Home X Factor 2014, Victoria Cabello: “Sarò una giudice giusta e onesta, non fingerò per il pubblico”

X Factor 2014, Victoria Cabello: “Sarò una giudice giusta e onesta, non fingerò per il pubblico”

La Cabello è pronta a cercare “un talento in grado di veicolare il proprio talento”. E intanto si è messa a studiare canto…

pubblicato 22 Agosto 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 15:13

Victoria Cabello ha raccontato al sito ufficiale di X Factor di aver “sentito la pressione” non appena ha iniziato a registrare le prime audizioni, a Bologna, del talent show in onda da settembre su SkyUno. L’ex volto di Mtv ha detto di voler “portare un gusto un po’ diverso” rispetto al passato. Dopo essersi definita “pazza degli altri giudici” perché “sono fighi”, ha ammesso che dal punto di vista tattico non si sente all’altezza:

Sulla strategia sono una rinc0glionita. Sto studiando Morgan e gli altri, ma non ci capisco niente. Mi affido al talento.

Al settimanale Grazia Victoria, pronta a cercare “un talento in grado di veicolare il proprio talento”, ha spiegato che tipo di giudice sarà:

Voglio essere giusta e onesta. Non fingerò solo per conquistarmi il favore del pubblico. Non ne sono capace. All’inizio pensavo di correre per vincere. Ma non voglio che diventi una gara tra giudici. Non si tratta di noi, ma dei ragazzi che salgono sul palco. Non credo abbia vinto sempre il migliore a X Factor. Spero che quest’anno succeda.

Victoria, al debutto ad X Factor, ha svelato di aver “iniziato a fare lezioni di canto” e di sognare (o forse no) di fare rap:

Sono stonata come una campana. Forse potrei fare il rap. Anzi no. Se non sei bravo a respirare, sei fregato. In passato però ho avuto perfino un terapeuta specializzato sul respiro.

Impossibile non chiederle di colei che l’ha preceduta dietro il bancone di X Factor (ma anche a Quelli che il calcio) Simona Ventura, che nelle scorse settimane l’ha punzecchiata pubblicamente:

In fondo c’è sempre qualcuno prima di te. E va bene così. Non vado certo con l’intenzione ‘devo essere meglio’ o ‘devo essere come lei’. Bisogna portare se stessi in un programma, rispettando quello che c’è stato prima.