Home Zucchero: “Per i fatti di Parigi, fossi stato in tour, anche io avrei cancellato i concerti”

Zucchero: “Per i fatti di Parigi, fossi stato in tour, anche io avrei cancellato i concerti”

Il bluesman ha presentato la sua nuova sfida, dieci concerti all’Arena di Verona, alla stampa italiana

pubblicato 18 Novembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 00:10

Dieci concerti all’Arena di Verona, dieci: una vera sfida quella che Zucchero si appresta ad affrontare l’anno prossimo, più precisamente il 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 25, 27 e 28 settembre.

Sarà una challenge, come lui stesso l’ha definita, molto ambiziosa, tanto che ogni sera il bluesman avrà un ospite diverso. Ospiti che però ancora non sono stati annunciati (“E se qualcuno si ‘becca’ Kekko dei Modà anzichè Santana?”, ha buttato lì, giustamente, un giornalista in sala).

La presentazione alla stampa del progetto si è tenuta questa mattina a Milano, a pochi giorni di distanza dai terribili fatti di Parigi:

“Cerco di sdrammatizzare, the show must go on, ma io avrei cancellato se fossi stato un tour, quel giorno lì o il giorno dopo. Avrei posticipato. Sarebbe stato fuori luogo. La musica deve divertire, deve far gioire, in una situazione così drammatica non me la sarei sentita”

Inoltre:

“I terroristi hanno colpito persone normalissime. Colpire posti come i concerti è stata una vigliaccheria perchè non sono posti di potere”

Ma tornando alla musica, quelle di Verona saranno le uniche tappe italiane, come annunciato dal patron di F&P Ferdinando Salzano, presente anche lui alla conferenza. Ha aggiunto il bluesman:

“Sarà una sfida, non è facile riempire 10 date in un posto solo. Viene la voglia di vedere quel che succede, mi eccitano le sfide”

Oltre a questi dieci concerti (che passeranno anche in tv), ovviamente arriverà il nuovo disco, dopo “La sesión cubana” del 2012 – e a cinque anni di distanza dall’ultimo lavoro di inediti, “Chocabeck”:

“Ci sto lavorando da quasi un anno. Con questo album vorrei tornare alle sonorità di ‘Oro, incenso e birra’, che mi ha permesso di arrivare dove sono oggi”