Home Alice Cooper a Milano, foto-report dal concerto all’Alcatraz – 30 Novembre 2017

Alice Cooper a Milano, foto-report dal concerto all’Alcatraz – 30 Novembre 2017

Frontman magnetico, band ricca di personalità, greatest hits sempre a posto: un concerto di Alice Cooper rimane qualcosa di imperdibile.

pubblicato 1 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:57

Lo ammetto, nei miei ultimi tre live report su Alice Cooper mi sono (amichevolmente) “lamentato” del fatto che la scaletta non cambi praticamente mai, e che non suoni mai dal vivo niente dei nuovi album – scelta bizzarra, visto che ad esempio Welcome 2 My Nightmare e Paranormal sono due grandi dischi. Lo show è sempre fantastico, la band è sempre carica, le scenografie spaventose… ma le canzoni sono sempre un greatest hits.
Potrei (amichevolmente) lamentarmi anche stavolta, perchè anche in questa nuova “serata con Alice Cooper” non è cambiato un granchè – ma sapete che vi dico? Dico che mi sono messo il cuore in pace: se una band suona con questa convinzione, se il cantante è magnetico come non mai, e soprattutto se “quelle solite canzoni” sono delle hit pazzesche, non si può fare a meno di adorare ancora una volta Alice.
Guardandolo da vicino, poi, si nota il dettaglio sul perchè lui sia uno dei migliori frontman al mondo: anche alla sua età, anche dopo tutti questi concerti, segue con il corpo ciò che sta cantando. Tira pugni al cielo quando il “Reverend Smith punched me in the nose”, fa smorfie quando canta di qualcosa di disgustoso, addirittura dà colpi di bacino come il miglior Elvis per tenere il tempo – qualcosa che sicuramente farà sciogliere ancora qualche sua fan… Insomma, non stiamo guardando “una vecchia mummia di 69 anni” immobile sul palco a biascicare le sue canzoni più famose, ma stiamo assistendo allo spettacolo di un ragazzino che si diverte come il primo giorno, e che ha ancora voglia, se non di shockare, almeno di intrattenere a morte il pubblico.

E poi, se accanto ad un frontman di questa portata, si trovano musicisti dotati ognuno di gran personalità, lo show raddoppia in intensità. Chiaro, gli occhi di quasi tutti sono calamitati da Nita Strauss, ciclone incontenibile sul palco (e rara bellezza!), ma anche tutti gli altri maschietti sanno la loro, con faccette, tatuaggi, e soprattutto assoli e ritmo da vendere.
Quindi ok, Alice, hai vinto tu: non mi lamenterò più delle tue scalette sempre uguali. Almeno stasera hai iniziato con Brutal Planet, e soprattutto hai introdotto Department Of Youth. Siamo ben lontani dalla setlist suonata la prima volta che ti ho visto, venti anni fa a Roma (in cui suonasti Desperado, Nothing’s Free, Be My Lover, anche Gutter Cats!), ma va bene così. Siamo noi a non essere degni, se ci lamentiamo, perchè tu e la tua band siete oro puro. Speriamo di rivederci l’anno prossimo – magari però pensa ad inserire una Bed Of Nails, o se fra due anni vorrai festeggiare il trentennale di Trash suonandolo per intero, nessuno se ne lamenterà!

Alice Cooper in concerto a Milano, 30 Novembre 2017: la scaletta

Brutal Planet
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
Department of Youth
Pain
Billion Dollar Babies
The World Needs Guts
Woman of Mass Distraction
Guitar Solo (Nita Strauss)
Poison
Halo of Flies (with drum solo)
Feed My Frankenstein
Cold Ethyl
Only Women Bleed
Paranoiac Personality
Ballad of Dwight Fry
Killer / I Love the Dead
I’m Eighteen
—–
School’s Out

Alice Cooper in concerto a Milano: la diretta sui social

Oltre ad aver postato la classica foto seguita da commenti in diretta sulla pagina Facebook di MusicaMetal/Soundsblog, questa volta ho anche usato le Instagram Stories per postare qualche foto con commento direttamente dall’Alcatraz: nel caso vogliate seguirmi su Instagram, mi trovate come @mister_metallo, e questo è quello che ho postato ieri – lo salvo qui, compreso di emoji, hashtag stupidi e tutto il resto, prima che le stories lo spazzino via scadute le 24 ore.

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