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The Rides: Stephen Stills, Kenny Wayne Shepherd e Barry Goldberg insieme per il blues del nuovo millennio

Un trio inedito di musicisti di gran successo e dal background differente si unisce per un disco dinamico.

pubblicato 25 Settembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:05

Un trio multi-generazionale unitosi quasi per caso: The Rides sono Stephen Stills (Crosby , Stills and Nash), Kenny Wayne Shepherd (osannato e giovane blues guitar hero) e Barry Goldberg (songwriter da Bob Dylan ai Ramones), e il loro debut album “Can’t get enough” mette alla prova le loro capacità di autori e le mischia a parecchie cover.
Per i non-adepti al blues e al “classic sound del 1968” delle Super Session, forse il principale punto di interesse per avvicinarsi al gruppo sarà questa cover di “Search and Destroy”, targata Iggy Pop. Ecco quindi come il punk può trasformarsi in blues…

Questa, invece, una canzone originale scritta dal trio, per capire di cosa è capace un “supergruppo blues”.

Le altri cover sul disco sono di bluesmen e countrymen americani (“That’s A Pretty Good Love” di Big Maybell, “Talk To Me Baby” di Elmore James, “Honey Bee” di Blake Shelton).

Questo il modo in cui Sheperd parla dello sviluppo dei The Rides:

“Già dalle primissime sessioni di songwriting negli studi della East West, tutto ha iniziato a prender forma senza sforzi, e il processo creativo ha dato nuovi stimoli a tutti. Abbiamo scritto tutte le canzoni in una settimana, e le abbiamo registrate in un’altra settimana. Il disco ‘Can’t get enough’ contiene delle performance oneste, registrate nel modo ‘classico’ in cui i dischi venivano registrati una volta: un registratore analogico piazzato in una stanza in cui tutti noi suonavamo insieme. Quando musicisti di una certa fama si uniscono come abbiamo fatto noi, ognuno porta la sua esperienza personale e le sue capacità, e non si può mai sapere cosa verrà fuori. Ma nonostante i nostri nomi e i riconoscimenti vinti nel tempo a livello personale, non ci aspettavamo granchè dal disco, volevamo solo divertirci e suonare musica insieme. Ma il primo giorno che ci siamo messi a scrivere, ci siamo accorti che c’era la giusta alchimia fra di noi, e che quello che all’inizio era solo un’idea divertente di suonare insieme, si è trasformato velocemente in una vera e propria band, che crea e sviluppa il proprio sound, e che andrà anche in tour insieme.”

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