Home Interviste Leo Meconi, dal palco accanto a Bruce Springsteen ai Last Call di X Factor 2020: Angels & Outlaws è il nuovo singolo (intervista)

Leo Meconi, dal palco accanto a Bruce Springsteen ai Last Call di X Factor 2020: Angels & Outlaws è il nuovo singolo (intervista)

Leo Meconi, finalista a X Factor 2020 ai Last Call, ha pubblicato il singolo “Angels & Outlaws”, ascolta la canzone e leggi l’intervista

6 Novembre 2020 16:39

Leo Meconi ha partecipato alle audizioni di X Factor 2020, arrivando fino a un passo dai live show, nei finalisti del gruppo Under Uomini guidato da Emma Marrone.

Invitato a suonare sul palco di San Siro a soli 12 anni da Bruce Springsteen e ribattezzato, in seguito alla sua performance sorprendente, “Guitar Man” dallo stesso “Boss”, il giovane è un cantautore e un chitarrista prodigio, tornato, in questi giorni, con un nuovo singolo “Angels & Outlaws”, in uscita lo scorso 30 ottobre (Azzurra Music).

Leo, reduce dall’esperienza di X-Factor 2020 dalle audizioni fino alla fase finale dei “Last Call”, ha emozionato e stupito tutti i giudici e il pubblico a casa con le sue doti da interprete. L’artista, classe 2004, ha iniziato a maneggiare la chitarra dall’età di 7 anni ed ha iniziato a comporre le sue prime canzoni a 12 anni. Influenzato sin da piccolo dalla musica folk rock di Bob Dylan, di Johnny Cash, di Elvis Presley e soprattutto di Bruce Springsteen, negli ultimi anni Leo si è appassionato anche al pop di Ed Sheeran, Shawn Mendes e Lewis Capaldi.

Il giovane cantautore è stato notato anche da una leggenda della musica italiana, Dodi Battaglia, che ha curato la produzione artistica del suo primo disco di inediti “I’ll Fly Away”, pubblicato a novembre 2019 (Azzurra Music). L’album ha ottenuto molti consensi sia dal pubblico che dalla critica, che ha accostato Leo ad artisti del calibro di John Denver, Paul Simon e Nike Drake.

Hanno preceduto la pubblicazione di “I’ll Fly Away” due raccolte digitali di cover dal nome “It’s just me… and my guitar”, contenenti 46 cover dei suoi autori preferiti e 4 inediti scritti da Leo in giovanissima età, tra cui “Guitar Man”, brano che racconta proprio la serata del 5 luglio 2016 a San Siro. A luglio di quest’anno è stato pubblicato il singolo “Self-Respect”, interamente realizzato da remoto durante il lockdown.

Abbiamo chiacchierato con Leo per parlare del suo nuovo singolo, di X Factor e, ovviamente, di quell’esperienza -vissuta da giovanissimo- accanto a Bruce Springsteen. Ecco cosa ci ha raccontato.

Inizio subito con l’inevitabile: so che te lo hanno chiesto sempre ma non posso non farti la domanda di rito. Mi racconti dell’esperienza di quando avevi 12 anni, accanto a Bruce Springsteen, sul palco?

E’ stata un’esperienza pazzesca, era il 2016, avevo 12 anni, ero giovanissimo, mi tremavano le gambe quando ho visto 80.000 persone davanti a me. E’ stato bellissimo, da lì sono partito a scrivere canzoni. Mi ha ispirato, oltre a essere stato sul palco con Springsteen davanti a tante gente, poi l’ho incontrato qualche giorno dopo e mi ha battezzato “Guitar man”. Ho scritto una canzone con quel titolo.

Tra l’altro, che dire… proprio un battesimo “da poco” sul palco con Bruce, a 12 anni, eh! Cosa c’era scritto sul cartello?

C’era scritto “Posso suonare la chitarra con te?”

Oltre a Bruce, il tuo primo disco di inediti ti ha visto affiancato da un altro grande musicista, questa volta italiano, Dodi Battaglia. Mi racconti di questo vostro incontro e come è nata la collaborazione?

Lui, in quel periodo, stava registrando un suo brano qua a Bologna in uno studio di registrazione dove andavo anche io. Per caso ha ascoltato delle mie canzoni, gli sono piaciute, ha voluto conoscermi, abbiamo iniziato a suonare insieme in studio e a lavorare ad alcuni pezzi che sono finite nel mio album, Ha suonato anche delle parti con la chitarra in alcuni brani.

La tua passione per la musica e il canto è iniziata fin da piccolo. Quali sono artisti o album di riferimento?

Da sempre ascolto musica, grazie ai miei genitori. Mi facevano ascoltare i classici americani: Johnny Cash, Bob Dylan, Elvis Presley, Springsteen. Fin da piccolo, a 4, 5 anni, volevo iniziare a fare lezioni di chitarra. Hanno aspettato fino a 7/8 anni e ho iniziato. A 10,11 anni ho iniziato a fare lezioni di canto.

Bello il supporto dei genitori, importantissimo.

E’ bellissimo, sono davvero fortunato ad avere due genitori felici ed entusiasti nel supportarmi in tutto quello che faccio.

Il tuo nuovo singolo, Angels & Outlaws, invece, come è nato?

L’ho scritto durante il lockdown, ho scritto tante canzoni in quel periodo. L’ho scritta tra aprile e maggio, non avevo in mente di scrivere una canzone “sul lockdown” perché ce n’erano già tante e mi piacevano molte, come quelle dei Rolling Stones, Living in a Ghost Town. Ho cambiato idea vedendo il video del ragazzo a Rimini, inseguito in spiaggia dalla polizia. Ed ecco il titolo, Angeli e fuorilegge. Da lì è nata l’idea, di come un gesto normale fino a poco prima, come una passeggiata in spiaggia, era diventa una cosa fuorilegge.

Sono curioso di chiederti una cosa. Si parla del lockdown, delle attività che chiudono, problemi di lavoro per gli adulti. Io vorrei chiedere, invece, come l’ha vissuto un ragazzo della tua età, a 16 anni.

E’ stato disorientante. Da un giorno all’altro hanno chiuso le scuole. Il 24 febbraio pomeriggio chiude la scuola, poi da un momento all’altro. Lì ho iniziato a capire che la situazione non era così leggera. Ho cercato, fin da subito, di occupare al meglio il mio tempo. Senza uscire, senza andare a scuola, senza la vita che avevo prima. Ho cercato di impegnare il più possibile il mio tempo scrivendo o registrando musica nuova, dopo la sua scuola da casa.

E poi è arrivata l’idea di X Factor e la decisione di partecipare ai casting.

Ho sempre amato e seguito X Factor. C’è sempre stata un’attrazione, non ci avevo pensato perché non avevo ancora 16 anni. Durante il lockown, mi hanno chiamato per partecipare, per l’iscrizione. L’ho fatta, non mi aspettavo nemmeno di arrivare alle auditions e invece sono arrivato alla fase dei Last Call. Non posso che essere felice.

Ci riproveresti magari l’anno prossimo?

Ancora non lo so… Non ci ho ancora pensato ma non lo escludo.

Il momento più intenso della tua esperienza a X Factor?

La prima volta, ai casting, ero tesissimo, non sapevo cosa aspettarmi. Non avevo idea di quello che sarebbe successo. Il momento più bello è stato ai Bootcamp, quando, dopo essermi seduto, sono poi finiti ed ero tra i cinque prescelti. Lo vedevo sempre in tv e pensavo “Quel momento dello switch deve essere terribile!”.

Prossimi progetti? Stai lavorando a un album, nuovo singoli?

Entrambe le cose. Sto lavorando a un disco ed estratto, a inizio anno, un nuovo singolo. C’è in mente anche un album.

X Factor 2020, tra i concorrenti in gara tifi per qualcuno di loro?

Ho un po’ di preferenze, ho ascoltato i brani che sono usciti, mi sono piaciuti tutti, tanto. Tifo per la mia squadra, i ragazzi che ho conosciuto, gli Under Uomini di Emma!

 

 

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