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Ermal Meta, incasso di un concerto devoluto alle vittime di Genova? Tutta la verità

Il comunicato stampa della società DallaParteDellaMusica.

pubblicato 22 Agosto 2018 aggiornato 1 Marzo 2021 12:56

In questi giorni, sta circolando sul web la notizia stando alla quale Ermal Meta avrebbe dichiarato che l’intero incasso del concerto che l’artista italo-albanese terrà durante il Riviera Music Festival sarà devoluto a favore delle vittime della tragedia del Ponte Morandi di Genova.

La società DallaParteDellaMusica, organizzatrice del concerto di Ermal Meta, ha voluto ristabilire la verità dei fatti, smentendo seccamente la fake news e dichiarando che la società devolverà i proventi derivanti dalla vendita di un numero stabilito di biglietti dei concerti di Ermal Meta e di Caparezza al Fondo Emergenze Città di Genova.

Sia Ermal Meta che la società DallaParteDellaMusica si sono detti amareggiati per l’invenzione e la diffusione di questa fake news.

Questo è il comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook della società DallaParteDellaMusica:

La società DallaParteDellaMusica Srls, organizzatrice del concerto di Ermal Meta per il Riviera Music Festival Alassio previsto questa sera al Porto Luca Ferrari, dichiara, in merito alle notizie uscite sul web relative ad una “fantomatica” dichiarazione dell’artista che devolverebbe l’intero incasso a favore delle vittime del ponte Morandi di Genova, che trattasi di Fake News.
Rimane invece confermato quanto nei giorni scorsi dichiarato dalla società DallaParteDellaMusica srls che destinerà i proventi derivanti dalla vendita di nr. 40 biglietti del concerto a favore del Fondo Emergenze Città di Genova.
L’organizzazione e l’artista sono stupiti ed amareggiati dal fatto che si possano creare false notizie su una così grave tragedia.
La società DallaPartedellaMusica Srls precisa inoltre che la quota destinata alla tragedia di Genova è già definita e non vuole che il pubblico venga al concerto pensando di contribuire al sostegno di tale cifra. Se le persone vogliono aiutare “Genova” lo facciano in via personale come del resto fa l’organizzazione.

Ermal Meta, lo scorso 14 agosto, giorno in cui il Ponte Morandi di Genova è crollato causando 43 vittime, aveva condiviso sui social network il seguente messaggio:

Lo stato ha l’obbligo morale e civile di occuparsi della nostra sicurezza. Questo significa anche e soprattutto fare manutenzione. Sarò passato centinaia di volte su quel ponte e mi vengono i brividi al pensiero di chi era lì sopra in quel momento.
La vera tristezza è che tutto questo aprirà altri dibattiti politici e ci si troverà all’interno di una campagna politica senza fine. Mentre voi parlate e vi rimpallate le colpe qui della gente è morta. Non c’erano i fondi per ristrutturare dice qualcuno. È ridicolo se pensiamo che l’Italia è uno dei paesi più tassati del mondo.
Tagliate i vitalizi, i privilegi, i milioni buttati in sprechi vergognosi perché vale la pena prevenire catastrofi del genere. Capito?
Vale la pena. È di uomini che parliamo qui, è di vite umane.

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