Home Renato Zero Il figlio di Renato Zero è produttore: Opera Prima

Il figlio di Renato Zero è produttore: Opera Prima

Da un grande artista non sempre nascono grandi personalità artistiche, e lo sappiamo bene, anche se i figlioletti arrivisti e un po’ sospinti dall’abbiente genitore vogliono pensarsi come tali (vi prego, non fatemi enumerare esempi). Poi ci sono casi particolari, particolarissimi, preziosamente rari. Come quello di Roberto Fiacchini Anselmi, figlio adottivo di Renato Zero, che

pubblicato 11 Luglio 2007 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:41


Da un grande artista non sempre nascono grandi personalità artistiche, e lo sappiamo bene, anche se i figlioletti arrivisti e un po’ sospinti dall’abbiente genitore vogliono pensarsi come tali (vi prego, non fatemi enumerare esempi). Poi ci sono casi particolari, particolarissimi, preziosamente rari. Come quello di Roberto Fiacchini Anselmi, figlio adottivo di Renato Zero, che da ha fondato da poco una piccola ma ambiziosa casa di produzione discografica, la Opera Prima Productions. I figli non sono di chi li fa, dicono, ma di chi li cresce. Se tanto mi da tanto, “Robertino” (è così che viene chiamato dal padre, dicono) farà tanta strada nella sua nuova attività, specie ascoltando le sue prime produzioni, che rispecchiano una vena commerciale interessante e attenta ai gusti del pubblico giovanile.

Partiamo dai Miodio (di cui Myspace), finalisti all’Accademia di Sanremo e Castrocaro. Un gruppo di quattro ragazzi di San Marino che suonano un pop elettronico piuttosto interessante, di facile ascolto ma non per questo banale. Mi ricordano un po’ i Subsonica, non credete? Dall’altra c’è Antonio Toni, che invece canta pop melodico in testi e musica, con fisico e faccia da figo che fa fine e non impegna e uno stile musicale morbido ma deciso che si avvicina a quello del bravo Luca Dirisio.

A parte le troppo immediate associazioni di idee, c’è da dire che vedo da sempre apparire in certe platee televisive e radiofoniche artisti che solo il buon Dio sa chi ce li ha portati. Qui si vede che i ragazzi sono bravi e d’esperienza, e soprattutto si percepiscono ottime potenzialità di crescita. Certo, non sono un mago indovino, quindi per capire se “sfonderanno” con i loro singoli di esordio sotto Opera Prima (“It’s ok” per i Miodio e “Come me” per Antonio Toni) c’è davvero solo da aspettare. Senza dubbio, li seguiremo.

Fonte: Panorama

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