Home Sanremo 2016, Blogo intervista Francesco Gabbani

Sanremo 2016, Blogo intervista Francesco Gabbani

Sanremo 2016, nuove proposte: Blogo ha intervistato Francesco Gabbani a 24 ore dal suo esordio al Festival.

pubblicato 10 Febbraio 2016 aggiornato 16 Ottobre 2020 15:41

UPDATE 10 febbraio 2016: giovedì 11 febbraio 2016 Francesco Gabbani esordirà sul palco dell’Ariston per proporre Amen, la canzone con la quale cercherà di vincere la sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2016. Guardate il video e scoprite cosa ci ha raccontato.

Sanremo 2016 – Blogo intervista Francesco Gabbani

Francesco Gabbani è una delle otto nuove proposte che parteciperà al Festival di Sanremo 2016. Blogo l’ha intervistato e lui ha spiegato il significato del suo brano, Amen, e ha raccontato di tutto e di più sulla sua vita e non solo.

Siamo qui con Francesco che ieri sera (venerdì N.d.R.) si è qualificato per le Nuove proposte. Dicci qualche cosa della serata di ieri e poi passiamo a parlare del tuo futuro artistico.

Intanto ciao a tutti. Un bacione. Che dire? Ieri sera è stata una emozione fortissima che ha condensato in un solo attimo tutti i sacrifici fatti in questi anni, i pezzi d’anima messi nel percorso che mi ha portato fino a qua oggi. Riuscire ad essere passato negli otto giovani che andranno a Sanremo è una emozione e una soddisfazione incredibile. Anche perché per me il palco dell’Ariston ha una duplice faccia: da una parte è un traguardo perché è un arrivo, dopo tutto questo percorso che c’è dietro, dall’altra è un blocco di partenza perché può essere di buon auspicio per portare avanti una carriera che spero sarà fruttuosa.

Parlavi di sacrifici. Mi piace molto questa idea qua. Ci puoi raccontare un aneddoto che ti ha segnato nel bene o nel male?

I sacrifici – perché tra l’altro non sono più nemmeno un ragazzino – sono quelli che fai quando ti poni un obiettivo. Durante il percorso puoi scontrarti contro le famose porte che ti arrivano in faccia. Devi avere la forza di andare avanti con tenacia e continuare perché capisci che quella è la tua missione, è il senso della tua vita. E’ un sacrificio perché devi anche fare i conti con quella che è la quotidianità, con le persone che ti sono vicine che ti consigliano: “Fai qualcosa che ti permetta di essere più sicuro”, perché comunque il mondo della musica è difficile come tutte le forme di espressione artistica. I sacrifici sono in quel senso e chi fa musica la sa questa cosa. Devi viverla per capirla.

Solitamente ci sono i critici che cercano di spiegare il senso di una canzone. Cerchiamo di anticiparli così da evitare che venga distrutto il senso della tua canzone. Di cosa parla realmente la tua canzone.

Io sono come i critici, perché secondo me spiegare ed esplicitare in maniera diretta il significato di una canzone è un po’ limitativo. Io sono per la libera interpretazione. E’ bello che ognuno interpreti soggettivamente a livello emozionale una canzone e la faccia sua. Se devo dire quello che vorrei che questa canzone comunicasse, sinceramente spero che stimoli una riflessione: dietro a questa melodia, che spero sentirete il più possibile, molto fresca, semplice, da canzone ballerina (ti viene da saltare e da ballare), in realtà si cela l’invito a riflettere sul fatto che oggi, nel sistema in cui viviamo, con questa frenesia mediatica, con questo approccio usa e getta che porta forse ad un ribaltamento dei valori e che tante volte dà origine a dei paradossi, davanti alle problematiche si spera in un miracolo, che deve arrivare, che deve risolvere tutto e… quindi Amen, così sia… la canzone deve far capire che il miracolo non dobbiamo cercarlo fuori, perché il miracolo siamo noi. Penso che quando le cose non cambiano siamo noi che dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti delle cose. Spero che Amen faccia riflettere su questo, però ballando…

C’è già chi ti dà favorito per la vittoria finale e ti dico anche il nome così sia chi devi andare a prendere a casa, Chiara Dello Iacovo

Mannaggia, fantastico… meno male che non sono scaramantico… però un momento di raccoglimento ci sta…

Non mostriamo il momento di raccoglimento, ma cerchiamo di rendere scaramantici gli altri. Chi è secondo te il favorito?

Il favorito secondo me è Michael Leonardi.

Perfetto, così anche lui saprà chi andare a prendere a casa… il tuo futuro dopo il Festival di Sanremo, a febbraio, come te lo immagini? Cosa ti dovrebbe capitare? Cosa ti basta per essere felice?

Se devo essere sincero mi basta la possibilità di divulgare il più possibile la mia musica: preparerò un album dove condenserò tutte le mie espressioni emotive più forti degli ultimi anni. Mi auguro una cosa: che questo mi porti ad andare in giro quanto meno per il nostro territorio a suonare dal vivo, perché penso che la forma di comunicazione più diretta delle emozioni sia proprio quella di salire sul palco e suonare la musica live.

(ARRIVA CHIARA DELLO IACOVO…. ma questo non ve lo raccontiamo)

La gente ha apprezzato di te che appari molto allegro, si vede la tua felicità quando canti. E’ così?

E’ assolutamente così. Io credo che la chiave migliore dell’interpretazione sia la spontaneità. Io quando salgo sul palco prima di tutto cerco di divertirmi e, come ti ho detto prima, spero che la mia canzone faccia arrivare un messaggio, che stimoli una riflessione, però la cosa principale alla fine è quella di emozionarmi e fare emozionare gli altri. E’ normale che lo faccio col sorriso. Ci vogliono più sorrisi e meno pianti.

Il video si chiude con il saluto di rito a Soundsblog.

francesco-gabbani-sanremo-2016-nuove-proposte.jpg

Festival di SanremoFrancesco Gabbani