Home Interviste Andrea Di Giovanni: “In Italia essere queer è visto come un atto politico, in realtà è solo un atto umano. Oggi io ho la libertà” (intervista video)

Andrea Di Giovanni: “In Italia essere queer è visto come un atto politico, in realtà è solo un atto umano. Oggi io ho la libertà” (intervista video)

Andrea Di Giovanni, guarda la video intervista su Soundsblog.it in occasione dell’uscita del remix di “Rebel” con Sem&Stènn

9 Luglio 2021 17:00

E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali il brano “Rebel” di Andrea di Giovanni in una nuova versione remixata da Sem&Stènn.

“La collaborazione con Sem&Stènn nasce dalla voglia di lavorare insieme ad artisti queer italiani e far vedere il nostro talento ad un livello globale e non solo in Italia. Con i ragazzi ci siamo seguiti a vicenda su Instagram all’inizio della pandemia e da lì si è sviluppato un bellissimo rapporto grazie al quale è nato questo fantastico ed innovativo remix di ‘Rebel’.”

Racconta Andrea:

“Sem&Stènn hanno reinventato ‘Rebel’ in chiave disco/hyperpop mantenendo il significato principale del brano: l’emergenza climatica è reale e porta con sè un suono caotico, strano emettendo vibrazioni quasi ultra-terrestri. Nel bridge i ragazzi, gli ‘ultimate rebels’, raccontano la loro ribellione contro una società che vive una ‘boring life’ (vita noiosa) e che si rifiuta di agire per creare un mondo migliore”

Non a caso Andrea Di Giovanni ha deciso di pubblicare questa nuova versione di “Rebel” a giugno, il Pride Month su cui ha un’opinione molto precisa:

“Il Pride month è una celebrazione che ad oggi sembra più per persone fuori della comunità queer che altro. La mia esistenza, i miei diritti, la mia sicurezza sono temi importanti durante tutto l’anno e non per un mese soltanto. Mi piacerebbe vedere la mia comunità rappresentata sempre, in ogni aspetto e ambiente della nostra società, non solo con un misero arcobaleno durante il mese di Giugno.”

Abbiamo intervistato Andrea Di Giovanni per parlare della sua nuova versione di Rebel, dei diritti LGBTQ+, dell’importanza dei messaggi e di avere figure queer che possano essere da esempio per i giovani e per chiunque:

“In Italia ancora oggi, essere queer è un atto politico, è visto così. La mia esistenza è un atto politico? Fa ridere. Il mio schierarmi è visto così e non semplicemente come un atto umano. E’ un tema di valori umani, essere persone decenti. Trovo folle che l’essere umano vogliano bloccare persone, che abbiano meno diritti di loro, che facciamo una campagne per bloccare questo. Lo trovo aberrante”

Andrea ha raccontato anche della discriminazione ancora presente verso le persone transessuali e dell’opinione giudicante e contraria, anche a livello di politica.

Se la mia libertà ti crea fastidio, evidentemente non sei libero tu” è il pensiero di oggi di Andrea, sereno con se stesso, con chi è e in grado di andare oltre a sguardi, giudizi e pregiudizi.

Andrea di Giovanni ci ha raccontato della sua vita a Londra, del rapporto con le sue radici italiane, tra passato, presente e futuro.

Clicca qui sopra per vedere la video intervista al cantante e attivista di spicco della comunità LGBTQ+ di Londra.

Andrea Di Giovanni, Biografia

Andrea Di Giovanni, romano classe 1994, è un artista pop contemporaneo definito da Paper Magazine “The Next DIY Pop Star” (la prossima pop star fai-da-te) e attivista di spicco della comunità LGBTQ+ di Londra dove si è trasferito a 19 anni poco dopo la conclusione della sua esperienza ad Amici 12. Dopo il grande successo ottenuto con la sincronizzazione del brano “Shame resurrection” (1 milione di stream) nella serie di Netflix “Tiny pretty things”, è uscito il 26 marzo l’album d’esordio “Rebel”, un viaggio in 9 tracce tra le sue emozioni più profonde.

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