Home Notizie Lewis Capaldi tra le polemiche per aver concluso il tour in Scozia nonostante l’emergenza Coronavirus

Lewis Capaldi tra le polemiche per aver concluso il tour in Scozia nonostante l’emergenza Coronavirus

Non solo gli Stereophonics sono finiti nell’occhio del ciclone ma anche Lewis Capaldi, nuova stella britannica. Nelle scorse ore vi abbiamo raccontato delle feroci critiche nei confronti del gruppo per aver deciso di esibirsi comune, nonostante il pericolo di contagi con il Coronavirus, in Inghilterra. Ma, non è stata solo la band ad essere stata

pubblicato 16 Marzo 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 08:54

Non solo gli Stereophonics sono finiti nell’occhio del ciclone ma anche Lewis Capaldi, nuova stella britannica. Nelle scorse ore vi abbiamo raccontato delle feroci critiche nei confronti del gruppo per aver deciso di esibirsi comune, nonostante il pericolo di contagi con il Coronavirus, in Inghilterra. Ma, non è stata solo la band ad essere stata criticata.

Piers Morgan, famoso e celebre giornalista inglese, ha apertamente attaccato la decisione di continuare i live. Parlando a Good Morning, Morgan ha dichiarato:

“In questo momento in Gran Bretagna, puoi andare in qualsiasi palestra, in qualsiasi bar, in qualunque ristorante. C’è un video – degli Stereophonics che suonano a Cardiff. E’ questo ciò che dovresti fare quando il resto del mondo si sta spegnendo?”

E ha poi continuato:

“Lewis Capaldi ha suonato in Scozia ieri sera. Ho letto tutti gli argomenti secondo cui stiamo raccogliendo fondi per beneficenza. Ho capito tutto. Ma sai una cosa? Siamo in guerra. Nessuno può dirmi che mentre il resto del mondo si blocca e si allontana socialmente nella misura in cui non possiamo andare in bar, ristoranti, palestre e fare qualunque cosa, è sensato che migliaia di persone si riuniscano in un evento come questo, correndo tutti vicini… Come può essere una buona idea?”

Un portavoce dell’artista ha dichiarato a Metro.co.uk:

“Il concerto finale del tour di Lewis, ad Aberdeen domenica 15 marzo è proseguito nel pieno rispetto del documento consultivo sugli incontri di massa emessi dal governo scozzese alle 13:00 dello stesso giorno- Il documento afferma che la consulenza si applica da lunedì 16 marzo e” non dovrebbe avere un impatto significativo sulla diffusione di COVID-19, questo non è il suo scopo “, ma mira a” alleviare la pressione sui servizi pubblici, compresi i servizi di emergenza. Gli organizzatori hanno pagato normalmente team di sicurezza, pronto soccorso, medici assistenziali e la sede aveva un’ulteriore segnaletica in atto per evidenziare le migliori pratiche di igiene durante l’evento”

Via | Standard

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