Home Concerto del Primo Maggio Concerto primo maggio, è giallo sulle quote rosa: perché così poche donne sul palco?

Concerto primo maggio, è giallo sulle quote rosa: perché così poche donne sul palco?

Concertone del primo maggio 2013: perché così poche donne cantano sul palco? Ecco alcune di quelle che avremmo voluto vedere noi sul palco di Piazza San Giovanni.

di grazias
1 Maggio 2013 18:29

Chi sono gli artisti che proprio non vedete l’ora di ascoltare sul palco del concertone di questo primo maggio? I Marta Sui Tubi? I Ministri? Elio e le Storie Tese? Beh, in caso abbiamo gli stessi gusti musicali e forse un giorno diventeremo grandi amici ma, già che ci siamo, diciamocela tutta, vi va? Non vi sembra che a questo primo maggio manchi qualcosa (a parte il lavoro, naturalmente?). Mi riferisco ad una faccenda che risulta evidente dando un’occhiata alla scaletta definitiva del concertone: Geppi Cucciari a parte, non ci sono donne. Quasi per niente.

Dopo tutte le polemiche che hanno portato all’esclusione di Fabri Fibra per un suo avventato verso in onore di Pacciani, sembra che gli organizzatori non abbiano tenuto molto in considerazione le quota rosa regalando la scena a gruppi italiani (pure prestigiosi, eh?) ma privi di donzelle dalla verve rock. In compenso però c’è Cristiano De Andrè, che ha alle spalle qualche piccolo episodio di denuncia (mai messo in note, però, deve essere questo il discrimine).

Polemiche a parte, potrebbe anche essere che non ci siano fanciulle abbastanza degne di nota per poter calcare il palco del concertone di quest’anno. A onor del vero, Erica Mou e Marina Rei ci saranno, ma vogliamo credere che siano le uniche meritevoli del palco di Piazza San Giovanni? Secondo noi assolutamente no quindi ci siamo sentiti in dovere di mostrarvi alcune delle donzelle che avremmo voluto vedere on stage per il semplice fatto ci che sanno fare parecchio.

Allora, rendendomi benissimo conto che una reunion delle Spice Girls in diretta da Piazza San Giovanni sarebbe stata da escludersi a prescindere, il primo nome lo pesco dalla scena indie italiana. Se quest’anno i Management del dolore post operatorio cantano dopo Marta sui Tubi e Ministri, direi che il genere è stato ufficialmente sdoganato al concertone. Non vedo perché, quindi, nella scaletta non compaia Maria Antonietta, una che alle feste non si diverte (come ama ricordare nei suoi testi) ma che ha la voce, il look e il graffio giusto per salire sul palco del concertone facendosi pure ricordare. In caso ve la foste persa, sto parlando di lei:

Che dire poi della cantantessa Carmen Consoli che quest’anno avrebbe potuto presentarsi sul palco con chitarra, voce e pancione da vera (quasi) mamma rock? Una scena che ci perderemo per dare spazio a personaggi del calibro di Enzo Avitabile, pare. Ne sarà valsa la pensa? (questa è una vecchia canzone, lo so. Però rimane una delle mie preferite):

All’appello manca anche Meg, l’ex frontwoman dei 99 Posse. In questo caso mi risulta davvero difficile capire il motivo della sua assenza perché la cantante sarebbe anche in promozione del suo nuovo disco, anticipato dal singolo Il confine tra me e te. Resta dunque un mistero il motivo per cui sia rimasta Distante dalla romana Piazza San Giovanni quest’anno:

Mi avrebbe fatto piacere anche (ri)vedere oggi Rachele Bastreghi, voce dei Baustelle insieme a Francesco Bianconi. Anche la band toscana è alle prese con la promozione del nuovo disco, Fantasma, ma, a prescindere da questo, si sarebbe sposata molto bene con il clima e gli ideali promulgati dal concertone. Magari proprio l’impegno del tour ha impedito loro di essere a Roma oggi ma in ogni caso, se ne sente la mancanza, ecco:

Questo il meglio della musica al femminile che quest’anno non vedremo sul palco del concertone, ahinoi. Però l’anno prossimo vediamo di farci un pensierino, eh? La musica italiana ringrazia.

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