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Soundsblog intervista i Lost in occasione dell’uscita del nuovo album “Allora sia buon viaggio”

Lo scorso venerdì in occasione dello Street Party organizzato da Adidas Originals a Ponte Milvio di Roma abbiamo incontrato la band pop rock dei Lost, guest star dell’evento. In occasione dell’uscita del nuovo album dal titolo “Allora sia buon viaggio”, prevista per il 4 maggio, Soundsblog ha intervistato Walter Fontana, portavoce e frontman del gruppo

pubblicato 4 Maggio 2010 aggiornato 31 Agosto 2020 02:26


Lo scorso venerdì in occasione dello Street Party organizzato da Adidas Originals a Ponte Milvio di Roma abbiamo incontrato la band pop rock dei Lost, guest star dell’evento. In occasione dell’uscita del nuovo album dal titolo “Allora sia buon viaggio”, prevista per il 4 maggio, Soundsblog ha intervistato Walter Fontana, portavoce e frontman del gruppo (gli altri sono Filippo Spezzapria che suona la batteria, Luca Donazzan, il basso, e Roberto Visentin, la chitarra) che é apparso molto entusiasta anche per la partenza del nuovo Instore Tour che li vedrà impegnati per tutto il mese, a partire dal 6 maggio a Vicenza presso Mediaworld. Su Cineblog trovate anche un paio di domande inerenti al cameo dei Lost nel film “Una canzone per te”.

Ciao Walter.
Vi vedo sereni. Siete anche elettrizzati?

L’eccitazione c’è ma é tanta la voglia di ripartire con questa tournee.

Il nuovo album “Allora sia buon viaggio” esce il 4 maggio, ed é ascoltabile in anteprima sul sito Mtv. Come vi siete mossi nella realizzazione di questo progetto? Cosa avete realizzato prima, la musica o i testi?

Diciamo che in questo caso siamo partiti dalla musica però io nel frattempo avevo scritto dei testi miei anche se non erano legati a canzoni particolari, erano solo dei testi che poi successivamente abbiamo deciso di introdurre all’interno delle canzoni. E’ stato un processo live, lo abbiamo costruito in tour. E’ un’approccio molto diverso rispetto a quando passi un anno in studio cercando delle sonorità. Così è molto più spontaneo. Grazie alle esperienze che abbiamo avuto in tournee entrando in contatto con altri musicisti e band, abbiamo inserito anche degli strumenti come cornamuse, archi e fisarmoniche all’interno del disco.

Da dove nasce il nome della band “Lost”?

Da un adesivo che Roberto aveva sopra la chitarra: ci piaceva, era corto, facile da ricordare.

Il 2009 è stata un’annata importante. Disco d’oro per l’album “Sospeso”, vittoria come Best band ai Trl Awards e come Best Italian Act agli Mtv Europe Music Awards. Quest’anno siete candidati di nuovo ai Trl Awards con gruppi come Finley, Muse, Tokio Hotel, Vibrazioni. Cosa pensate dei vostri antagonisti?

L’anno scorso avevamo di fronte i Tokio Hotel, che erano molto agguerriti. Quest’anno ci sono band italiane, anche band di amici come i Sonohra. Non temiamo nessuno, andiamo lì con lo spirito di divertirci. L’anno scorso c’era molta più tensione: era il primo anno e il premio era molto sentito. Quest’anno se arriverà un altro premio bene, altrimenti va bene lo stesso.

Che musica ascolti?
Ultimamente mi sono avvicinato alla musica cantautoriale sia italiana che straniera. Fabrizio De Andrè, Bob Dylan, Francesco De Gregori, e comunque mi restano sempre dei capisaldi come i Coldplay, ma l’ambito cantautoriale mi serve per imparare nuovi metodi di scrittura

Canzone preferita?
Ogni momento ogni stato d’animo ha una canzone preferita. In questo momento sto ascoltando la band americana dei Beirut.

E’ dura in Italia portare avanti un progetto musicale?
E’ dura per tanti fattori. Il più importante, che ci riguarda direttamente, è la questione età. Ci vedono spesso come ragazzini mentre noi siamo in campo da sette anni e abbiamo realizzato tre dischi. Stiamo cercando di crescere piano piano, non vogliamo bruciare delle tappe, abbiamo tantissime occasioni per raggiungere degli importanti obbiettivi e lo faremo nel corso degli anni.

Grazie a Walter e ai Lost per la loro disponibilità.

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