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Sanremo 2008 – Prima serata – Commenti a caldo

Dopo la bellissima e molto partecipata diretta di Soundsblog della prima serata, facciamo un piccolo punto della situazione. Lasciamo a tvblog i giudizi sull’aspetto televisivo e andiamo direttamente alle canzoni. Prima di tutto va detto che i brani e gli artisti sono molto diversi per stili e generi.Così è piacevole passare da pezzi più tradizionali

di dodo
pubblicato 26 Febbraio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 22:54

Dopo la bellissima e molto partecipata diretta di Soundsblog della prima serata, facciamo un piccolo punto della situazione. Lasciamo a tvblog i giudizi sull’aspetto televisivo e andiamo direttamente alle canzoni. Prima di tutto va detto che i brani e gli artisti sono molto diversi per stili e generi.

Così è piacevole passare da pezzi più tradizionali all’hip hop (bravissimo come sempre Frankie Hi-Nrg), da approcci cantautorali a quel pop-rock che oggi tira parecchio. Ci sono pezzi che non arrivano subito e che, come spesso accade, forse non arriveranno sul podio ma conquisteranno sul lungo termine. Tra questi colpiscono Max Gazzè e Tricarico (i brani sono belli ma le voci e le interpretazioni, specie di quest’ultimo, lasciano un po’ a desiderare).

Di grande impatto e qualità si mostrano subito la taranta di Eugenio Bennato e L’Aura (peccato solo che metà delle parole di L’Aura, da casa, proprio non si sentivano: emozione o eccesso di virtuosismi?). Alcune canzoni poi non sarebbero male se non rimandassero quasi spudoratamente ad altri interpreti.

Tra questi il più clamoroso è il brano di Fabrizio Moro, davvero troppo stile-Vasco (senza averne nè voce, nè carisma, ovviamente). La grande favorita degli scorsi giorni, Anna Tatangelo, canta e si presenta da professionista (e fa un certo effetto, vista la giovanissima età) e potrebbe toccare quelle corde emotive che fanno schizzare i voti, quando verrà l’ora degli sms.

Tra i giovani c’è chi osa e lo fa bene. Giua presenta uno dei brani migliori della serata, non immediato ma per fortuna riconosciuto dalle giurie. Giurie che incredibilmente portano in finale i migliori (da quanto non accadeva?) bocciando il favorito nel nostro (e vostro!) primissimo sondaggio: Daniele Battaglia, reo di aver stonato in maniera vergognosa un brano troppo tradizionale.

Molto interessante Valerio Sanzotta col suo pezzo da cantautore-anni-70 e simpatici i Frank Head coi loro suoni balcanici e l’abbigliamento da centro sociale. Nota di merito quindi alla giuria demoscopica, la vera sorpresa di questa prima serata.

Quasi dimenticavo: grandissimo l’ospite Lenny Kravitz e meravigliosa la sua scatenata batterista. Ci vediamo domani, per l’altra metà dei cantanti in gara.