Home Interviste Nina Zilli a Blogo: “Schiacciacuore è una di quelle canzoni che nascono da sole”. E sul nuovo album, Sanremo e X Factor ci dice che…

Nina Zilli a Blogo: “Schiacciacuore è una di quelle canzoni che nascono da sole”. E sul nuovo album, Sanremo e X Factor ci dice che…

Nina Zilli ci parla del suo nuovo singolo, Schiacciacuore, dei prossimi progetti musicali (e anche di Sanremo e X Factor)

pubblicato 4 Giugno 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:51

Schiacciacuore (Polydor/Universal), il nuovo singolo di Nina Zilli feat. Nitro, è disponibile in presave e da venerdì 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali.

Scritta durante il lockdown, Schiacciacuore segna il grande ritorno di Nina Zilli che, con l’energia e la positività che da sempre la contraddistinguono, racconta il mondo che la circonda, lasciando tra le righe un messaggio importante.

Oltre a essere una canzone d’amore, il singolo è metafora di una riflessione più profonda sulla relazione tra uomo e pianeta terra. La donna diventa così una Madre Natura “in tuta da ginnastica” che, attraverso la voce di Nina, dialoga con gli esseri umani chiedendo di essere rispettata. Nitro, membro della Machete Crew, uno dei maggiori esponenti della scena rap italiana che ha da poco rilasciato il nuovo album “GarbAge”, veste i panni dell’uomo che ammette le proprie colpe e si scusa per i suoi comportamenti.

È la presa di coscienza di chi si rende conto di aver commesso degli errori in una relazione così come nel nostro vivere su un pianeta che chiede il nostro aiuto. Schiacciacuore, il primo singolo di un nuovo progetto in uscita prossimamente, è una canzone leggera all’ascolto, la cui spensieratezza è accentuata da metafore floreali, una produzione minimal e dalle tantissime backing vocals che la rendono eterea e colorata proprio come il nostro pianeta in primavera.

Schiacciacuore è anche il nome di una piantina, con un suo personale profilo Instagram, di cui NINA ZILLI ha ripreso la crescita, attraverso una diretta streaming 24/7 su Youtube, dalla sua germinazione al suo fiorire il giorno dell’uscita del singolo.

Abbiamo intervistato Nina Zilli in occasione dell’uscita del nuovo singolo, parlando anche del rapporto uomo/ambiente, dei suoi progetti, Sanremo ed eventuali impegni televisivi. Ecco cosa ci ha raccontato.

Schiacciacuore è il tuo nuovo singolo, in uscita venerdì 5 giugno, tra l’altro anche Giornata Mondiale dell’ambiente. Mi racconti come è nato il pezzo?

E’ nato all’inizio della quarantena, ero in studio di registrazione con Danti, stavo suonando al piano, è nata all’improvviso. Era l’inizio della quarantena – quando paventavano gli scenari più preoccupanti – e credo sia il riflesso di quello che stavamo vivendo, anche prima del Coronavirus. Credo che sia il virus che l’ambiente siano cose collegate: la natura ci ha fatto capire che anche un microrganismo ci può far perdere il controllo sulla vita, su come la conoscevamo prima. Per cui semplicemente è una di quelle canzoni che, come dice Vasco Rossi, nascono da sole. Ognuno ci può vedere quello che vuole. Anche io, inizialmente, non pensavo che stavo scrivendo una canzone con una tematica ambientale. Poi quando ti escono certe parole come l’Amazzonia, capisci la direzione verso il cui subconscio sta andando. Comunque, per me una persona deve sentire e leggere quello che vuole nelle canzoni, con le proprie corde.

Il testo può essere anche letto come una storia d’amore, oltre al tema ambientale?

Assolutamente sì, sono dell’idea che ognuno ci vede quello che vuole. Quando ho iniziato a scriverla ho capito il significato che ha per me. Anche la featuring con Nitro è stata iper naturale che magari sono poi diventate importanti per me. Nitro era passato in studio e ha sentito casualmente il pezzo che stavo chiudendo. Lo stavamo per portare al mix e se ne è innamorato. E mi è venuto naturale chiedergli: “Ma, non è che vuoi rapparci sopra?” E lui mi ha risposto istantaneamente di sì. Ha scritto il rap e l’ha cantato. E l’ho mandato poi al mix. Non era programmato. Spuntano le cose come le piantine. (sorride)

E anche la piantina è proprio una idea originale (cliccate qua, ndr)

L’hai visto? Grazie! L’abbiamo fatto in tempo reale, abbiamo smontato il timelapse, le ultime foto le abbiamo fatto ieri notte.

Originale anche la cover del singolo: il mondo a forma di cuore, Nitro nella luna, il tuo viso preoccupato e sopra il pericolo con qualcuno che può schiacciare e distruggere tutto con un paio di anfibi…

Grazie! Siamo partiti da un mio disegno che era Madre Natura ricoperta di fiori, molto moderna, con un cuore di legno in mano. Poi con il grafico, abbiamo pensato ad un concetto di micromondo, Schiacciacuore è quasi un mondo a sé. Mi piaceva l’idea che avesse proprio questo micromondo contenuto in queste teche.

Mi aggancio per fare una riflessione con te. Durante il lockdown si è parlato di un mondo più solidale, uno con gli altri, dopo il Coronavirus. Per me, invece, ad oggi, si assiste ad una situazione più incattivita (un esempio, il dito puntato o i commenti rabbiosi contro la Lombardia che ha i dati più alti del contagio, anche perché la regione più popolata…). Secondo te, l’uomo ha imparato qualcosa da questa lezione o basta poco per dimenticare e rifare danni?

Il rischio è, come dici tu, che venga resettato tutto come il pesce rosso, è altissima, perché la voglia di uscire, di ricominciare a vivere esattamente come prima, è grandissima per tutti. Ma credo che questo momento terribile possa essere un importante momento storico per la comunità. Abbiamo la possibilità di passare da un medioevo digitale, più Apocalisse (dai virus ai disastri ambientali) al Risorgimento. Dipende dal nostro piccolo, da ognuno di noi, anche di farci sentire: la vita è un diritto. I governanti hanno anche un momento ottimo per riorganizzare le cose: economia più ambientalista ed ecosolidale, pensare di risolvere questi gravi problemi che ci sono da tantissimo tempo come non dimenticarsi degli ultimi. Penso che tutti questi avvenimenti sono correlati.

Qual è la prima cosa che vorresti fare nella fase 2 e che non hai ancora fatto?

Io vivo in quarantena da una vita (ride). Voglio solo fare una cosa, vedere mamma, papà e nonna, Non li vedo da dopo Sanremo. Per me l’anno era iniziata alla grande, ero andata anche a Sanremo con Diodato… e poi…!

Tra l’altro esibizione bellissima sul palco, piccola parentesi personale

Ti ringrazio! La coreografa è stata bravissima, noi ci siamo fatti trasportare, Antonio è stati bravissimo!

Ti piacerebbe ritornare a Sanremo?

Sanremo è ovviamente Sanremo, non lo escludo mai. Mai dire mai a nulla… men che mai a Sanremo! (ride)

Oltre alla musica hai avuto anche alcune incursioni televisive. In passato si è parlato di te come giudice a X Factor, poi ti abbiamo vista dietro al bancone di Italia’s Got Talent. In futuro ti piacerebbe vestire i panni di giudice?

Tra X Factor e Italia’s Got Talent ho scelto la seconda perché so cosa vuol dire fare X Factor. IGT è molto leggero, non c’è in gioco solo la musica che è la cosa che amo più di tutti. Sarebbe bellissimo farlo. Quando mi è stato chiesto anni fa, ho detto NO solo perché so cosa significa. Bisognerebbe essere molto convinti e coscienti, capire i meccanismi, la velocità del programma. E ti senti responsabile… non lo escludo in futuro ma so che è molto importante.

In questi mesi complicati, sui progetti che riguardano un nuovo album o eventualmente un altro singolo nei prossimi mesi si sa qualcosa che si può anticipare?

Sto lavorando al disco adesso, son saltati i progetti che avevamo in mente. Diciamo che in tempi di Covid è difficile dare date ma già stato scrivendo per il nuovo album, in quarantena ho scritto ancora di più… diciamo comunque che sta arrivando!

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