Home Vasco Rossi Essere Vasco Rossi diretta 8 maggio 2014: interviste e dichiarazioni

Essere Vasco Rossi diretta 8 maggio 2014: interviste e dichiarazioni

Speciale Vasco Rossi su Rai Due in onda giovedì 8 maggio 2014: segui la diretta del nostro liveblogging

pubblicato 8 Maggio 2014 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:32

Essere Vasco Rossi è per molti Essere una vera e propria icona. Da decenni all’apice del successo, tra canzoni inizialmente ironiche e provocatorie passando a brani intimisti e ricchi di dolore e nostalgia. E’ uno dei tanti ingredienti che hanno permesso al cantante di avere il successo costante nel tempo. Inoltre, proprio questa sua grande potenza comunicativa e mediatica ha reso Vasco amato da diverse generazioni che si sentono unite come il popolo del Blasco.

Lo speciale Unici, trasmesso in prima serata su Rai Due, ha permesso di conoscere meglio il personaggio di Vasco come “persona”, attraverso la grande stima di colleghi, cantanti, attori e registi, felici e fieri di raccontare il valore della sua musica e dei suoi testi. Essere Vasco Rossi… è questo.

Essere Vasco Rossi, 8 maggio 2014, liveblogging

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23.35. Jovanotti:” Cito un collega… Grazie di esistere! Grazie di tutto! Grazie dell’amicizia, dell’affetto, delle canzoni meravigliose, della simpatia, per la potenza, per i concerti, per la cura negli arrangiamenti, nel portare il rock in Italia. Grazie da Lorenzo” E qui termina lo speciale Unici, Essere Vasco Rossi

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23.33 Non siamo mai abituati al fatto che le cose finiscano però comunque noi andiamo avanti. La risposta non la so”

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23.31. Biagio: “La forza di Vasco è stata quella di insegnarci che tutto può durare sempre. La sua filosofia è vincente, non ha mai perso. Ogni canzone di Vasco vince sempre, non perde mai”. E in sottofondo le note di Dannate nuvole.

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23.29. Chiara Civello: “Parla in modo concreto e allo stesso tempo molto poetico. Da un lato convincente con rassegnazione ed esortazione. E’ un mantra, un po’ come Bon Dylan”.

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23.25 Poeta del rock con il brano “Quanti anni hai”

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23.21 Enrico Rava: “Ha il vantaggio di non usare l’ipocrisia del politically correct. Rappresenta nel migliore dei modi la realtà della provincia italiana e ha con sé i musicisti migliori”

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23.19 “La Scala, baluardo della musica classica, ha riconosciuto per la prima volta l’esistenza della musica rock e moderna”. La versione sinfonica delle sue canzoni.

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23.14 “Questo dire e la sensazione subito dopo di dire “Che ho detto?” Sergio Castellitto parla così del rocker. E Claudia Gerini ricorda i tempi di Non è la Rai con il brano “Delusa” (“Ci aveva preso come soggetto di una sua canzone anche se in maniera negativa ma a noi non importava nulla… poi era molto bella”

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23.11 “E’ stato il momento in cui ho scoperto Facebook e questo mondo di comunicazione possibile e fantastica che ti permette di dire quello che ti pare e di sparare ca*zate”

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23.09 E potevano non essere citati i famosi… clippini per i fan? “Io sono ancora qua”.

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23.08. Volo: “Per dire a tuo figlio chi sei gli fai ascoltare le canzoni di Vasco Rossi, è come un libro che passa di generazione in generazione”

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23.06 “Per essere felici bisogna avere la salute e la memoria corta. Finché c’è la curiosità… Ho passato periodo in cui se ne era un po’ andata e non stavo molto bene. Adesso però sono in un periodo in cui vedo le cose sotto aspetti diversi, con delle sfumature in più” (Come stai)

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23.03 E’ il 2005 e Paolo Bonolis invita Vasco Rossi sul palco dell’Ariston. Cantò Vita Spericolata e la meravigliosa “Un senso”

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22.56. “La provocazione artistica è importante perché tiene sveglie le coscienze. Si cambia quando si deve oppure non si cambierebbe amai” Ecco Cambia Menti.

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22.53. “La moto è come il rock per Vasco, la più grande passione e motivazione per dare sempre il massimo”. A parlare così è Valentino Rossi. Posso dire di conoscere bene Vasco, l’ho incontrato nel ’98 e una volta all’anno ci dobbiamo vedere. Così lo passo a trovare a Bologna, io con la mia tribù e lui con la sua combriccola. Un grande in bocca al lupo e cercherò di venire a un concerto di quest’anno”.

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22.52. 1998, Premio Tenco per Vasco.

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22.47 Ecco il brano “Faccio il militare”. E’ il 1979 e ai tempi Renzo Arbore ammise di non sapere molto su di lui: “Tutti mi dicevano ‘E’ il nuovo Lucio Battisti’. Per tanti si diceva così. Una stranissima canzone per l’epoca, una canzone che avrebbe potuto inventare un nuovo Lucio Battisti ma ai livelli della rivoluzione che aveva creato Battisti”. Poi si ascolta il live del brano Stupendo

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22.44. E’ poi il momento di Albachiara. Un classico, ormai. “Io all’inizio facevo un concerto per 25 persona ma lo facevo come fossero 25.000. Quando tornavano a casa raccontavano di aver visto qualcosa di meraviglioso. E poi tornavano sempre di più”

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22.42 Il primo sentore del successo è arrivato con la vittoria al Festivalbar grazie al brano “Bollicine”

Cattura

22.40 Prove esclusive del gruppo del Blasco. Vasco e la combriccola provano Brava Giulia

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22.38. Momento amarcord con il Roxy Bar. “Tutti quelli che hanno fatto rock poi sono passati di lì”

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22.29 Patty Pravo: “Siamo molto simili. Io sono la sua parte femminile”. Indimenticabile il pezzo sanremese “E dimmi che non vuoi morire”. L’ha proposta alla cantante interpretandola come avrebbe fatto lei.

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22.26 “Vasco conosce le donne ma non smette mai di essere curioso verso l’universo femminile”. Parola di Claudia Gerini, prima di ascoltare qualche nota della bellissima “Sally.”

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22.25 E anche la scomparsa dell’amico Massimo Riva lo ha segnato profondamente.

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22.22 I testi cambiano e da ironici diventano più minimalisti e pieni di poesia. Ascoltiamo “Ogni volta”. E tra i dolori di Vasco c’è anche la scomparsa del padre che non è riuscito a vedere il successo del figlio prima di passare a miglior vita. (Anima fragile)

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22.21 “Perché Jenny è pazza? Perché dà fastidio alla gente normale.

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22.19 Tutto è cominciato con una radio. Quella di Zocca. Punto Radio Zocca. La madre ricorda la passione del figlio per De Andrè e De Gregori.

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22.16 Piji: “Abbiamo fatto un videoclip che ha fatto moltissime visualizzazioni e tra quelle c’era anche quella di Vasco. Poco dopo, infatti, l’ha postato sulla propria pagina Facebook scrivendo “Interessante”. Si parla, ovviamente, del pezzo “C’è chi dice no”. E subito dopo ascoltiamo “La nostra relazione”

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22.13. “Il destino di quando si è avanti è il sentirsi mortificati che nessuno ti dia conferma di quello che stai facendo” (C’è chi dice no)

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22.11 “Puoi definire anche superficiali i testi di Vasco Rossi. Ma i miei “ehh” e “ohh” hanno un significato importantissimo. C’è la canzone “Siamo soli” -che io amo molto- inizia con “Ahhh” ma è un “Ahhh” che ha importanza. C’è chi lo capisce e siamo a posto e che non lo capisce mi dispiace se rimane fuori dalla porta”

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22.09. Paolo Bonolis: “Gli argomenti che tratta sono trasversali e coglie momenti dell’esistenza vissute in un modo o nell’altro ma presenti nell’esistenza di tutti noi”

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22.07. Rocco Hunt: “Per noi rapper sarebbe un onore essere come Vasco Rossi e puntare al pubblico che comprende diverse generazioni. Una sorta di evoluzione”

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22.05. Ecco la mamma di Vasco, Novella Rossi: “Ascoltavo la prima volta e mi guardava. Alla fine: Allora? Non ti sei mica sprecato a mettere le parole. Toffee Toffee Toffee, solo quello. Allora spero che se non piace a te piaccia agli altri”

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22.03 “Se pubblico una canzone è perché mi piace. Possono esserci quelle riuscite meglio ma c’è sempre una parte di me, un senso, se decido di rilasciarle (…) Ho cercato di trovare il mio stile e l’ho trovato. E’ quello sintetico. Io ho cercato di fare uguale con i miei testi”

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22.01. Dori Ghezzi: “Quando vai al concerto di Vasco non vai solo ad ascoltare lui ma incontri proprio il popolo di Vasco”

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21.59. Fabio Volo: “Riesce a riempire gli stadi italiani per la prima volta. Pochi riescono a fare San Siro. Lui è l’unico che mette in vendita i biglietti lunedì e al pomeriggio è già sold out”

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21.56 Castellitto: “Non rimuove la nostalgia che è la benzina di chi scrive e vive il suo rapporto conflittuale con il futuro” E il futuro? “E’ quel che sarà. Adesso ci sono sette concerti…” (Rewind) “Sette e solo sette perché è un numero magico per me”, rivela Vasco. (Cosa succede in città)

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21.53 Biagio Antonacci: “Ha messo la sua vita con la sua musica insieme. E’ lui che è rock. La musica e la vita di Vasco andavano in parallelo e questa è stata sempre la sua grande forza”

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21.52. Nannini:” Lui ha quel tono lì, che quando apre bocca fa musica”

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21.52. “Siamo solo noi è una canzone che quando hai 17 o 18 anni passi sempre. E’ tutto qua il segreto. Anche oggi è una canzone che ancora ti rappresenta”. Secondo Rolling Stone è la migliore canzone rock in Italia, davanti ad America di Gianna Nannni.

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21.50 “Ci sono delle emozioni che condividiamo insieme…” Vasco parla del rapporto con il pubblico dei suoi concerti. (Siamo solo noi)”

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21.47 “Ho giocato molto con l’ironia anche nelle mie canzoni. Scrivo pezzi per comunicare, raccontare le mie rabbie e i miei sogni. Quando ho cominciato a raccontare onestamente le mie insicurezze ho notato che alla fine, visto che sono uno normale, non ce le avevano solo io ma ce le avevano in tanto”. E adesso tocca a me, in sottofondo.

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21.46. Fabio Volo: “Vasco ha fatto in Italia quello che Jim Morrison ha fatto nel resto del mondo”

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21.40 Sergio Castellitto: “Vasco è unico perché non ha mai pensato di fare qualcosa di diverso da quello che è la sua unicità. Non ha fatto quello che ha voluto, ma ha fatto quello che ha potuto”

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21.38 Ed ecco il Primo Maggio 2009. Vasco Rossi sul palco con “Sono un ragazzo di strada”

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21.35 Vasco ricambia il favore con il pezzo “Generale”. Ed ecco parte della performance live.

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21.34 Anche Francesco De Gregori ha deciso di cantare questo pezzo: “E’ una di miei brani preferiti, una vita interiore spericolata”

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21.31 “I benpensanti dovevano per forza provare a farmi stare zitto e hanno provato a farmi fuori”. Come non ricordare “Vita spericolata?” “Non per morire ma per vivere!” specifica e ricorda il cantante. E’ quasi diventata un inno alla droga ma non aveva proprio nulla in relazione con quell’argomento.

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21.29. “Sul palco giocavo a fare Mick Jagger”. E rivediamo la sua esibizione a Sanremo quando se ne è andato infilandosi il microfono in tasca.

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21.24 Eccoci per la conversazione (ama definirla così) negli Speakeasy Studios. “Diventa quella che sei. Io sono diventato quello che sono. Essere Vasco Rossi vuol dire essere uno che scrive canzoni -songwriter- perché è tutto nato da lì. Usare il rock come linguaggio perché era il momento, secondo me era venuto il momento di fare anche un po’ di spettacolo. I cantautori limitavano quella parte lì”.

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21.23 Eroi perdenti e vincenti, la sua capacità di scavare nell’anima maschile e femminile. Parole di Claudia Gerini. E poi qualche altro momento live con “Una canzone per te”

21.21. “E’ una specie di vacanza lavoro”. A Los Angeles c’è anche lo studio di registrazione. E il posto scelto è un piano sottoterra dove, nei tempi del proibizionismo, si poteva bere vino

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21.18 Rocco Hunt: “Vasco è importante per la nuova generazione per ha messo dei messaggi che nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere”. Ma si ritorna a Los Angeles, la città degli angeli e degli alberi: “Non c’è mai l’autunno, c’è sempre un albero verde. Vengo qua quasi tutte le volte di inverno, faccio lunghe passeggiate e vado in giro per la strada”

21.17 Ed ecco alcuni momenti dal live a San Siro del 2003. Liberi Liberi.

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21.14 Inizia lo speciale su Vasco Rossi, Unici. Lo scopo del programma è chiaro: “Vogliamo raccontare la storia e il modo di essere dei grandi talenti italiani”. Ed ecco le note di Dannate Nuvole a dare il via.

Andrà in onda questa sera, alle 21.10, su Rai Due lo speciale “Unici” intitolato “Essere Vasco Rossi“. Il cantautore, tornato da poco con il singolo “Dannate nuvole”, sarà il protagonista assoluto del programma, sia attraverso i suoi racconti sia grazie alle testimonianza di Biagio Antonacci, Jovanotti, Rocco Hunt e Gianna Nannini.

La location è Los Angeles e proprio l’autore Giorgio Verdelli racconta alcune curiosità e dietro le quinte ai colleghi di TvBlog. A partire dalla scelta della metropoli americana come luogo delle riprese:

“Lui va lì 5 mesi l’anno per vivere la sua normalità, perché in Italia non può viverla, evidentemente, visto che dove c’è lui c’è il putiferio. A Los Angeles si prende una vacanza da Vasco Rossi; lì è mister Rossi, non Vasco. Lui aveva appena finito di registrare Dannate Nuvole, che mi ha fatto ascoltare in anteprima (…) A cavallo tra febbraio e marzo, nel periodo degli Oscar.”

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Si potrà assistere ad un Vasco Rossi pronto a fare un bilancio di se stesso, della propria carriera, in bilico tra presente, passato e futuro. Con occhi critico, voglia di mettersi in discussioni e, soprattutto, di ripercorrere alcuni passaggi chiave della sua vita, a volte felici a volte più dolorosi:

“Vasco parla anche delle sue incertezze, anche nello spot c’è il riferimento alle malinconie. Dice cose molto coraggiose; per esempio quando gli chiedo cosa sia essere Vasco Rossi nel futuro, lui mi risponde ‘essere Vasco Rossi è molto più passato che futuro’. Nessun artista della sua levatura lo direbbe. Poi racconta tutto il periodo in cui Vasco è stato proibito, è stato un inno alla droga, un cattivo maestro. Parla della sua paura della morte e del suo periodo nero, quando è stato in ospedale per 6 mesi e si è appassionato a Facebook. Devo dire che nel programma invece non c’è alcun tipo di promozione, se non i riferimenti scherzosi ai concerti che farà. Il programma contiene dei pezzi di biografia, ma non è una biografia; è un racconto emozionale di momenti”

Noi di Soundsblog vi diamo appuntamento alle 21.10 per seguire Unici, Essere Vasco Rossi, con il nostro consueto liveblogging. Vi aspettiamo!

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