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Buckcherry a Soundsblog: Josh Todd si confessa ai nostri microfoni

Sesso, droga & rock’n’roll: il cantante dei Buckcherry si è goduto tutto questo, e molto di più. Ora è pronto a confessarsi con il nuovo disco, e si apre ai lettori di Soundsblog nella nostra intervista esclusiva.

25 Febbraio 2013 11:42


Il nome dei Buckcherry svetta alto nell’olimpo del rock moderno americano, anche se qui in Italia non li si vede in azione da molti anni. In tutto questo tempo il gruppo è cresciuto, sia come stile che come fama, e adesso l’apice dei loro sforzi arriva con il nuovo disco, Confessions, un’ottima raccolta di brani ispirati principalmente ai sette peccati capitali.
Attenzione, però: nonostante il titolo, il cantante Josh Todd non è affatto diventato uno di quei noiosi “born-again christians”, e la confessione è solo un modo di venire a patti con il proprio passato, aprendosi al mondo parlando dei propri peccati, come dimostrato anche dal videoclip di Gluttony (che potete vedere in fondo all’articolo), in cui si alternano pasticche, baci saffici, alcool a fiumi e visioni mistiche. Il tutto all’interno di una chiesa, seguendo il ritmo imposto dalla rock band.
Scambiamo quindi qualche parola con Josh…

Il tema dei sette peccati capitali, e della loro confessione, è molto intrigante. E’ un modo per fare ammenda verso il vostro primissimo singolo, ‘Lit Up’, che al grido di ‘I’m on a plane / with cocaine’ vi catapultò sulle scene mondiali quindici anni fa?

“Il nostro scopo è costruire una discografia di alto livello, in cui ogni canzone rappresenta chi eravamo in un dato periodo storico. Lit Up è stata scritta nel 1997, sono passati tantissimi anni, la decisione di scrivere un album come Confessions non è direttamente legata al nostro primo disco o alle persone che eravamo sedici anni fa. Siamo artisti, seguiamo quel che ci dice l’ispirazione, e mi pare che Confessions sia il nostro album più completo, il meglio riuscito, perchè negli anni siamo molto maturati.”

Secondo la religione cattolica una persona può ottenere l’assoluzione dopo una confessione solamente se si dichiara pentita e se si impegnerà a non commettere più lo stesso peccato. Alla luce di questo, tu otterresti un’assoluzione dopo le confessioni esposte sul disco, o sei pronto a tornare a buttarti in una vita di lussuria, ingordigia e avarizia?

“Non credo a nessuna religione organizzata, e non sono alla ricerca del perdono di nessuno. Le mie ‘confessioni’ girano tutte intorno al fatto che da sempre ho un problema con la moderazione, sono conscio che non sempre so regolarmi, e penso che questa sia la base di tutti i peccati che commetto. Se vivi di eccessi, prima o poi dovrai pagarne il prezzo, e da anni cerco di darmi un freno. Penso che chi più chi meno, tutti nella vita si siano trovati a cedere alle tentazioni di qualche peccato capitale, se non di tutti e sette – quindi il disco può interessare a chiunque…”

Leggendo i testi delle canzoni, non riesco a capire se si tratta di confessioni pessimiste e cupe, o se viene anche mostrata una luce in fondo al tunnel, come ad esempio in “Dreaming Of You”, che si chiude con il messaggio “credi in te stesso e tieni la testa alta”. Qual era il tuo intento nella stesura della lyrics?

“I testi raccontano la mia vita, sono piuttosto autobiografici, fra alti e bassi che ho attraversato. Non cerco di trasmettere nessun messaggio, ma come in ogni disco dei Buckcherry ci sono canzoni con testi divertenti, canzoni destinate ad essere suonate alle feste, e poi ballad e canzoni più emotive. A me piace raccontare storie, e voglio che chi le ascolta comprenda come nella vita possano accadere cose molto brutte, ma al contempo ci sono anche ottime giornate per tutti e ci sono modi per tirarsi fuori dai guai.”


A livello di sound, è presente brano che si discosta un po’ dal classico rock and roll sguaiato che tutti si aspettano dai Buckcherry. Ad esempio “Pride” sembra richiamare delle sonorità da film western – vi piace sperimentare con stili diversi?

“Pride è probabilmente la canzone più distante dal ‘canone dei Buckcherry’, ed è nata come omaggio ai Doors e Jim Morrison, visto che adoro la loro capacità di mettere delle poesie in musica. Mi piace com’è venuta fuori, ma al contempo rimaniamo sempre una rock and roll band, quando compri un disco dei Buckcherry ti immergi in un’esperienza rock and roll dall’inizio alla fine – c’è qualche variazione a volte, ma cerchiamo di non esagerare e di non allontanarci troppo dalla strada del rock.”

Al momento siete in tour con Kid Rock, ad esempio: un’accoppiata che forse qui in Italia non funzionerebbe, ma che invece incarna perfettamente lo spirito del rock americano moderno. Dobbiamo aspettarci qualche influenza rap-rock o southern, sul vostro prossimo disco?

“Ahaha, chi lo sa! E’ appena uscito il nuovo album, non abbiamo nessuna idea per il prossimo, per il momento ci godiamo questo!
Il tour con Kid Rock comunque sta andando benissimo, lui mette in piedi un grandissimo spettacolo ogni sera, e suoniamo da ormai un mese in palazzetti dello sport sempre belli pieni, ci stiamo divertendo molto.”

Parlando di grandi band americane, un paragone che viene proposto spessissimo è quello fra i Buckcherry e gli Aerosmith, e a livello personale spesso vieni descritto come “lo Steven Tyler del futuro”. Tu come prendi questi paragoni?

“Non lo so… gli Aerosmith sono veramente una band enorme, Steven è un grande cantante, un grande musicista, un grande frontman, ma non so cosa dire riguardo a questi paragoni. Molto semplicemente, è un complimento enorme anche solo essere menzionato nella stessa frase con gli Aerosmith. Io cerco solo di essere me stesso, ma non mi lamento se qualcuno mi vuole paragonare a questo tipo di cantanti!”

Un’anteprima di Confessions è arrivata nella Primavera 2012, inserita nella colonna sonora di The Avengers. Quel brano (Whever I Go) è stato scritto apposta per il film?

“No, era una canzone che avevamo pronta, e che rappresentava bene sia lo spirito di Confessions, sia lo spirito del film.
E’ stato divertente far parte, anche se in maniera tangenziale, di un film di così grande successo. Adoro i film, mi piace andare al cinema, e ovviamente senza una colonna sonora i film sarebbero noiosissimi!”

Conti di ottenere lo stesso successo degli Avengers, quando uscirà il film basato su Confessions di cui si parla in questi giorni? Sembra che tu abbia scritto una sceneggiatura che unisca le varie canzoni…

“Ahaha, magari! Ma ho paura che non succederà, con il mio film. Ho scritto la sceneggiatura, ma dobbiamo ancora pensare alla realizzazione, e realisticamente potrebbe far parte di un live-dvd in uscita entro la fine dell’anno.”

Visto che parli di live-dvd: andare in tour è ancora il miglior modo per guadagnarsi da vivere e promuovere la propria musica?

“Con la possibilità di scaricarsi i dischi da internet, le vendite di sicuro sono calate, e quindi sì, andare in tour invece comporta sempre un incasso immediato, e per fortuna ci sarà sempre chi avrà voglia di vivere l’esperienza di un concerto dal vivo. In ogni caso, poi, ci piace portare in giro la nostra musica, vedere le reazioni che suscita.”

Detto questo, però, in Italia non vi si vede dal 1999! Come mai?

“E’ passato così tanto tempo? Mi pare incredibile!”

Sì, siete venuti di supporto ai Kiss, e poi il nulla. Si vociferava di una tappa Italiana del Taste Of Chaos Tour nel 2010 (con Disturbed, Papa Roach e Halestorm), ma poi non se n’è fatto più niente, e ci ritroviamo con quattordici anni di astinenza.

“In effetti quando veniamo in Europa ci focalizziamo semplicemente sull’Inghilterra, l’anno scorso abbiamo suonato quattordici concerti in diciassette giorni da quelle parti. Ma davvero mi sembra impossibile non essere passato in Italia in tutti questi anni. Al momento stiamo cercando di programmare un tour estivo, stiamo ancora sentendo qualche band per creare qualcosa di interessante, e prometto che non ci dimenticheremo dell’Italia!”

Foto | Eleven Seven Music

Buckcherry: an interview with Josh Todd

 

Buckcherry’s sixth album, Confessions, has just come out, and we got in touch with Josh Todd, the band’s singer, to learn more about the record… and about sins. Enjoy the audio-interview!

Here’s a recap of the questions asked:

00:15 – Is ‘Confessions’ a way to make up for the fact that your very first single was all about the debauchery? “Lit Up” started off with the glorious line “I’m on a plane / With cocaine”…

01:08 – The Catholic church gives absolution after a confession only if the person is regretting the sin and committing not to do it again. Would Josh get absolution under these terms, or he’s ready to get back into the lust and wrath and gluttony sins?

02:15 – Are the lyrics on Confessions pessimistic or optimistic?

03:30 – “Pride” is sounding different from the standard rock and roll song… it’s got a western movie vibe!

04:40 – Are you picking up any of Kid Rock’s rap style, now that you are in tour with him?

05:00 – What do you make of the Aerosmith comparisons? Lots of people see you as the new Steven Tyler!

06:35 – Contributing a song to The Avengers movie

07:35 – Looking to match The Avengers money records with the Confessions movie that’s being planned?

08:10 – Is touring still the best way to promote music?

09:15 – Buckcherry hasn’t been in Italy since 1999! What’s up with that?

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