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Soundsblog intervista Antonino Spadaccino

E’ con molto piacere che pubblichiamo oggi la prima parte di intervista ad Antonino Spadaccino, che molti di voi conosceranno come vincitore di Amici di Maria de Filippi nell’annata 2004/2005. Non solo: nonostante le difficoltà che un’artista reduce da un reality ha per emergere poi per davvero (qui in Italia), Antonino ha raggiunto ottimi risultati

di aleali
pubblicato 28 Gennaio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 23:21

E’ con molto piacere che pubblichiamo oggi la prima parte di intervista ad Antonino Spadaccino, che molti di voi conosceranno come vincitore di Amici di Maria de Filippi nell’annata 2004/2005.

Non solo: nonostante le difficoltà che un’artista reduce da un reality ha per emergere poi per davvero (qui in Italia), Antonino ha raggiunto ottimi risultati di vendite e lo ritroviamo oggi in pieno periodo promozionale tra radio e tv.

E’ oggi infatti al suo secondo album dal titolo “Nero Indelebile”, uscito lo scorso 18 gennaio. Parleremo di musica, televisione, con qualche sfumatura legata al mondo del gossip e qualche aneddoto molto interessante, personale e non.

Oggi, la prima parte dell’intervista. Ricordiamo tutti i contatti web di Antonino: Myspace, sito ufficiale, forum ufficiale.

Chi è Antonino oggi?

Sicuramente è un Antonino più consapevole di quello che sta facendo. Sa già cosa vuole fare e dove vuole andare rispetto a due tre anni fa quando c’è stato il primo approccio con le telecamere e i primi palchi importanti. In fondo è l’evoluzione naturale che ogni artista ha.

Partecipare e vincere Amici ti ha portato oggi a raggiungere condizioni totalmente favorevoli alla tua immagine e alla tua carriera?

Guarda, se prendiamo come esperienza singola, per come l’ho vissuta io sì, ho un ottimo ricordo di Amici. Poi sta un po’ a te cominciare a camminare nel verso giusto. Finisci Amici, hai tanta visibilità, devi scegliere cosa fare, se vuoi diventare un personaggio televisivo oppure vuoi prendere la tua strada. La strada più semplice è entrare nel cast di o di Buona Domenica oppure cominciare a fare il prezzemolino in tutte le trasmissioni tv, oppure fare l’opinionista o roba del genere.

La parte più difficile è uscire da quel tipo di trasmissioni e investire sulla propria arte. Io sono stato molto fortunato perchè ho firmato un contratto con la Sony Bmg, perchè loro hanno creduto subito in me.E’ chiaro che a molti può anche non capitare. Poi quella è anche una questione di fortuna.Per quanto mi riguarda Amici è stata un’esperienza più che positiva.

Parliamo di “Nero Indelebile”. Che aspettative hai per questo nuovo album?

Nero Indelebile è un progetto coraggioso, perchè non è estremamente pop e se guardiamo i primi venti posti della classifica italiana dei singoli, notiamo che i pezzi sono estremamente commerciali. Ho voluto fare questo album con due anni di studio perchè sentivo di dover dare la mia impronta a tutto il lavoro con dei gusti che sono molto più vicini al soul. Speriamo che questa scelta coraggiosa paghi in qualche modo.

Qual è il brano a cui tieni di più?

Dato che i pezzi sono stati lavorati in due anni e in ogni brano c’è il mio zampino, o comunque ho partecipato alla stesura o del brano o del testo, diciamo che tutti mi appartengono, infatti il titolo dell’album non prende il nome di nessuna traccia. E’ un concetto su tutto il lavoro fatto in questi due anni, in tutte c’è qualcosa di mio, mi appartengono un po’ tutte.

Ti sei presentato per Sanremo 2008?

Non mi sono presentato quest’anno. Su Tgcom è uscito un articolo nel quale mi sarei presentato e il mio pezzo sarebbe arrivato in finale. Forse è stato un errore del giornalista, mi sono presentato l’anno dopo la vittoria ad Amici e ancora l’anno successivo. Sono arrivato in finale ma non sono poi stato preso.

Il gossip sponsorizza e crea attenzione attorno a molti cantanti pop: Amy Winehouse, Britney Spears, per fare proprio due esempi stra famosi. Tu cosa pensi di chi muove la propria carriera nel terreno musicale e in quello del gossip contemporaneamente?

Dipende da quello che vuoi fare. Se la tua forza è l’immagine, come Britney, dove la macchina promozionale non si muove attorno alla sua voce, questo è il risultato. Dipende da quello che ha il personaggio. Per me Amy Winehouse ha una voce piccolissima ma un genere fantastico, quindi non le servirebbero espedienti mediatici particolari.

Il contesto musicale pugliese da dove vieni è molto ricco ed è pieno di nomi importanti, ma aiuta davvero chi vuole emergere?

Ti dico la verità: ho fatto un sacco di concorsi a livello regionale. Ma non è successo mai niente, se non il fatto di potersi ripresentare l’anno successivo. La prima grande occasione è arrivata a Roma con i provini di Amici. Anche la stessa casa discografica con la quale sono sotto contratto oggi aveva ricevuto dei miei pezzi ma non ho avuto mai avuto risposte.

La visibilità televisiva è stata determinante quindi?

Certo, sopratutto adesso che la discografia non va molto bene, è fondamentale. Ma non basta. Sono tanti i discorsi. Anche solo la questione delle radio: c’è un discorso sul music control molto complesso, ed ho persino una major dietro. Con la Sony Bmg abbiamo ho pensato di andare radio per radio, farmi ascoltare e chiedere per quale motivo in alcuni casi non passano i miei pezzi. In Italia l’unica maniera alternativa per farsi conoscere è fare i live e farsi sentire. E’ lì che il pubblico si fidelizza.

Quindi l’utilizzo di Myspace come mezzo promozionale è importante per te?

Myspace sta dando molti problemi ai grossi network. E’ uscito il mio singolo e in due giorni ha avuto 15 mila ascolti, non sarebbe mai passato lo stesso numero di volte in radio nello stesso arco di tempo. Alcuni mi hanno persino detto sullo space: non ho visto Amici, ho sentito la tua musica e mi è piaciuta. E’ una grande soddisfazione.

A domani con la seconda parte dell’intervista.

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