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Zac Efron sulla copertina di agosto di Rolling Stone

Sembra incredibile, eppure anche lui è arrivato in copertina. Da tempo ormai Rolling Stone accoglie nelle sue cover non solo i protagonisti del rock, ma anche personaggi pop che per mille motivi sono più rock di quanto ci si aspetti, o dai quali si tenta (anche con fatica) di far uscire l’anima più trasgressiva e

di aleali
pubblicato 16 Agosto 2007 aggiornato 1 Settembre 2020 01:24

Sembra incredibile, eppure anche lui è arrivato in copertina. Da tempo ormai Rolling Stone accoglie nelle sue cover non solo i protagonisti del rock, ma anche personaggi pop che per mille motivi sono più rock di quanto ci si aspetti, o dai quali si tenta (anche con fatica) di far uscire l’anima più trasgressiva e cruda del personaggio. Ovviamente non è la prima volta che ci ritroviamo a vedere uomini (o donne) di copertina che almeno figurativamente di rock non hanno davvero nulla. Basti pensare alla cover che a settembre 2006 accoglieva Justin Timberlake con la maglietta bagnata e il fisico in mostra.

L’esigenza di vendere copie si mescola con l’etica del bisettimanale che è quella di essere sempre e comunque la Bibbia del rock, rimanendo talvolta così troppo borderline da risultare meno credibili e “menefreghisti del sistema” di quanto non fosse nel passato. Leggendo un estratto dell’intervista al 19enne Zac Efron scopri che tra le righe il biondo attore rigetta quella popolarità che gli è stata offerta dal High School Musical, affermando senza se e senza ma che a cantare le canzoni del primo film per la Disney non è mai stato lui, non perché non lo volesse, ma perché non gli è stato concesso.

Una battaglia legale nato da questo impedimento che oggi, nel sequel in uscita domani 17 agosto, gli permetterà di cantare a viva voce nel secondo capitolo del musical televisivo, non rigettando situazioni cinematografiche sullo stesso genere come Hairspray, con John Travolta e Michelle Pfeiffer. Zac oggi non sembra essere nemmeno così ben disposto a perpetuare l’esperienza “disneyana”, tanto da aver già rifiutato fin d’ora il tour legato al musical. Bastano questi toni un po’ controcorrente per meritarsi una copertina così ambita? A voi il giudizio.

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