Home Alice Cooper all’Alcatraz: foto-report dal concerto di Milano, 14 Giugno 2016

Alice Cooper all’Alcatraz: foto-report dal concerto di Milano, 14 Giugno 2016

Bravo, carismatico, scaletta ottima composta da greatest hits che accontentano tutti: si può riassumere così questa “Night with Alice Cooper” a Milano.

pubblicato 15 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 16:28

Leggi “Spend the night with Alice Cooper”, ti immagini una setlist ricercata, un concerto-fiume, qualcosa di strano e particolare. Invece, ti trovi Black Widow in apertura come gli ultimi 4 tour, ben cinque cover, la scaletta rimescolata ma sostanzialmente sempre la stessa, e niente gruppo di supporto.
Per chi fosse alla prima (o seconda, o terza) esperienza, è stato uno show fantastico. Davvero, niente da dire, forse i volumi troppo alti impastavano un po’ i suoni, ma la band ha suonato divinamente e ci sono stati tanti “colpi di teatro”, uno spettacolo con mille cose da vedere oltre che da ascoltare. Difficile rimanerne delusi.

Per chi è un fan di vecchia data di Alice, che da anni non perde mai un concerto, forse l’esperienza è stata un po’… deja vu.
Sia chiaro, io sono un enorme fan di Alice Cooper. L’ho visto per la prima volta nel 1997 a Roma (di spalla c’erano i Timoria!), in uno dei momenti di stanca della sua carriera, quando andava in giro senza trucco, e ho gioito del suo ritorno con Brutal Planet (andai in Svizzera a vederlo, perchè il tour non passò in Italia), nel tempo l’ho anche visto in Belgio e a tutti i passaggi in Italia. Però saranno cinque o sei anni che la mia recensione del concerto potrebbe essere uguale: “Bravo, carismatico, scaletta ottima composta da greatest hits che accontentano tutti”. Fine. Sono anni e anni che la scaletta di Alice non cambia, se non per tre/quattro brani nuovi e una chicca per tour. Il resto è sempre uguale, e anche un fan accanito alla lunga si stanca un po’. Dov’è Desperado? Dove sono i Gutter Cats Vs. The Jets? Dov’è qualsiasi brano da Last Temptation? E soprattutto, dove sono i brani del fantastico Welcome To My Nightmare 2, ovvero il più recente disco di Alice?

Che volete che vi dica, di questa Night with Alice Cooper: lui è bravo e carismatico, la scaletta è stata ottima composta da greatest hits che accontentano tutti. Nita Strauss è una gran gnocca, ma soprattutto una chitarrista con le palle. C’è stata la decapitazione. C’è stata la resurrezione. Ci sono stati dollari volati sul pubblico, c’è stata la forte spinta elettorale di Elected (ma no, Alice non si è sbilanciato per il ballottaggio fra Parisi e Sala, limitandosi a dire che “onestamente, dei problemi di Milano non me ne frega niente”).
Una parte interessante del concerto, è quella che chiamerò “momento necrofilia”: la parola necrofilia vuol dire “amore per i morti”, e la band ha mostrato il proprio amore per dei musicisti che ci hanno lasciato. In sequenza, sul palco sono state svelate quattro lapidi e suonate quattro cover rappresentative per i rispettivi artisti: Pinball Wizard per Keith Moon, Fire per Jimi Hendrix, Suffragette City per David Bowie e Ace of Spades per Lemmy (che ha provocato un vero delirio). E’ una bella idea, e le cover son state apprezzate, però se le aggiungiamo al pezzo di Another Brick In The Wall attaccato a School’s Out, fanno un totale di cinque cover su ventitre pezzi, una cosa un po’ bizzarra per un concerto di un’ora e mezza. Il che ci riporta al punto iniziale: questa notte con Alice Cooper, non sarebbe stata più carina se avesse raggiunto le due ore? Anche tre?

Insomma, è un po’ incredibile che il punto debole degli show di Alice Cooper, sia il fatto che possano stancare proprio i fan hardcore. O sono solo io? Comunque, non posso fare a meno del mio “tagliando annuale” ad un concerto dello Zio Alice, e di goderne fino in fondo. Perchè comunque è bravo e carismatico, e la sua scaletta è ottima.

Alice Cooper in concerto a Milano: la scaletta suonata

The Black Widow
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
Public Animal #9
Billion Dollar Babies
Long Way to Go
Woman of Mass Distraction
Poison
Halo of Flies
Feed My Frankenstein
Cold Ethyl
Only Women Bleed
Guilty
Ballad of Dwight Fry
Killer / I Love the Dead

Pinball Wizard (The Who cover)
Fire (The Jimi Hendrix Experience cover)
Suffragette City (David Bowie cover)
Ace of Spades (Motörhead cover)
I’m Eighteen
School’s Out (w/”Another Brick in the Wall”)
—–
Elected