Home Band Straniere Gli Scorpions cambiano il testo di Wind Of Change, in favore dell’Ucraina

Gli Scorpions cambiano il testo di Wind Of Change, in favore dell’Ucraina

Immaginate di essere una band tedesca (fondata nel 1965, quando ancora Hanover era nella “Germania dell’Ovest”). Immaginate (ma lo sapete tutti) di aver scritto uno dei più immortali inni alla pace, alla speranza per il futuro, e nello specifico dedicata alla fine della Guerra Fredda, al ponte lanciato fra Unione Sovietica e Occidente, alla caduta

30 Marzo 2022 13:05

Immaginate di essere una band tedesca (fondata nel 1965, quando ancora Hanover era nella “Germania dell’Ovest”). Immaginate (ma lo sapete tutti) di aver scritto uno dei più immortali inni alla pace, alla speranza per il futuro, e nello specifico dedicata alla fine della Guerra Fredda, al ponte lanciato fra Unione Sovietica e Occidente, alla caduta del muro di Berlino, e in generale all’aumento della libertà nel blocco comunista di fine anni ottanta.
Immaginate che questa canzone, Wind Of Change, diventi un inno trans-generazionale, una delle canzoni più conosciute al mondo, ovviamente immancabile nella scaletta dei concerti della band.

Immaginate di essere gli Scorpions nel 2022, e trovarsi a cantare un inno alla Russia libera, ai soldati che passeggiano per le strade di Mosca mentre i cittadini si godo la vista del fiume Moskva e sentono il fresco del Gorky Park.
Doverlo cantare al primo concerto dopo anni di pausa dovuta al Covid, e doverlo cantare mentre la Russia ha iniziato una guerra contro l’Ucraina.

Impossibile non cantare la canzone più attesa della scaletta, ma altrettanto difficile presentarla con faccia di bronzo…

Ma gli Scorpions il 26 Marzo sono saliti sul palco a Las Vegas, e hanno chiaramente mostrato da che parte stanno – non solo con la chitarra di Rudolf Schenker colorata di azzurro e giallo come la bandiera Ucraina, ma soprattutto per il fatto che il testo di Wind Of Change sia stato modificato in maniera radicale, per diventare un inno all’Ucraina ed eliminando i riferimenti alle passeggiate a Mosca.

Ecco il video, in cui Klaus Meine introduce la canzone dicendo che “Questa canzone è un inno alla pace, e stasera penso che dovremmo cantarla ancora più forte”.

Wind of Change per l’Ucraina: il testo modificato

Nella nuova versione di Wind Of Change è stato modificato il primo verso della canzone, quello con i riferimenti geografici a Mosca, sostituendolo con un potente messaggio di speranza per l’Ucraina in questo momento buio e difficile.
Il tutto, mantenendo ritmo e assonanze.

Now listen to my heart
it says Ukrainia
waiting for the wind
To change

A dark and lonely night
Our hopes and dreams won’t die
Waiting for the wind
To change

Sicuramente conoscerete a memoria Wind of Change, comunque queste erano le parole originali, cantante per decenni.

I follow the Moskva
Down to Gorky Park
Listening to the wind
of change

An August summer night
Soldiers passing by
Listening to the wind
of change

Le reazioni al cambio di testo di Wind Of Change

Il video è subito diventato virale, e se su Youtube i commenti sono al 99% in favore (tantissime sono le testimonianze e i ringraziamenti di cittadini Ucraini), su Facebook sembra che la maggior parte delle persone sia contraria a questo cambiamento, accusando gli Scorpions di “cancel culture”, di buonismo e altre bassezze simili.
La critica è lecita, ma torniamo al punto iniziale: immaginate di essere nei panni degli Scorpions – non volete cantare qualcosa che glorifica la Russia, in questo momento, ma non potete togliere la vostra canzone più famosa dalla scaletta.
Anzi, probabilmente potreste farlo, sostituendola nei bis con 4 minuti di silenzio in onore all’Ucraina, o con un discorso di 4 minuti in cui si riassumono i motivi per cui l’invasione Russa sia una tragedia.
Ma siete musicisti, e comunque volete suonare, ma volete anche mandare un messaggio esplicito, senza fraintendimenti o paraculismo vario. Probabilmente, qualsiasi scelta farete sarà criticata duramente da qualcuno. E allora, tanto vale fare la scelta più coraggiosa, e cambiare (temporaneamente?) un testo storico.

Un applauso.