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Motley Crue ad Assago: foto-report del concerto al Forum, 10 Novembre 2015

L’ultimo concerto in Italia per i Motley Crue lascia più tristezza o esaltazione? O… sollievo? DI sicuro Alice Cooper ha spazzato via tutto e tutti.

pubblicato 11 Novembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 00:25

E’ strano, nel mondo della musica, parlare di “ultima volta”. Soprattutto noi metallari siamo abituati ai “farewell tour” che non danno l’addio a niente. Judas Priest, Iron Maiden, Kiss, Ozzy Osbourne, Scorpions… tutti i nomi più grossi si sono impegnati in un ultimo tour, salvo poi tornare sui loro passi con varie scuse (forse la migliore rimane quella dei Maiden “Hey non ci eravamo spiegati bene, era l’ultimo tour nei palazzetti, intendevamo dire che d’ora in poi faremo solo open-air in posti enormi!”).

Questa volta, però, sembra tutto vero: questa sera abbiamo assistito all’ultimo concerto in Italia dei Motley Crue, ed il 31 Dicembre suoneranno il loro ultimo concerto in assoluto.
Questa volta c’è un contratto firmato, dopotutto.
Ma in effetti cosa dice, il contratto? Se tornano a suonare, risarciscono i biglietti a chi è stato a questo ultimo tour?

Perchè a dirla tutta, ai Motley Crue (sulle cui prestazioni si dicono peste e corna da almeno un decennio) questa sera vengono perdonate moltissime cose sull’onda della nostalgia preventiva, del “non li avevo mai visti e dovevo vederli” o del “li ho visti tante volte, dovevo dirgli addio”. Questioni legittime, per carità: l’entusiasmo dei fan era a mille, e a nessuno sembrava importare se per metà concerto si è assistito ad un enorme karaoke al cospetto di un circo (ma non parliamo di pagliacci, per carità!). In effetti, partecipare ad un karaoke collettivo da oltre 10,000 persone fa un certo effetto che potrebbe valere il prezzo del biglietto.
D’altronde, arrivare impreparati al concerto era da ingenui: Vince Neil è da anni che non riesce a reggere un concerto intero, e l’ingenuità è perdonata solo se non li si era mai visti dal vivo prima, visto che a Monza pochi anni fa lo spettacolo fu tragico.
Fortunatamente, diciamolo senza mezzi termini, questo show d’addio all’Italia è stato più che decoroso, grazie ad alcuni trucchetti vincenti come l’appoggio di due ballerine-cantanti, piacevoli per gli occhi e per le orecchie durante i cori, e la proposizione di molti cavalli di battaglia all’inizio, così da farli sentire quando Vince aveva ancora voce. Ma quando Vince va da solo, è solo il pubblico che lo salva. Non è esattamente questo il ricordo che si vorrebbe tenere di una band fondamentale per la scena (glam) metal anni Ottanta, e allora si può gioire del fatto che tutti abbiano preso coscienza della situazione e abbiano deciso di firmare un contratto per non peggiorare le cose.
Il futuro per Mick Mars è incerto: ancora una volta vince il premio “daje tieni duro”, muovendosi il più possibile sul palco nonostante gli acciacchi, ma fuori dai Motley cosa farà?

I due più in gamba sono Nikki Sixx e Tommy Lee: il primo sta già lavorando alle nuove canzoni con i suoi Sixx:AM, mentre il secondo dovrà prima riprendersi dalla tendinite (gli mancherà Pamela Anderson?) – il suo futuro sarà sicuramente brillante, sempre che non decida di impegnarsi i nuovi progetti electro come con i Methods Of Mayhem – ma ascoltando quel che ha suonato durante il magico momento della “rollercoaster drum”, si direbbe che i suoi interessi siano proprio elettronici…

Non voglio demolire i Motley Crue, però. Per quel che hanno fatto meritano rispetto, e questa sera comunque le facce di tutti erano sorridenti, il che soddisfa in pieno le aspettative della gente che vuole solo divertirsi. Fino a metà del concerto (fino ad Anarchy For The UK, per la precisione – e qualcuno mi sa dire perchè includono ancora Anarchy togliendo posto a qualche altra hit?) la voce di Vince ha retto piuttosto bene, e quando non ha retto più sono arrivati i fuochi artificiali.
Solo, se con un colpo di scena fra due anni stracceranno il contratto e torneranno sui palchi, pensateci bene prima di andare ad un re-reunion tour… Per ora tutte le colpe sono perdonate, perchè potrebbe essere l’ultima volta, e se mi porti il fuoco sul palco come e più dei Rammstein e le piattaforme mobili che ti fanno suonare sopra il pubblico come i Kiss, hai comunque vinto – fino alla passeggiata finale in mezzo al pubblico, per suonare Home Sweet Home in forma “back to basics” su un palco minuscolo.

I Motley, come loro abitudine, hanno concesso ai fotografi accreditati solo foto dal mixer a metà del Forum: lo ammettiamo non avevamo lo zoom più adatto a dei primi piani, e ci siamo dedicati più alle foto “d’atmosfera” che non ai ritratti. E poi ci sono le foto al pubblico – uno spettacolo che da solo valeva il prezzo del biglietto… alcune foto dei fan si possono vedere sulla pagina Facebook di MusicaMetal, pronte ad essere taggate nell’album “Foto Pubblico 2015”.

In calce, quello che dovrebbe essere stato all’inizio dell’articolo: il concerto di Alice Cooper.
Vincent Furnier ha 67 anni. Tredici in più di Vince Neil. Tre in più di Mick Mars.
Eppure se li mangia a colazione.
Alice si è rimesso in forma venti anni fa, ed è passato da leggenda in declino a leggenda immortale. Da anni si sceglie musicisti con le palle come backing band, e da anni spacca qualsiasi palco (sempre più grosso) su cui mette piede. Un paragone con il concerto degli headliner è quasi impietoso: Alice è meglio. Sul palco ha una donna come musicista e non solo come oggetto sessuale. E un bassista che suona con una coda da procione. Impossibile batterlo.
Una cosa anche lui dovrebbe farsi perdonare, perlomeno nei confronti dei fan che lo seguono da anni e che lo hanno visto in tour parecchie volte: continua a proporre la solita scaletta di greatest hits. Sempre uguale. Sempre stupenda, per carità, ma sempre la stessa. Dopo 6-7 volte si cercherebbe un po’ di varietà. Qualcosa da Last Temptation? Qualcosa (delitto!) dall’ultimo disco, il meraviglioso Welcome To My Nightmare 2?
Ma ok, finchè ci sarà Ballad Of Dwight Fry, con tanto di camicia di forza, finchè si farà decapitare, finchè si presenterà sul palco con un serpente vero, finchè lancerà dollari sul pubblico… sarà tutto perdonato. Anche perchè Alice ci ha concesso di fare le foto da sotto al palco.
Non siamo degni!

Motley Crue @ Forum Assago, Milano – 10 Novembre 2015 – setlist

Girls, Girls, Girls
Wild Side
Primal Scream
Same Ol’ Situation (S.O.S.)
Don’t Go Away Mad (Just Go Away)
Smokin’ in the Boys’ Room
Looks That Kill
Mutherfucker of the Year
Anarchy in the U.K.
Shout at the Devil
Louder Than Hell
Drum Solo
Guitar Solo
Saints of Los Angeles
Live Wire
Dr. Feelgood
Kickstart My Heart
—–
Home Sweet Home

Alice Cooper @ Forum Assago, Milano – 10 Novembre 2015 – setlist

The Black Widow
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
I’m Eighteen
Billion Dollar Babies
Poison
Dirty Diamonds
Go to Hell
Feed My Frankenstein
Ballad of Dwight Fry
I Love the Dead
School’s Out

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