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Sacco e Fuoco, il ritorno di Teresa De Sio

Raffinata. Con grazia ma anche con grinta. Teresa De Sio canta la sua Napoli ed i problemi atavici. E così in Sacco e Fuoco, l’album da poco uscito si rivolge con ironia, ma non troppo, a Nostro Signore del Vomero ed alla Madonna della Monnezza. Della serie “se non puoi risolvere un problema, scherzaci sopra”.Sacco

pubblicato 31 Agosto 2007 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:03

Raffinata. Con grazia ma anche con grinta. Teresa De Sio canta la sua Napoli ed i problemi atavici. E così in Sacco e Fuoco, l’album da poco uscito si rivolge con ironia, ma non troppo, a Nostro Signore del Vomero ed alla Madonna della Monnezza. Della serie “se non puoi risolvere un problema, scherzaci sopra”.

Sacco e Fuoco, di cui troviamo recensioni anche su MusicSplinder e su Alto Casertano, è un attacco diretto e schietto al perbenismo ed alle ingiustizie, sulla scia di “A sud! A sud!” uscito due anni fa. Le due hit del lavoro sono l’ironica “Amén”, un brano appunto ispirato dal problema dell’immondizia che affligge Napoli e “Tambureddu”, rivisitazione di un brano semisconosciuto di Domenico Modugno del 1956. Il tutto mescolato in salsa folk e pop. Personalmente apprezzo molto l’artista, anche se canta in napoletano stretto e non sempre è di facile comprensione. Grande voce e temi importanti. Questo album sembra sulla falsariga degli ultimi e dunque meritava una citazione.

Di seguito, ascolta il refrain di “Amèn” e poi Teresa De Sio cantare “Vogl’è turnà”, brano del 1982

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