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Vince il video de “Le braghe corte”, non Rocco Siffredi!

Siamo alle solite, perchè l’occasione fa l’uomo ladro. E ti incarognisci quando si tratta di etichette indipendenti che andrebbero sostenute anche senza l’appiglio commerciale. Il prossimo 24 e 25 novembre a Faenza verranno infatti premiati nella sezione videoclip indipendenti della Mei “Le braghe corte“, una band ska/rock di sette elementi divertente e adrenalinica, molto conosciuta

di aleali
26 Luglio 2007 15:18

Siamo alle solite, perchè l’occasione fa l’uomo ladro. E ti incarognisci quando si tratta di etichette indipendenti che andrebbero sostenute anche senza l’appiglio commerciale. Il prossimo 24 e 25 novembre a Faenza verranno infatti premiati nella sezione videoclip indipendenti della MeiLe braghe corte“, una band ska/rock di sette elementi divertente e adrenalinica, molto conosciuta nel contesto musicale bolognese. Ma non è questo il problema.
La cover realizzata da questi bravi musicisti, “These Boots are made for walking” di Nancy Sinatra nel 1966, ripresa da Jessica Simpson nel 2005 per la colonna sonora del remake cinematografico di “Hazzard“, ha come suo principale protagonista nel video il porno attore Rocco Siffredi, con la partecipazione delle affascinanti e folli Sick girls delle quali si sono già occupati sia Tgcom che Grazia Blog.

La scelta di Rocco Siffredi, come racconta Tgcom con il titolo (“La musica premia Rocco Siffredi”), nasce da uno scambio di favori molto semplice: “Le Braghe corte” hanno offerto alcuni dei loro brani per un prossimo film dell’attore, pezzi richiesti da lui personalmente (oddio, sesso spinto su musica ska non l’avevo ancora sentita) e in cambio l’uomo dalle “enormi doti” si è prestato a questa gustosa partecipazione video-musicale. Diamo a Cesare quel che è di Cesare: ha vinto la bellezza e l’ironia del video, Rocco Siffredi ha solo fatto il suo (con la sua fama) perché tutti (anche noi) ne avessimo conoscenza. A seguire la versione originale di “These Boots are made for walking” – imperdibile – e la cover di Jessica Simpson, un trionfo di sensualità dal retrogusto trash.

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