Home Glastonbury Festival: le terribili foto di tonnellate di spazzatura lasciate nel campeggio

Glastonbury Festival: le terribili foto di tonnellate di spazzatura lasciate nel campeggio

Servono 6 settimane e 900 spazzini per far pulire la location da tende, sedie, bottiglie e immondizia varia abbandonata

pubblicato 14 Agosto 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 02:45

glast_2.jpg

Dalle foto, pubblicate per intero su Buzzfeed e scattate da David Hedges di SWNS.com, si direbbe che un uragano si è abbattuto all’improvviso su un campeggio, devastando tutto e costringendo i campeggiatori a lasciarsi indietro tutto.
O forse, si penserebbe ad una discarica a cielo aperto.
E invece, queste sono le scene che si sono lasciati indietro i 175,000 appassionati di musica che sono andati al Glastonbury Festival in Inghilterra, hanno rockeggiato per un weekend, e poi hanno abbandonato praticamente tutto per evitarsi la fatica di portare a casa le tende da 20 euro, le sedie pighevoli infangate, i milioni di lattine di birra e di bottiglie di vetro.

glast_3.jpg

Sono immagini che lasciano a bocca aperta per la vastità del “danno” provocato: stando a fonti ufficiali del festival, servono sei settimane ed il lavoro di 900 spazzini (alcuni muniti di ruspe), per riportare il sito al suo stato naturale.

glast-4.jpg

Parlando di numeri: oltre venti tonnellate (20,000 chili!) di materiale riciclabile è stato riciclato. Centinaia di lattine di cibo in scatola nemmeno aperto è stato raccolto e donato a associazioni che aiutano i poveri. Le tende ancora buone sono state donate alla carità.
E altre tonnellate di spazzatura, semplicemente, sono finite in discarica.

E se pensate che questo sia solo un caso di Glastonbury, ecco qualche altra foto, questa volta scattata al Reading Festival 2013 dal Daily Mail con l’ausilio di un drone: ettari di campeggio totalmente abbandonato, tende su tende abbandonate e spazzatura in ogni dove.

reading_1.jpg

Il Reading Festival da anni implora i propri fan di riportarsi a casa l’immondizia, ed in particolare le proprie tende, lanciando anche la campagna “Love Your Tent”, ma evidentemente miglia di persone se ne fregano altamente.

reading_2.jpg

“Se otto persone dormono in una tenda, a loro costa pochissimi soldi dividerne il costo, e alla fine la lasciano lì. Noi facciamo di tutto per incoraggiare la gente a pulire il campeggio e portarsi a casa la roba, è solo una questione di responsabilità sociale, ma a quanto pare gli individui se ne fregano.”

Un applauso, insomma, al campeggiatore del Fosch Fest svoltosi settimana scorsa, che ha postato su Instagram questa foto: ha combattuto valorosamente contro una temibile Quechua da “due secondi”, e piuttosto che abbandonarla sul posto, l’ha portata a casa ancora mezza montata in macchina.
Il Fosch ha avuto qualche problema con la spazzatura lasciata dai campeggiatori, me guardando come gli inglesi lasciano i loro festival, c’è comunque da pensare “poteva andare peggio”.