Home Notizie Scarda: “Tropea è stata la mia scappatella estiva. Non cerco il tormentone ma tengo alla mia vena pop” (Intervista)

Scarda: “Tropea è stata la mia scappatella estiva. Non cerco il tormentone ma tengo alla mia vena pop” (Intervista)

Abbiamo intervistato Scarda, cantautore di origine calabrese che per l’estate 2019 è tornato con un nuovo singolo, Tropea: ecco cosa ci ha raccontato.

pubblicato 26 Settembre 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 11:40

Domenico Scardamaglio in arte Scarda è un cantautore calabrese, adottato da Roma, nato il 16 marzo 1986.

Dopo la pubblicazione del suo disco d’esordio, I piedi sul Cruscotto, Scarda si fa conoscere e apprezzare per il suo lavoro alla colonna del film Smetto quando voglio”(che ha ricevuto la nomination al David di Donatello 2014) e per la candidatura alle Targhe Tenco 2015 per la sua “opera prima”.

Successivamente, Scarda prosegue la sua collaborazione con la saga di Smetto quando voglio, firmando la colonna sonora dei sequel ‘Masterclass’ e ‘Ad Honorem’ usciti rispettivamente nel febbraio e nel dicembre 2017, raggiungendo così un pubblico sempre più vasto.

Grazie al passaparola, il successo di Scarda si concretizza in una serie di concerti che culminano poi nel suo ritorno in sala di regisrazione, dove dà vita, nel 2018, al suo secondo disco Tormentone.

L’estate 2019 segna il ritorno sulle scene musicali di Scarda proprio con un pezzo perfetto per la stagione estiva, intitolato Tropea. Soundsblog ha avuto per l’occasione la possibilità di intervistare il cantautore, che ci ha raccontato qualche curiosità in più sul brano e i sui suoi progetti futuri.

 

Ciao Domenico. Parliamo di Tropea. 

Il pezzo è per tua stessa ammissione una canzone prettamente estiva, e questo è evidente anche dal ritmo. Ma ti volevo chiedere perché la scelta del titolo e della copertina, che trovo abbastanza inusuali! Hai dei ricordi particolari legati a questo luogo?

Tropea è dove passo le estati, quando sono in vacanza a casa dei miei. Ho molti ricordi legati a questo posto . Sulla costa di Vibo Valentia (da dove vengo io) rappresenta il punto turistico per eccellenza e ci ho passato serate bellissime. Certo più si invecchia e più aumenta la nostalgia per le estati passate. In questa canzone ci ho messo la nostalgia estiva appunto. La copertina é nata da un’idea del mio fonico,  Tropea è famosa anche per per la cipolla, e sta cosa mi faceva ridere, mentre la cipolla fa piangere, insomma non aveva senso la Cipolla in copertina ma mi piaceva.

Che estate hai passato? Ho visto che hai fatto molti concerti in giro per l’Italia.

Ecco, a Tropea quest’estate ci sono stato poco. Ho fatto molti concerti in giro ed è stato un po’ faticoso ma soprattutto bello. Abbiamo conosciuto un sacco di gente, abbiamo mangiato un sacco di cose, abbiamo ascoltato dialetti incredibilmente diversi tra loro nel giro di pochi giorni, e ovviamente sono stati belli i concerti, a parte un paio che sono andati così così, per il resto c’è stata una risposta di pubblico eccellente.

Lo scorso anno è uscito Tormentone. Questa parola e questo concetto lo senti vicino a te oppure hai chiamato così il progetto per esorcizzare i suoi significati “negativi”? . Cerchi il tormentone “per forza” quando scrivi una canzone?

Il Tormentone non lo cerco, infatti un vero tormentone forse non l’ho mai scritto, ma una cosa è chiara: la vena pop. Le mie canzoni sono cantabili, infatti il pubblico le canta ai concerti, mi piace che ci siano i ritornelli melodici, che  “aprono la canzone” e questo titolo l’ho scelto per questo, ma anche perché era benaugurante e allo stesso tempo contrastante in sé come parola. Questo contrasto lo trovavo compatibile col fatto che ogni canzone parla di cose tristi  ma su note non troppo tristi.

 

Tropea rappresenta un nuovo step verso nuova musica? A cosa stai lavorando adesso?

No Tropea é stata una scappatella estiva. Ciò a cui sto lavorando adesso è diverso, ma non posso aggiungere altro

La figura dell’artista “indie”, con la chitarra, un po’ malinconico, l’abbiamo spesso vista di recente ad X Factor. Hai già provato questa strada? O ci hai mai pensato?

Ogni tipo di artista ha un percorso diverso. Io non sarei buono per X Factor, supererei qualche fase ma poi mi farebbero fuori, sull’ipotesi che la TV sia un’ottima vetrina sono scettico, siamo nell’era di Internet, se davvero hai qualcosa di interessante da esprimere, alla fine sarà sempre su Internet che bisognerà dimostrarlo anche se partecipi o vinci XFactor. Ma sottolineo la parola “dimostrarlo”, perché finito X Factor inizia la vera carriera e mi pare di aver capito che il 90% di questi artisti sparisce dopo l’avventura televisiva. Concludendo, si va avanti se si ha un pubblico. Se sei capace di costruirlo tramite la TV è bene, io lo sto costruendo sui palchi delle città e delle province, abbiamo visto, soprattutto negli ultimi anni, che con percorsi diversi si possono raggiungere obiettivi molto simili, o fallire allo stesso modo. Io sto facendo il percorso diverso dalla TV, vediamo che succede.

Visto che parliamo di estate e di tormentoni sono a questo punto curioso di sapere qual è stata la tua canzone dell’estate. 

Questa é stata l’estate dei Tormentoni, una penna autorevole (una volta lo era di più) ha scritto che ne sono usciti così tanti da essersi annullati tra di loro ed effettivamente non ho avuto una mia canzone quest’estate, spero bene per l’estate prossima, non vorrei aver perso la sensibilità per averne una.

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