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X Factor 4: i voti della prima puntata

Dopo la prima puntata di X Factor 4, andata in onda ieri sera, inauguriamo qui a Soundsblog una nuova rubrica in cui ci divertiremo a dare i voti alle esibizioni dei cantanti in gara. Essi verranno giudicati in base alla tecnica vocale, alla personalità ed alle possibilità discografiche. Inoltre ci divertiremo a decretare step by

pubblicato 8 Settembre 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 00:11

Dopo la prima puntata di X Factor 4, andata in onda ieri sera, inauguriamo qui a Soundsblog una nuova rubrica in cui ci divertiremo a dare i voti alle esibizioni dei cantanti in gara.

Essi verranno giudicati in base alla tecnica vocale, alla personalità ed alle possibilità discografiche. Inoltre ci divertiremo a decretare step by step il migliore ed il peggiore della serata. Vi avvertiamo che questi potranno anche non coincidere con coloro che, nelle nostre schede, hanno avuto il voto più alto o più basso: i migliori ed i peggiori verranno selezionati considerando la qualità della loro comunicazione durante le performance.

Infine, giusto per entrare ancora di più nel ruolo di “maestrini”, daremo anche un voto complessivo sul grado artistico di tutta la puntata. Adesso andate dopo il salto. Buona lettura!

Dorina – “Heavy Cross”. Per ciò che concerne la “grinta” noi comuni mortali ne conosciamo due tipi: quella della rockstar e quella della popstar. Dorina è riuscita a mescolare le due tipologie in un’unica esibizione in cui sensualità, femminilità, pazzia ed aggressività sono stati gli elementi predominanti. Voto: 6 e mezzo

Stefano Filipponi – “Notturno”. C’è stata un pò di delusione. Si parte con una prima strofa sussurrata ben implementata, poi si cede il passo ad una confusione interpretativa. Vocalmente in alcuni punti risulta essere crescente: è appena sopra la nota (questo per ciò che riguarda l’intonazione). Voto 5

Sofia Buconi- “Paparazzi”. Beh, anche io scommetterei su di lei. E’ imprecisa, non sa stare benissimo sul palco, non controlla ancora bene le emozioni tanto da inficiare la performance, a volte è scordinata nei movimenti che non si incastrano bene con ciò che si sta cantando…eppure io vedo in lei la popstar. E’ spigliata, ha intenzioni giuste, ha un viso che spacca lo schermo, ha quel modo di cantare strozzato/”piangente” che incuriosisce molto. Se si lavora bene su di lei può uscire fuori un buon prodotto. Voto: 6

Manuele Zanier – “Una ragione in più”. Mi sarei aspettato una maggiore precisione nell’intonazione da una gran professionista come lei ma comunque tutto sommato è andata bene, soprattutto nella parte finale in cui ci presenta dei vocalizzi ai limiti della pelle d’oca. Scelta del brano sbagliata: una vocalità come la sua la vedo più indicata su altri fronti ma ancora devo scoprire quali. Voto: 7 meno

Nevruz Joku – “Se Telefonando”. Di sicuro non è un “talento incompreso” come l’avevo definito all’inizio ma da qui a dire che è un genio ce ne vuole. E’ stato intonato ed ha ben interpretato ma manca molto ancora a livello tecnico: nel ritornello per esempio è stato molto debole. Avrebbe dovuto sostenere di più il diaframma in modo da permettere ad una maggiore pienezza di suono di fuoriuscire. Il personaggio è forte, il cantante per niente. Voto:4

Borghi Bros – “E pure soffia”. Sarà che sono innamorato dei gruppi vocali alla “Morgan” pieni di belle armonie, pieni di sostanza e belli corposi. Questo duo non mi convince più di tanto (non regge minimamente il confronto con formazioni come, per esempio, quella dei “Cluster”). Qualcosa che però attira i due ragazzini ce l’hanno: puntano molto sull’effetto “freschezza” che li contraddistingue e non fanno male. Sembrano la versione “over 25” dei Sonhora. Ottima intonazione. Voto: 6

Effetto Doppler – “It’s my life”. Innanzitutto non mi piace come stanno sul palco: sembrano sprovveduti e non si capisce il perchè vadano di continuo avanti e indietro. Non hanno alcuna particolarità nè come gruppo nè presi singolarmente. Si intravede una volontà da “boyband” ma tra quelle vere e la loro ne passa di acqua sotto i ponti. Voto: 3.

Nathalie Giannitrapani – “America”. E’ stata meno “vecchia” di quanto pensassi…e caspita, che grinta! E’ latente nella prima parte e poi esplode nell’ottava sopra nella seconda fase del brano senza fare strage di orecchie… e questo è un punto a suo favore. Proprio nel momento in cui urla sembra che lo faccia con naturalezza senza dare l’impressione che si stia strozzando. Bravissima! Voto: 7 meno.

Davide Mogavero – “I don’t want to miss a thing”. Bravo…e pensare che deve ancora crescere. Buonissima l’ultima parte del ritornello in cui riesce a sfogare la sua anima “rock/blues”. E poi la sua vocalità calda convince sempre di più. Voto: 6 e mezzo.

Ruggero Pasquarelli – “A me me piace ‘o blues”. La sua grinta eccessiva, e quindi inutile, infastidisce ed impedisce anche di capire le parole che sta cantando. Il blues non coincide con “l’incazzatura”, cosa che invece vuole farci credere il bambolotto con la sua interpretazione. Ad ogni modo la presenza scenica c’è. Voto:2.

Kymera – “Frozen”. Enigmatici, inquietanti ed al tempo stesso affascinanti. Tra i gruppi proposti quest’anno il loro è di sicuro il più compatto. Non sono stati precisissimi nell’intonazione (da loro ci aspettiamo molto di più) ma li perdoniamo. Voto: 6+.

Alessandra Falconieri – “Grazie dei fior”. Fa rabbia vedere una bella personalità vocale gentile e raffinata come la sua essere eliminata e fa rabbia vedere che il bambolotto di 16 anni sia ancora in gara. Se nel contest ci fosse il ripescaggio Alessandra dovrebbe di sicuro meritare il ri-entro. Voto: 6 e mezzo.

Il migliore: Sofia
Il peggiore: Ruggero
Voto complessivo prima puntata: 5+

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