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Ghost a Blogo e ai discepoli: “Se bruceremo all’inferno, saremo in buona compagnia con tutti voi”

Il Nameless Ghoul ci parla di come Meliora sia un disco migliore dei precedenti, grazie alle influenze dei Black Sabbath e alla pettinatura di Papa Emeritus III.

pubblicato 26 Agosto 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 02:30

Meliora, il nuovo album dei Ghost, sarà in vendita in Italia dal 28 Agosto, ma già da qualche giorno è disponibile lo streaming gratuito (e legale) su YouTube dell’intero disco (per sicurezza, lo mettiamo anche in apertura dell’articolo, se volete cliccare play!).
E’ probabile, quindi, che gli interessati e gli incuriositi abbiano già ascoltato un po’ il disco, e si siano fatti un’idea: verosimilmente, l’idea è che ancora una volta la misteriosa band svedese ha partorito un album per il quale valga la pena spendere soldi, per poterlo ascoltare con la giusta calma in cuffia e lontano dallo streaming online.

Per fare un po’ di chiarezza su Meliora, per scoprirne alcuni lati oscuri (a partire dal mistero che circonda il nuovo cantante, Papa Emeritus III), abbiamo parlato al telefono con uno dei Nameless Ghoul – uno dei chitarristi, da quel che si capisce dall’intervista, ma loro non si presentano nemmeno per ruoli. I Ghost sono esseri misteriosi, che fanno musica misteriosa, musica che va accettata e goduta così com’è. Meliora… migliore.

Allora, mister Ghoul, cosa rende questo nuovo disco “Meliora”, ovvero migliore rispetto ai precedenti?
“Ci sono tante sottigliezze che lo rendono sicuramente migliore, ma la differenza principale rispetto al passato è che abbiamo coinvolto il produttore (Klas Åhlund, produttore principalmente pop, al lavoro con brani di Madonna, Mika, Katy Perry – NdR) anche nel processo di pre-produzione, quando ancora stavamo registrando i demo e cercando il sound giusto. Il nuovo produttore ha ascoltato attentamente tutte le nostre prove in studio, segnandosi i campi in cui eravamo messi bene ed i pezzi che secondo lui non funzionavano. Questo ci ha dato un punto di vista esterno alla band, permettendoci di non perderci in alcuni processi mentali (e musicali) che magari interessano solo a noi. In passato noi arrivavamo in studio con tutte le demo pronte, il produttore doveva solo girare delle levette e schiacciare dei bottoni mentre registravamo, ma non aveva nessun ruolo sul prodotto musicale.
Invece Klas ci ha aiutato molto, e penso che questo renda il disco migliore.”

Posso osare chiedere quali parti Klas trovava che non funzionassero bene? Sperando di non insultare la tua maestria…
“No, assolutamente: i suoi commenti erano rivolti principalmente a me, in effetti, ma non me la sono presa, ho capito il punto di vista e forse lo capirete anche voi.
Devi sapere che fin da piccolo io ascoltavo musica molto “adulta”: a 8 anni non ascoltavo solo i Beatles ed i Kiss, ovvero il rock più “semplice”, ma amavo anche i Pink Floyd del primo disco ed i Doors, che proponevano musica complicata, con tanti passaggi virtuosi nascosti fra le note e con effetti strani grazie a tempi dispari. Tutto questo ha influito sul mio stile di comporre, e mi viene naturale inserire nella mia musica passaggi strani e “trucchi” che rendono strano il sound, come ad esempio velocizzare una battuta o saltarne un’altra quando ti aspetteresti invece di sentirla. Il che non è una cosa negativa, ma il produttore mi ha detto che non devo per forza farlo TUTTO il tempo, che posso provare a scrivere musica più lineare con risultati piacevoli. Devo dire che non avevo mai pensato in questo modo, ma una volta che me l’han fatto notare ho capito che la sfida per me sarebbe stata scrivere musica “semplice”, mantenendo l’alone di mistero.
Ho dovuto riscrivere un bel po’ di riff di questo disco, una volta che il produttore mi ha fatto notare la cosa!”

Qual è l’apporto positivo del nuovo Papa, Emeritus III? Cosa sa fare meglio rispetto ai papi/cantanti precedenti?
“Innanzi tutto è un cantante migliore, su questo non ci sono dubbi. E poi è bravissimo a pettinarsi i capelli, cosa che gli altri Papi non potevano fare perchè non avevano i capelli. E’ una caratteristica nuova, a cui dobbiamo ancora abituarci.
Poi che dire, è più giovane e leggermente più bello rispetto agli altri, e ha una certa somiglianza con John Travolta, se posso permettermi il paragone. Un’altra caratteristica che verrà notata più avanti, è che questo nuovo Papa adora cambiarsi di abito, quindi durante i rituali dal vivo lo vedrete in varie vesti diverse.”

Parlando di look, quando sono arrivati su YouTube i video del Copenhell 2015, il primo concerto con Emeritus III, tutti i commenti si sono focalizzati sul suo trucco, anzichè sulle sue doti vocali e le nuove canzoni proposte. Ti dà fastidio, questa attenzione per l’estetica?
“Da fan dei Kiss, potrei citarti tutte le differenze di trucco fra il tour di Destroyer e quello di Love Gun, e quello di Love Gun in Giappone… conosco tutti i dettagli del loro aspetto, e quindi comprendo in pieno perchè tante persone hanno parlato del nuovo volto del Papa, è la stessa cosa che facevo io all’epoca, solo che non c’era internet.
C’è da dire che al Copenhell abbiamo avuto dei problemi di natura tecnica con il trucco del Papa, problemi che sono stati risolti fin dal concerto successivo, dopo che abbiamo sistemato il colpevole di quell’errore.”

In che modo avete “sistemato” il colpevole? E a proposito di “sistemare”, che fine fanno i vostri Papi precedenti? Vengono uccisi in qualche rituale oscuro, o cosa?
“No, stai scherzando? I Papi precedenti vengono mandati in vacanza permanente in un’isola tropicale, dove c’è sempre il sole, cibo ottimo e belle donne. E’ il nostro modo di ringraziarli per il servizio svolto.”

Decisamente una visione meno cupa e satanica di quella che avevo in mente…
“E se ti stessi sbagliando? Per la religione convenzionale, non è proprio questa l’idea di inferno, ovvero un posto dove puoi indulgere in tutti i tuoi peccati, per sempre? Non è satanico potersi godere i frutti della vita, anzichè rinunciare ad essi?
Il Paradiso descritto dalle religioni principali è un posto dove si è felici ma non si fa niente, stai a fissare un muro indossando una cintura di castità. Il culto dei Ghost prevede godimento terreno e ultraterreno, senza dover rinunciare mai a niente.”

Sono felice di seguire il culto dei Ghost fin dall’inizio, allora!
“Vogliamo rassicurare tutti i nostri discepoli: se bruceremo all’inferno, lo faremo in buona compagnia, con tutti voi.”

Sono rimasto colpito dal breve passaggio strumentale chiamato “Spoksonat” – è un tributo a August Strindberg, lo scrittore svedese? O è solo un titolo figo da usare su un disco, “The Ghost Sonata”?
“Il titolo è ovviamente fantastico ed era naturale usarlo in un disco dei Ghost, ed al contempo è il nostro tributo a Strindberg, sì, ma anche ai Black Sabbath. Su molti dei dischi, da Masters of Reality a Sabotage in particolare, c’erano canzoni molti pesanti, ma anche delle ballads e pezzi rock di cui in molti sembrano essersi dimenticati, e in mezzo a tutto questo c’erano anche dei brani strumentali brevi, per spezzare la tensione e al contempo farti viaggiare con la mente. Sabotage, ad esempio, è composto da otto brani, ma in realtà sono solo sei più due pezzi strani…
Abbiamo pensato a Meliora proprio come a quel disco, composto da varie parti diverse fra di loro, ma messe in fila per dare un senso fluido e compiuto al tutto. Spoksonat è un interludio alla fine di quello che consideriamo il “lato A” del disco – sì, noi pensiamo ancora in termini di vinile, c’è un lato A e un lato B. Meliora inizia fortissimo, con tre brani molto intensi, che contengono molte informazioni, molto testo e molta musica, e volevamo consentire al cervello dell’ascoltatore di riposarsi prima di affrontare il resto del disco.”

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A questo punto, la papessa dei Ghost, o perlomeno l’addetta che si occupa della promozione internazionale, ha dichiarato che il tempo a nostra disposizione era finito prima del previsto, per ritardi vari non dipendenti da Soundsblog o dalla band: peccato, perchè stavamo per addentrarci nella selva di domande sul perchè scegliere un produttore noto per il lavoro pop, e sul successo commerciale dei s3x toys dei Ghost (il dild0 con la faccia di Papa Emeritus II sarà sempre dentro ai nostri cuori… e dentro ad altre parti corporee di chi l’ha acquistato!). Ma il Nameless Ghoul, che risponde sempre parlando lento ed in maniera dettagliata, non ha problemi: ci dà appuntamento al concerto dei Ghost a Trezzo il 23 Novembre, dove avremo modo di terminare la chiacchierata.
Se siete rimasti ancora con un po’ di sete di conoscenza papale e di interviste dei Ghost, vi segnalo che anche all’uscita di Infestissumam avevamo parlato con un Ghoul: cliccate qui per leggere l’intervista
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