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U2 in concerto a Torino ricordano e omaggiano il piccolo Aylan Kurdi

Bono Vox, a Torino, ha cambiato le parole di Pride (In the Name of Love) per ricordare il bimbo siriano di tre anni. Ecco le parole del cantante.

pubblicato 6 Settembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 02:15

I concerti degli U2 a Torino sono stati un successo sotto ogni punto di vista, sia a livello musicale, sia di presenze e di riscontro da parte del pubblico presente. E in occasione della loro performance di venerdì 4 settembre 2015, la band ha voluto omaggiare il piccolo Aylan Kurdi, il piccolo siriano di soli tre anni, diventato involontariamente simbolo di una emergenza mondiale con lo scatto del suo corpicino, senza vita, su una spiaggia. Bono Vox, mentre cantava Pride (In the Name of Love), ha modificato una frase della canzone per evidenziare la profonda crisi e la disperazione dei rifugiati.

‘One boy washed up on an empty beach.’

Immagini di rifugiati sono state mostrate sui megaschermi, durante il concerto, proprio per sensibilizzare e parlare di questo delicato e importante tema. Senza retorica.

“C’è un sacco di tristezza nel mondo, ma c’è tanta gioia qui, questa sera. Grazie, grazie, grazie. È incredibile. Guardando il telegiornale, la gente comune – tutti noi – sembra capace di tanta malvagità e tanto amore. Io non conosco la risposta alla crisi dei rifugiati in Europa e in Africa… ma so che dobbiamo lavorare insieme per trovare una risposta alla crisi dei rifugiati in Europa e in Africa.’

Infine, ha concluso con un messaggio di speranza e di necessità di cambiamento:

‘Come ha detto Nelson Mandela: “. Sembra sempre impossibile fino a quando non viene fatto”

Via | Metro.Uk

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