo mantenere un po’ di mistero, con la nostra musica. E anche mistero sulla band: facciamo il possibile per preservare la nostra privacy come persone, e nelle interviste preferiamo parlare solo di musica e non di pettegolezzi.
Ammiro molto il modo di fare di uno dei miei idoli musicali, Vangelis: nessuno sa niente di lui, ogni tanto pubblica un disco senza troppa pubblicità, ma tutti sanno che è uscito ed è un evento. Apprezzo molto quel tipo di atteggiamento, tutto focalizzato sulla musica.”

Tenendo conto che una delle pochissime cose rivelate in anticipo sul disco, ovvero che lo scienziato evoluzionista Richard Dawkins sarebbe stato ospite, ha fatto arrabbiare migliaia di persone su internet, che hanno iniziato a spargere veleno prima ancora di sentire una parola pronunciata da Richard, direi che in effetti a volte è meglio mantenere i segreti…

“Sono rimasto sbalordito per le reazioni ricevute dall’innocente annuncio di Richard come ospite – come narratore di una canzone, non come musicista o cantante… Ha scritto dei testi interessanti, come sempre, e li narra sul disco, tutto qui.
Ho avuto la sensazione che chiamare uno scienziato evoluzionista sia stata vista come una minaccia per alcune persone, persone che nel 2015 non credono alle teorie di Darwin.
Marco ha riassunto bene la situazione, dicendo che “se vuoi veramente shockare le persone, lascia stare i testi satanici, invita sul tuo album metal uno scienziato!””

Una delle cose che si notano immediatamente ascoltando il disco, è che è nettamente più pesante rispetto alle ultime produzioni dei Nightwish. Siete diventati più heavy a causa di Floor, che ha un background come cantante decisamente “metal”?

“A dirla tutta, non ha niente a che fare con Floor, le canzoni sono nate così, più pesanti. Non pianifichiamo mai come dovrebbero suonare le canzoni, le scriviamo d’istinto e seguendo l’ispirazione in sala prove. Sì, è un album più pesante dei precedenti due, ma direi che è più un caso che altro.
Anzi, a dirla tutta Floor canta con un’estensione molto diversa rispetto al suo passato più heavy, molte persone saranno sorprese, visto che che non usa il suo classico stile “metal/lirico” – le canzoni non richiedevano che lei cantasse in quel modo, e ci siamo adattati a quel che chiedevano le canzoni.”

Ho notato che ci sono molte meno chitarre registrate e mixate – non voglio dire che il sound assomigli a qualcosa registrato in presa diretta, ma certamente il disco ha un feeling più diretto, come se fosse inciso dal vivo e poi solo leggermente ritoccato in post-produzione…

“Mi fa molto piacere che tu l’abbia notato, fino ad ora non ho avuto modo di parlare molto di questo argomento, però era proprio il tipo di sound che speravo di ottenere sul nuovo disco. Su Once avevamo una base di almeno sei chitarre ritmiche, poi siamo passati a quattro, e su questo disco siamo a due chitarre che si intersecano, volevamo proprio portare una sensazione di band che suona dal vivo anche sul disco.
Imaginaerum suona esattamente come volevamo che suonasse, non ci sono “pentimenti” per i troppi overdub di chitarre, ma per il nuovo lavoro volevamo un sound diverso. Quando ascolto il nuovo disco, sento una band che suona insieme in modo organico.”

Una band come i Nightwish si lascia mai andare a jam session in sala prove?

“Come compositore, è una cosa rarissima che io faccia delle jam, lo trovo piuttosto difficile con le tastiere. Di solito sono da solo, provo qualcosa, e se penso sia abbastanza buono lo metto da parte e lo faccio sentire agli altri. Però quando siamo tutti insieme in sala prove, a volte ci lasciamo andare, sì, e vediamo se qualcosa che avevamo scritto in precedenza, può migliorare attraverso una jam spontanea.”

L’ultima canzone sul disco, The Greatest Show On Earth, dura oltre venti minuti – possiamo definirla come una lunga jam session? E’ nata come un brano lungo così, o avete continuato ad aggiungerci pezzi finchè non avete finito lo spazio sul cd?

“A me non sarebbe dispiaciuto se fosse stata ancora più lunga, anche 50-60 minuti! E’ il pezzo principale del disco, quello su cui ruota tutto il concept dell’evoluzione della specie animale… quindi abbiamo dovuto comprimere 4,6 miliardi di anni di evoluzione in soli 24 minuti!”

Quindi vale la pena, secondo te, incidere canzoni così lunghe, in un’epoca in cui la soglia di attenzione dell’ascoltatore-medio è molto diminuita, ed il dito sfiora sempre il tasto “skip” non appena la tensione cala?

“Sono consapevole che molte persone, soprattutto le più giovani, hanno una soglia di attenzione inferiore ai quattro minuti, ma il mio desiderio rimarrebbe di fare ascoltare questo disco dall’inizio alla fine, senza saltare nessun pezzo e nessuna traccia.”

E’ stato difficile scegliere un singolo per rappresentare in anteprima il disco?

“Se fosse per me, non pubblicheremmo mai un singolo. Trovo ingiusto mettere una singola canzone sul piedistallo prima delle altre, e mandarla a rappresentare tutto l’album. Elàn non rappresenta tutto Endless Forms Most Beautiful, ma almeno ha avuto più possibilità di essere passata alla radio e attirare l’attenzione. Ma ripeto, preferirei che la gente si sedesse e ascoltasse tutto il disco.”

Negli anni passati fra Imaginaerum e questo nuovo disco, sei riuscito a realizzare due tuoi sogni personali: fare un film basato sulla tua musica, e fare un disco basato su Scrooge. Quali altri sogni nel cassetto ti rimangono?

“Sono ancora pieno di sogni e progetti, spero che non finiscano mai! Ma siccome mi sono lanciato nel progetto su Scrooge subito dopo aver finito il lavoro sul film, e poi mi sono lanciato nella composizione di questo nuovo disco dei Nightwish, confesso che al momento mi sento un po’ svuotato, quindi mi prenderò una breve pausa e mi concentrerò sul tour. Il fuoco dei sogni comunque brucia ancora dentro di me, ma non so quale forma prenderà in futuro!”

Questi due progetti sono venuti fuori proprio come sognavi?

“Sì, assolutamente, sono pienamente soddisfatto. C’è molta gente che mi chiede di fare un altro film, ma non ho nessun progetto a riguardo: se pensi che il mondo della musica sia incasinato, non hai idea di come sia caotico quello dei film.”

Non torneresti nemmeno a recitare?

“No, quello no, assolutamente!”

Sembra che tu abbia già chiari i piani per i Nightwish per il prossimo anno e mezzo: sarete in tour in tutto il mondo, avete annunciato date anche per il 2016… Non è strano dover pianificare la propria vita con mesi di anticipo?

“Da un certo punto di vista, toglie molto stress, visto che saprò esattamente cosa starò facendo fra un anno esatto, in che città sarò…”

Che mi dici del tour, quindi?

“Partirà in America, questa volta, e saremo lì per sei settimane. Poi sarà stagione di festival estivi in Europa, seguita da un autunno in Sud America, il ritorno in Europa, poi la pausa per Natale. Poi il Giappone, forse ancora l’America…
Una settimana fa abbiamo iniziato a pianificare il nostro palco. In America possiamo portare una versione ridotta delle nostre scenografie, perchè i costi per spedire tutto e trasportarlo sarebbero troppo elevati. Ma in Europa, potrete attendervi qualcosa che vi farà impazzire.”

Ultima perla di saggezza prima di salutarci?

“La cosa più saggia da fare riguardo al nuovo disco, è di ascoltarlo dall’inizio alla fine. Godetelo per intero.”


Per chi vuole ascoltare l’intera chiacchierata in inglese, ecco il video completo dell’intervista!

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