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Cromo a Blogo: “Molta rassegnazione tra i giovani. E’ vero, può andare male… ma uno ce la deve mettere tutta”

Oro Cromato, l’album di debutto di Cromo disponibile dall’11 maggio 2018. L’intervista a Cromo su Blogo.it

pubblicato 11 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:47

Esce venerdì 11 maggio ‘Oro Cromato’ (Atlantic Records), l’album di debutto di Cromo – il giovane talento della scuderia Dogozilla (l’etichetta di Don Joe)- che arriva dopo il successo della hit “Italieno”, certificata disco d’ORO per le vendite con oltre 5 milioni di streams ed è anticipato dal singolo “Ci Siamo” (Prod. Yung Snapp).

“Questo disco nasce dall’esigenza di trasformare in canzoni svariati momenti e aspetti della mia vita. Ho voluto dimostrare di saper essere poliedrico, unendo la vita di strada con la passione per la musica”

Il giorno dell’uscita dell’album Cromo inizierà l’instore tour nelle principali città italiane:

11/5 Torino, Feltrinelli Stazione Porta Nuova ore 14:30 + Genova, Feltrinelli Via Ceccardi ore 18:00
13/5 Milano, Mondadori Megastore Piazza Duomo ore 18.00
14/5 Brescia, Feltrinelli Corso G. Zanardelli 3 ore 15.00
17/5 Firenze, Galleria del Disco ore 15.00 + Roma, Discoteca Laziale ore 18.00
16/5 Comodo, Frigerio Dischi, ore 15.00
21/5 Lucca, Sky Stone & Songs, ore 15.00
22/5 Varese, Mondadori Bookstore, Via Morosini ore 15.00

In occasione dell’uscita dell’album, abbiamo intervistato Cromo per fargli qualche domanda sui pezzi presenti nel disco, sulla sua passione per il freestyle e il rap.

Classe ’98, sei molto giovane ma il tuo sguardo nella società e nel mondo di oggi è attento, ascoltando i testi delle tue canzoni. Quali sono le caratteristiche principali della società e del mondo dei giovani d’oggi, partendo dal quartiere in cui tu sei nato e hai vissuto?

Io sono nato nel quartiere periferico di Molassana, a Genova, e ho raccontato tutte le realtà che si possono trovare, il modo in cui la gente di guarda stranita, quando c’è qualcuno che insegue il proprio sogno. L’invidia, cioè l’amore più odio che si trasforma, da parte delle persone che stanno attorno e spesso viene malvisto chi, dall’interno di una città così piccola, punta così in alto e si vuole distaccare da tutto quello che lo circonda. Alcune difficoltà, oltre che nella mia vita, le ho vissute stando a contatto con persone che all’inizio del percorso non credevano in me. Oggi, invece, lo fanno…

Ci sono state più persone che ti hanno sostenuto o più quello invidiose?

Si, sono sempre stato nel nucleo dei miei amici che mi hanno sempre sostenuto. Però, diciamo che Genova ha avuto una crescita esponenziale, negli ultimi due anni. Quando ho iniziato a farlo io -era circa 4 anni fa- c’era una situazione completamente diversa. Oggi, invece, viene dato alle persone quello che hanno raggiungo. Oggi mi guardano con un occhio diverso.

Si sono avvicinate persone che non conoscevi, dopo il successo…

Sì, esatto.

Quando è iniziata la tua passione per il rap e il freestyle?

Il freestyle l’ho sempre fatto, mi appassionava, piaceva e divertiva. E col tempo mi ha permesso di raggiungere un certo livello tecnico e di scrivere le canzoni. All’inizio lo facevo così, a Genova, e ho vinto diversi contest. Col tempo, parte del mio pubblico l’ho raccolto anche così, nelle gare di frestyle e poi hanno ascoltato i pezzi che uscivano.

Ho ascoltato il brano “Ci siamo” in cui si sente -cito “Sta vita è una merda, da bambino sognavo un modo migliore”. C’è una parte di rivalsa nel tuo cantato?

Sì, sì, assolutamente. Infatti dico “Ma con i fra’ vogliam migliorarla”. Non è un arrendersi a quello che ci circonda ma ci uniamo per migliorarlo.

Secondo te, invece, c’è più voglia di rivalsa o rassegnazione nei giovani d’oggi?

Bella domanda, penso che in linea generale ci sia tanta rassegnazione. Credo che sia quello, tra i miei coetanei, al mondo d’oggi, il problema più grande. Comunque danno subito per scontato che vada male. E’ vero, può andare male. Ma uno ce la deve mettere tutta, si deve impegnare. Invece molti sono rassegnati. In pochi si mettono veramente in gioco. Quelli che si mettono in gioco hanno la qualità per farlo. Altri, invece, non le hanno e si rassegnano.

Ci sono molti slogan che ti caratterizzano: Italieno, Cromito loco, Tonico. Come ti nascono?

Sembra strano ma con totale genuinità, spontaneo, sono spesso frasi e parole che mi ronzano in testa per un po’ e poi si trasformano in canzoni.

E’ un periodo molto florido per i rap e rapper. Come mai, secondo te? E quali rapper italiani e stranieri ammiri di più?

Adesso finalmente ci sono una cerchia di persone, ascoltatori del rap che si rispecchiano tanto in quello che gli artisti fanno. Si ritrovano in quello che vorrebbero dire, ma non riescono a dire, in altre persone, si identificano a loro volta. Ascolto principalmente rap americano, Jay-Z, Kendrick Lamar, Post Malone. Artisti sia cool che di nuova generazione.

C’è una canzone, tra quelle presenti nell’album, a cui sei più legato?

Penso sia Limousine…

Perché?

Perché all’interno metto dei riferimenti alla mia vita, ai miei trascorsi passati, momenti in cui mi sono aperto e ho detto un po’ più di me.

Qui sotto lo streaming di Oro Cromato:

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