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Ligabue, Il sale della terra: le certezze del nuovo singolo dietro un’apparente svolta

In attesa dei concerti (sold out) all’Arena di Verona, sono molte le critiche al nuovo singolo del rocker di Correggio

pubblicato 7 Settembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:40

E’ uscito da qualche giorno il nuovo singolo di Luciano Ligabue, “Il sale della terra”.

Singolo che non sembra aver ottenuto i riscontri sperati e, come spesso accade, di fronte ad un ritorno sulle scene tanto atteso – ‘il Liga’ sarà in concerto all’Arena di Verona il 16, 17, 19, 20, 22 e 23 settembre –, il fronte si spacca tra ammiratori inveterati, e detrattori virulenti.

Nel primo caso, abbiamo/avremmo di fronte un Ligabue addirittura di denuncia (forse per i riferimenti a Schettino o alla contabilità).

 

 

Ligabue ha davvero cercato di dare una svolta così radicale alla sua produzione artistica?

Guardiamo soltanto questo singolo: nonostante i dischi e i numerosi successi, e questo sound, così poco ligabuesco*, Luciano non riesce (o forse non vuole) scollarsi di dosso quel persistente richiamo alla coscienza di sè, diventato il suo marchio di fabbrica anni fa e mai passato di moda.

Il “siamo. Noi siamo quelli che”, nel bene e nel male, in positivo e in negativo. Per fare ‘denuncia’ basta invertire il soggetto. Prima vittime e poi carnefici, ma la trama è arcinota. Soprattutto a quelli che conoscono bene, e venerano (a volte) a prescindere, il linguaggio familiare e quasi consolatorio del rocker di Correggio. C’è brutta gente là fuori.

Come avessimo ancora bisogno di ulteriori conferme.

 

*Che poi, il sound: anche se più ‘rock’…non so…provate a fare play contemporaneamente, e confrontate queste ‘schitarrate’.