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Il Padrone della Festa, Fabi Silvestri Gazzè a SoundsBlog: “Insieme, liberi e incoscienti” (Video)

Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè raccontano a SoundsBlog Il Padrone della Festa, il loro primo disco insieme.

di grazias
pubblicato 16 Settembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 14:29


Martedì 16 settembre 2014 è uscito Il Padrone della Festa, primo disco del magico trio composto da Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè. I tre cantautori, amici di lunga data, hanno deciso di dedicarsi a questo progetto congiunto prendendosi una pausa dalle loro carriere soliste che, al termine del tour che li porterà prima in Europa e poi in Italia, riprenderanno. Fabi Silvestri Gazzè resterà quindi una parentesi nella loro vita artistica. Ma una parentesi davvero meravigliosa, non c’è che dire. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro per farci raccontare l’album e, se volete scoprire tutto, siete, come sempre, nel post giusto…

Per prima cosa abbiamo voluto sapere chi fosse Il Padrone della Festa e, soprattutto, chi tra loro si sentisse più incline ad avere tale definizione:

Fabi: Sicuramente nessuno dei tre è il padrone della festa anche perché non è un individuo. Nel padrone della festa, in qualche modo, cerchiamo di raccontare quello che all’ultimo sarà il padrone della festa, ovvero il nostro pianeta che deciderà molto più di noi come le cose andranno a finire.

Com’è andata la lavorazione del disco? Ci sono state delle divergenze sui testi e sulle musiche oppure siete andati davvero d’amore e d’accordo dall’inizio alla fine?

Silvestri: Non è detto che non succeda oggi o stasera, ma per ora proprio non siamo riusciti a litigare per nessuna ragione che riguardi questo disco. In realtà si è formato un equilibrio spontaneo: siamo naturalmente complementari non solo perché siamo amici da tanto tempo e per il fatto di aver condiviso tutto dall’inizio. C’entrano molto di più i diversi ritmi e bioritmi che hanno permesso ad ognuno di noi di avere il suo spazio all’interno dello stesso progetto.

In Come mi Pare cantate Sono libero ed incosciente quindi posso fare serenamente come mi pare . Quanta libertà e quanta incoscienza c’è ne Il Padrone della Festa?

Gazzè: Ci sono entrambe le cose. Quel pezzo è un botta e risposta tra chi razionalizza il modo di affrontare la vita e chi invece ha un approccio molto più libertino. Fortunatamente sia la libertà che l’incoscienza sono ingredienti di questo disco. Alla fine per poter essere coscienti bisogna anche sapere come essere incoscienti.

Ma, naturalmente, non è tutto. Se volete scoprire a chi dovete stringere la mano per il testo di L’Amore non Esiste, non vi resta che cliccare play sul video che trovare in apertura. Qui di seguito, invece, trovate

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