Ermal Meta su Claudio Baglioni: “Uomo di buon senso, sui migranti ha detto solo cose giuste e condivisibili”
Il sostegno di Ermal Meta a Claudio Baglioni
Durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo 2019, Claudio Baglioni ha espresso il suo pensiero sulla questione dei migranti, in merito alla presa di posizione del governo:
“Le manifestazioni che mi hanno visto partecipe a Lampedusa vedevano al centro gli sbarchi dal mare. La mia intenzione allora era quella di dire che eravamo preoccupati del fatto che ci fossero viaggi per mare irregolari, ci auguravamo che in un mondo perfetto qualsiasi viaggio non cadesse in mano alla confusione e alla irregolarità. La classe dirigente e l’opinione pubblica hanno miseramente fallito. Noi artisti dovremmo essere i trombettieri di qualche buona battaglia. Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la possibilità di risolvere questo problema, ma dovremmo metterci tutti nella condizione di risolverlo. Quest’anno sono 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Qui stiamo ricostruendo i muri, non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”.
Parole che sono stato al centro di riflessioni e di divisioni e che hanno portato alla replica immediata Salvini:
Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo.
In queste ore, intervistato da La Stampa, Ermal Meta ha voluto esprimere il proprio sostegno e supporto a Baglioni:
“Claudio Baglioni è un uomo di buon senso, sui migranti ha detto solo cose giuste e condivisibili. Il suo festival O’Scià a Lampedusa era un modo per fare da ponte fra i popoli del Mediterraneo, che abitano a poche miglia marine dai nostri approdi e dei quali in fondo conosciamo così poco. Attaccarlo, o strumentalizzarlo, è un errore madornale. È un’assurdità. (…) Ciò di cui tutti, politici e cittadini, dovremmo avere paura – ha continuato – non sono i migranti, gente che viene nel nostro Paese per farsi una vita o scappare da una guerra. (…) Hanno paura del fumo e non del fuoco. Lunga vita a Claudio Baglioni”