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Mutya Buena, l’ex Sugababes è in bancarotta

La situazione economica dell’ex Sugababes non è per nulla “Buena”.

di grazias
pubblicato 27 Settembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 14:09

Chi non ricorda le Sugababes? Con hit del calibro di Round Round, Freak like me e Push the Botton, la girlband di ragazzotte inglesi era riuscita a raggiungere la tanto agognata fama mondiale tra il 1998 e il 2011, anno in cui, dopo svariati cambi di formazione, decisero di prendersi una piccola pausa. Piccola pausa che dura tuttora. Oggi una di loro, Mutya Buena si è vista costretta a dichiarare bancarotta. Alla faccia della carriera solista che aveva tentato di intraprendere con alterne fortune. Anzi, con una fortuna sola: l’abisso.

Come riporta l’aggiornatissimo sito NME, la Buena si è vista certificare ufficialmente la propria bancarotta in un’aula di tribunale, in seguito ad una serie di tasse non pagate. Il Sun spiega come la cantante, ventinove anni, debba allo Stato la bellezza di ventiduemila e cinquecento sterline per l’etichetta discografica di suo conio, la God Made Me Funky, mentre si aggira intorno alle diecimila sterline la cifra di cui l’ex Sugababes risulterebbe tuttora debitrice per un’altra sua impresa, la Sacred Heart Three Limited. Ad essere cattivi, bisognerebbe segnalare che la sopracitata God Made Me Funky avrebbe fatturato solo 902 sterline dal giorno della sua fondazione fino a marzo 2013. Un successo.

Un “successo” paragonabile solo a quello della sua carriera solista lanciata dal singolo Real Girl e naufragata poco più tardi. Non paga del flop, Mutya non si è data per vinta e, nel 2011, ha dato vita ad un nuovo gruppo, le MKS, formato da lei e dalle altre due ragazze che fecero parte della formazione originale delle Sugababes nel 1998: Keisha Buchanan e Siobhan Donaghy.

Purtroppo anche questo nuovo progetto non sembra tuttora in grado di dare i risultati sperati. Il singolo di lancio del gruppo, Flatline (2013), è stato bellamente ignorato fuori dalla cerchia dei loro amici e parenti, tanto da ritardare a forse mai più l’uscita del disco in cui avrebbe dovuto essere contenuto.

Sia come sia, i portavoce di Mutya (sì, a quanto pare sono più di uno) sostengono che la Buena stia continuando a scrivere e registrare con la band e che la questione bancarotta sia dovuta solo ad un errore amministrativo. Il coraggio.

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