Home One Direction, 5 Seconds Of Summer e The Vamps: le nuove teen band vs le boyband anni Novanta

One Direction, 5 Seconds Of Summer e The Vamps: le nuove teen band vs le boyband anni Novanta

Lo scontro epico per eccellenza: meglio le ‘vecchie’ boyband oppure i nuovi teen idol?

pubblicato 24 Maggio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 18:33

Non ci sono più le boyband di una volta…

Il post pubblicato stamattina dalla collega Grazia Sambruna sui Backstret Boys, riascoltare le loro canzoni a distanza di anni, mi ha fatto nascere una riflessione. Che in realtà mi tormenta già da qualche giorno, e più precisamente dall’apparizione televisiva dell’ennesimo fenomeno teen, tali The Vamps a The Voice Of Italy.

I The Vamps, così come i 5 Seconds Of Summer, se non i primigeni One Direction (più o meno tutte le teenband che hanno la fanbase con un nome ben definito insomma) risultano – da un rapido sondaggio all’interno della mia cerchia di conoscenze – ad un occhio femminile ormai cresciuto, leggasi ex-adolescenti-anni-Novanta, un po’ insipidi.

Eppure noi abbiamo vissuto in quegli anni, chi più chi meno, l’esplosione selvaggia delle boyband, dovremmo forse capire di più le dinamiche che regolano questo genere di prodotto musicale. Non dovremmo guardarli con aria interrogativa da “che ci troveranno mai in loro le ragazzine di oggi?”.

Non si mette ovviamente in dubbio l’aspetto estetico, la bravura e il talento: i nuovi teen idol sono tutti belli, ben vestiti, stilosi, suonano anche i loro strumenti. Ti dicono le cose che vorresti sentirti dire quando te le vorresti dire (ed è per questo che hanno ovviamente un grandissimo riscontro).

Ma anche le ‘vecchie’ boyband lo facevano. Per cui qualcosa si è perso per strada nel processo di evoluzione del fenomeno, e azzarderò un’ipotesi: 1D, 5SOS, The Vamps e compagnia bella sono TROPPO TUTTO.

Sono i ragazzi ideali, in un’ottica futura sono utopici principi azzurri, un po’ troppo Ken-iani se vogliamo: le boyband moderne sono una stucchevole overdose di zucchero e miele.

Quelle con cui la mia generazione è cresciuta, pur avendo diversi aspetti in comune, avevano invece una caratteristica che le distingueva.

Propagavano infatti una quantità di ammiccamenti tale da far impallidire le educande.

Parliamo ad esempio di questo (anno domini 1995):

Oppure, qualche anno più tardi (1999), di questo:

Confrontate questi video, e questi mood, con questo (2011)

O questo (2014):

Quanta tenerezza, bontà, gioia, e allegria. Ciao proprio, si dice.

Per questo i nuovi gruppi da teenager non ci dicono nulla, non condividiamo gli stessi schemi di riferimento.

Però lo scontro a ben pensarci è decisamente interessante:

a vostro avviso sono ‘meglio’ i Take That/Backstreet Boys o i 1D/5SOS e simili?

A voi l’ardua sentenza!

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