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Bagagli (Improvvisazione), Tedua: testo e significato della canzone

Bagagli (Improvvisazione) è una canzone di Tedua tratta dall’album “La Divina Commedia”, uscito nel giugno 2023 e grande successo di pubblico e di vendite.A novembre 2024 “La Divina Commedia” di Tedua ha ottenuto la certificazione di settimo disco di platino, obiettivo mai raggiunto prima dal rapper genovese.Terzo album più venduto del 2023, 23 dischi di

15 Febbraio 2025 22:31

Bagagli (Improvvisazione) è una canzone di Tedua tratta dall’album “La Divina Commedia”, uscito nel giugno 2023 e grande successo di pubblico e di vendite.

A novembre 2024 “La Divina Commedia” di Tedua ha ottenuto la certificazione di settimo disco di platino, obiettivo mai raggiunto prima dal rapper genovese.

Terzo album più venduto del 2023, 23 dischi di platino e 9 dischi d’oro tra album e canzoni, “La Divina Commedia”, debuttato #1 nella classifica Fimi/Gfk anche con la versione deluxe, è rimasto stabile per mesi nella Top15 degli album più ascoltati, confermando Tedua come una delle penne e degli artisti più amati della sua generazione. Con 74 platini e 39 ori in carriera, Tedua è ormai considerato un trendsetter della scena ed è tra i nomi più ambiti anche in termine di collaborazioni tra gli altri esponenti del mondo rap e pop.

Il testo di Bagagli (Improvvisazione) di Tedua

Leggi il testo di Bagagli (Improvvisazione) di Tedua.

Sono quel ragazzo di Orange County
Addosso ho ancora i drammi
Non devo saltare i pasti
Ho la fame di quegli anni (Eh)
I bagagli che si porta appresso chi è depresso
Spero vengano imbarcati
Quando il peso si fa troppo
E trovi posto solamente in fondo ai lati
Vengo dai ragazzi emarginati
Quelli fuori dalle scuole
Che prendevano le note
Che vendevano le storie
Che si davano le botte
Che fumavano le aiuole
Quando la notte vuole, sa darmi consigli
E non solo sbadigli e paranoie
Ho visto sogni andare in cenеre
Ho dato senza ricevеre
Nel buio della mente poi sono riuscito a splendere
In un mare di lava incandescente poi sono riuscito a emergere
Ti ho teso le mie braccia forte e ho urlato: “Tienile”
Ma non riuscivo a crescere

Piano piano ci siam persi di vista
Spero ancora di incontrarti per strada
So bene che è solo una mia fantasia
Ma, in fondo, credo che mi basti l’idea

Quante volte fuori tempo, però ho fatto successo
Ed il motivo è che davvero ci credevo
Mi sentivo così fiero di me stesso
E non capivo che mancavo di rispetto
A questa musica che scrivo un po’ di getto
È il rigetto della personalità che ho dentro
E intanto non avevo il coraggio di guardarmi e sapere
Quanto fiato sprecato ad imparare un mestiere
Perché per farlo meglio di ogni collega e non far fottere Tedua
Sono stato a tacere ed ho creato l’attesa, yeah
E mi son fatto il sangue marcio per la tecnica, la metrica, l’America
La verità è che mi sentivo affranto
Mettendo le mie debolezze in vendita
Stavo dimenticando il metodo, la pancia
Il figlio di puttana quale sono
Cresciuto nei viadotti dentro ai blocchi
Da marmocchi in un riformatorio
E voglio essere un esempio anche per te
Ma in quegli anni con il COVID stavo fuori di me
Stavo fuori di me, yo
Fanculo se ho ventinove anni, se sono passati cinque anni
Ho ancora quel fuoco e sono pronto a darvi il meglio
Perché sono pronto al peggio
Morirei piuttosto, anzi morirò sul palco
Fammi proprio una foto, facci un cazzo di quadro, yo
Te la faccio in freestyle, questa è La Divina Commedia

Piano piano ci siam persi di vista
Spero ancora di incontrarti per strada
So bene che è solo una mia fantasia
Ma, in fondo, credo che mi basti l’idea
Piano piano ci siam persi di vista
Spero ancora di incontrarti per strada
So bene che è solo una mia fantasia
Ma, in fondo, credo che mi basti l’idea

Il significato della canzone Bagagli (Improvvisazione) di Tedua

Bagagli (Improvvisazione)” di Tedua è un brano introspettivo e autobiografico in cui il rapper riflette sul suo passato, le difficoltà affrontate e il percorso che lo ha portato fino a oggi. Il titolo stesso, Bagagli, simboleggia il peso delle esperienze vissute, soprattutto quelle legate alla depressione e alle difficoltà della sua giovinezza.

Tedua sottolinea il suo passato da ragazzo emarginato (“Vengo dai ragazzi emarginati, quelli fuori dalle scuole”) e descrive le difficoltà affrontate, tra drammi personali e fame di riscatto (“Ho la fame di quegli anni”). I “bagagli” rappresentano i traumi e le esperienze che continua a portarsi dietro, sperando che un giorno possano essere “imbarcati”, cioè lasciati indietro.

Nonostante le difficoltà, è riuscito a emergere e trovare la sua strada nella musica (“Ho visto sogni andare in cenere, ho dato senza ricevere, nel buio della mente poi sono riuscito a splendere”). Ma la fama ha avuto un prezzo: il peso della competizione, il sacrificio per migliorarsi tecnicamente (“Mi son fatto il sangue marcio per la tecnica, la metrica, l’America”), e il timore di perdere la sua autenticità.

C’è anche una forte componente nostalgica, con il ricordo di qualcuno che non fa più parte della sua vita (“Piano piano ci siam persi di vista, spero ancora di incontrarti per strada”). L’incontro è forse solo un’illusione, ma l’idea stessa di ritrovare questa persona gli basta per andare avanti.

Nonostante il tempo che passa e gli ostacoli affrontati (“Fanculo se ho ventinove anni, se sono passati cinque anni”), Tedua ha ancora lo stesso fuoco di sempre e vuole continuare a dare il meglio di sé nella musica. Il finale è un’esplosione di passione: dice che è disposto persino a morire sul palco pur di restare fedele alla sua arte (“Morirei piuttosto, anzi morirò sul palco”).

Il brano è un viaggio nella mente di Tedua, tra successi e paure, tra voglia di emergere e il peso del passato. La sua improvvisazione è un flusso di pensieri che trasmette emozioni crude e reali, rendendo il pezzo un’istantanea autentica della sua vita e della sua carriera.

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