Home Interviste Michelangelo Vizzini: “Bella e inaspettata la vittoria ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards. Adesso sto lavorando all’album”

Michelangelo Vizzini: “Bella e inaspettata la vittoria ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards. Adesso sto lavorando all’album”

Michelangelo Vizzini, vincitore dei Nickelodeon Kids’ Choice Awards 2021 come “Nuova star italiana preferita”: guarda l’intervista video

25 Marzo 2021 14:34

Michelangelo Vizzini ha recentemente vinto il Nickelodeon Kids’ Choice Awards 2021 come “Nuova star preferita“. Un riconoscimento importante per un giovane talento, ex volto di Amici, cantante e popolarissimo sul web (qui il suo Instagram).

Michelangelo Vizzini, in arte Michelangelo, è un giovane artista di 20 anni nato ad Ostia (Roma) l’11 maggio 1999. Fin da bambino comincia a coltivare la sua grande passione per la musica: all’età di nove anni studia già pianoforte e inizia a prendere lezioni di canto. Nel 2015 è finalista Rai del Festival della Canzone di Castrocaro. Nel 2019 prende parte ad Amici di Maria de Filippi 19, dove ha modo di farsi conoscere fin da subito vincendo per cinque volte consecutive la sfida Tim, in quanto artista più votato della classe. Nonostante sembri timido e riservato, Michelangelo è in realtà un ragazzo estroverso e che fa della semplicità uno dei suoi punti di forza; è infatti molto apprezzato sui social network, soprattutto Tik Tok, dove è uno dei personaggi più ricercati dagli utenti.

Abbiamo intervistato Michelangelo per parlare della sua vittoria recente, dei suoi prossimi progetti, dei singoli più importanti e di successo della sua carriera e di molto altro ancora.

Per prima cosa, gli abbiamo chiesto la sensazione dopo il trionfo come Nuova star preferita ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards 2021

“E’ stato un sacco, sacco bello. Non me l’aspettavo, da quando ero piccolo guardavo sempre i Nickelodeon Kids’ Choice Awards in tv, Spongebob, Poterne far parte è stato un onore. Già è stato bello avere la nomination, vincerli è stato tanto, tanto bello”

Questo è un mese importante perché è l’anniversario dell’uscita di “In due a lottare“, pubblicato a marzo 2020…

Sì, “In due a lottare” è nato dopo il mio percorso ad Amici, il primo singolo pubblicato. Parla di una storia d’amore, un lato di me, quello più dolce. La canzone dice che si è in due a lottare. Faccio un passo io, lo fai tu. Si affronta la vita in due. Ci sono molto legato, fu una felle prima canzoni che registrai con la mia etichetta, nel 2018, con la prima versione. Ad Amici ho fatto vedere un lato di me, dopo ho cercato di farmi conoscere per quello che sono veramente e con il brano più forte per vedere chi era Michelangelo.

Falli parlare, invece, affronta il bullismo, il cyberbullismo. Hai mai avuto esperienza in prima persona o conosciuto persone che si sono trovate in questa difficile situazione?

Da piccolino ho avuto piccoli avvenimenti che mi hanno fatto stare male. Ero diverso perché facevo cose diverse dal comune. Oggi, come sempre, non è apprezzato ma sembra quasi un difetto. Facevo ballo, canto, qualcosa che agli occhi dei bambini erano fuori dal comune. Ricevevo qualche battutina e mi sono immedesimato nella storia. Non è la mia, parla di un ragazzo omosessuale che non è accettato. Fortunatamente oggi se ne sentono di meno di questi casi, forse sta cambiando qualcosa… Anche se ho sentito di quel ragazzo aggredito a Roma perché si stava baciando col fidanzato. Sono gravi queste cose. Ho cercato di dare un piccolo contributo a questo tema. Potrei dirti che sono una tra la massa ma mi sento di aver dato qualcosa in più, per dire che ci sono per far capire che la normalità non è un modo di essere.

Sei molto seguito sul web, ha un grande successo e riscontro di followers. Oggi è difficile riuscire a trovare la chiave per comunicare? Che rapporto hai col web?

Non ho un rapporto brutto col web. L’ho vissuto male appena uscito da Amici. E’ qualcosa di molto alto, è bello ma è visto come un programma irraggiungibile. La gente si sentiva in dover quasi di giudicarti, come se alla fine nessuno guardasse i commenti. Posso sparare cattiverie perché i ragazzi non lo leggeranno mai. I ragazzi invece facevano un check up e alla fine c’era chi piangeva. Perché creare un account falso, anonimo, o con la faccia, ma perché incentivare cattiveria gratuita verso un ragazzo che sta facendo quello che gli piace? Ho trovato commenti belli ma anche di mer*da. Non erano motivati. E’ stato brutto quel lato, poi mi son vissuto il web molto bene. Se te ne f0tti, so che sembra scontato, è la cosa migliore. Pensino quello che vogliono ma sono me stesso e vivo meglio.

L’intervista video integrale qui sopra.

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